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I giorni passano, passano sempre più velocemente. Ci sono gli esami di fine anno, molto stress, ma ho cercato di prenderli il più leggero possibile. Intanto ho fatto richiesta a un'università di economia austriaca a numero aperto. Sono entrata in tutte le università in cui ho fatto richiesta con voti anche abbastanza alti in graduatoria. È un peccato non poter entrare dove avevi sognato, o restare qua con tutte le persone a cui tengo di più.
I soldi sono davvero la rovina del mondo.
Bene o male, decido di non pensare troppo a quello che verrà, anche se è indispensabile per me. Voglio godermi al massimo queste ultime giornate qua.
Inizialmente, con Baji, la situazione era abbastanza tesa ma dopo un po' siamo tornati alla solita normalità, anche se per nessuno dei due era più "normale", dato che era scontata la nostra separazione.
Entrambi siamo un po' tristi, forse lui è più deluso dalla mia decisione di tornare in Europa. Credo ci sia rimasto un po' male, ma allo stesso tempo non lo ha dato a vedere. Penso che abbia accettato a malincuore la mia partenza, ma questo anche io.
Non c'è cosa che vorrei al mondo più di poter rimanere qua con lui per sempre. Una scelta troppo azzardata e rischiosa: non dovrei frequentare l'università per la mancanza di soldi e non so come potrei vivere, non potendomi affidare per sempre a Sachiko.
Devo imparare a crescere, a migliorarmi. Se non esco dalla mia zona comfort, non ci riuscirò mai. 
Detto questo, finiti gli esami di fine anno, non mi sono iscritta a nessuna facoltà universitaria e così tutti noi siamo stati promossi e siamo liberi dalle convenzioni scolastiche.
Ognuno di noi è deciso nel prendere la sua strada, o quasi.
Il futuro fa così dannatamente paura.

Passiamo l'intera estate girovagando con la moto in gruppo e cercando di vivere le esperienze più divertenti possibili: andiamo al mare, andiamo in montagna, in città vicine o lontane... viviamo semplicemente un'estate, l'ultima da adolescenti. E mi diverto molto, forse anche troppo.
Continuo a scattare le foto per le polaroid, che tengo tutte insieme in una scatola in camera mia.
Continuo il lavoro al bar, facendo molti più turni del normale per poter avere più soldi da accantonare.
Ed è così che va avanti l'estate, divertendomi con le persone che amo di più al mondo e con le quali passo tutto il tempo possibile perché non so quando avrò la possibilità di tornare.
Ogni tanto ripenso ai miei genitori. Chissà cosa staranno facendo, dove sono, come si sentiranno senza di me. Ma nonostante la mancanza fisica, io non provo nessuna mancanza "emotiva" nei loro confronti. Ci sono giorni in cui mi dimentico anche della loro esistenza. Non so se è un atteggiamento estremamente egoista o di amor proprio. Fatto sta che la loro mancata presenza non mi turba affatto, anzi sono più libera e non vincolata.
In questa maniera posso godermi al massimo la mia ultima estate da ragazza senza troppe preoccupazioni.

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