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Stamattina sono uscita presto alla ricerca di ostelli ma sono tutti molto lontani, quindi ho visitato il più vicino ma era tutto riservato.
Demoralizzata, mi dirigo a scuola e seguo le lezioni come al solito. Arriva l'ora di pranzo e il mio sguardo si fionda subito dalla porta per vedere se Chifuyu venisse anche oggi e come si comporterebbe nei miei confronti.
A un tratto arriva e distolgo lo sguardo immediatamente: non voglio che sembri che io aspettassi solo lui.
Entra in classe e vedo che si dirige verso di me. Vuole chiudere la nostra amicizia? Magari è venuto per questo. Non gli sto simpatica, mi trova noiosa. "Amicizia" poi. Avremo parlato due volte...
"Alessia, buongiorno!" mi dice sorridendo. Mi sento un po' sollevata, ma resto sulla difensiva.
"Buongiorno!" gli dico, rivolgendogli un sorriso.
"Senti... sai ho sentito una cosa su di te..." mi dice con uno sguardo furtivo. Lo sapevo che qualcuno gli avrà parlato male di me.
"Baji mi ha detto che" ECCO È BAJI, potevo aspettarmelo... "mi ha detto che sei brava in inglese, ti dispiacerebbe darmi una mano?"
Ah... era per inglese. Tiro un sospiro di sollievo.
"Certo, quando vuoi, io sono libera!" gli rispondo. Sono veramente sollevata.
"Anche oggi?" mi chiede. "Domani ho un esame importante..."
"Certo, anche oggi! Solo che ho il club di cucito fino alle 16:00" gli dico.
"Non c'è problema, anche io ho il club di letteratura, anche se non lo seguo mai..."
"Perfetto, ci vediamo al cancello di scuola subito dopo aver finito i club, va bene?"
"È perfetto, grazie mille!" e se ne va.
Voglio essergli utile, magari passando più tempo insieme possiamo diventare ancora più amici, e poi mi fa piacere uscire!

Ho terminato il club di cucito. A quanto pare riesco bene, perché il presidente si è complimentato per i "compiti a casa" che abbiamo dovuto consegnare oggi. Non mi ci sono impegnata tanto ed è stato divertente. Spero di fare cose sempre più sofisticate in futuro. Ci hanno assegnato altre prove da fare a casa per esercitarci.
Come promesso, aspetto Chifuyu al cancello e pochi minuti dopo mi raggiunge.
"Yo, eccomi. Andiamo?" mi chiede.
"Va bene. Dove andiamo?" gli chiedo invece io.
"Pensavo di andare in questo bar italiano di fronte alla scuola, è vicino e al pomeriggio non viene molta gente"
"Ah! È il bar dove lavoro io!" dico sorpresa. Credevo andassimo in un parco o in una libreria.
"Tu lavori lì? Non lo sapevo, non ti ho mai vista! Eppure ogni tanto vengo al pomeriggio a studiare..."
"Davvero? Grazie per la tua fedeltà ahaha! Comunque, prima di cominciare a venire a scuola facevo i turni al mattino, poi me li hanno spostati alla sera, ma adesso non lavoro fino a quando non mi sarò ambientata con la scuola..."
"Capisco..."
Entriamo nel bar e saluto i proprietari. Ci sediamo al tavolo e comincio a spiegargli delle regole grammaticali. Per fortuna, sembra averle capite. Ad un certo punto, in un esercizio c'era la frase "I'm looking for a place to go" e immediatamente mi ricordo che in quel momento, dovrei essere alla ricerca di ostelli in cui soggiornare e non a fare ripetizioni. Mi viene ansia perché il tempo che ho per cercare è sempre meno. Chifuyu nota la preoccupazione sul mio volto. "Che succede? Tutto apposto?" mi chiede preoccupato.
"Ehm... più o meno... Mi sono appena ricordata che in teoria questo pomeriggio avevo delle commissioni da fare..."
Lui inizia a scusarsi in tutte le maniere possibili e immaginabili, dicendo che se non fosse stato per lui, io avrei già finito le mie commissioni. Per scusarsi e come segno di gratitudine nei miei confronti per averlo aiutato, si offre di aiutarmi nelle commissioni.
"Davvero?" dico sbalordita. Non mi piace riferire i miei affari agli altri, ma lui sembra affidabile e avere una mano non sarebbe per niente male: gli spiego così la situazione in poco tempo.
"Ehm... la tua famiglia ospitante è un po' strana, eh?" è quello che risponde. Ha ragione, lo penso anche io. "Comunque sia, si tratta di venerdì pomeriggio e notte, giusto? Io mi incontro con un paio di amici, sono brave persone, se vuoi puoi venire con me, ci sarà anche Baji."
Mi si illuminano gli occhi. Sarebbe fantastico. Qualunque cosa è meglio che stare in quella casa, questo giorno del mese. Accetto con piacere, non importa che ci sia anche Baji.
"Però dove potrei dormire?" gli chiedo.
"Dipende da come va la serata e non si dorme affatto. Di solito rincasiamo alle 11 di sera, altre volte rimaniamo svegli fino all'alba. Altrimenti non ti preoccupare che una sistemazione la troviamo."
Non mi piacciono le cose organizzate così a caso, ma se resto fuori di casa è meglio. Piuttosto sotto un ponte.
Arrivo a casa e dico a Sachiko che ho trovato la sistemazione. Andrò da una mia compagna di classe (per lei, non voglio che sappia che giro la città per tutta la notte con degli estranei, maschi oltretutto).
Stanotte posso dormire sonni tranquilli, anche se non sono convinta al 100% che sia una buona idea.

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