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I giorni passano e la mia relazione con Baji va molto bene. Non siamo una di quelle coppiette che sta tutto il giorno appiccicata a scambiarsi effusioni d'amore, anche se a volte capita di incontrarne anche qui in Giappone. Nessuno si è accorto che stiamo insieme e abbiamo deciso di tenerlo nascosto a quei pettegoli della nostra classe. Gli unici che lo sanno sono Chifuyu e i membri della Toman, Emma e Hina comprese.
Io ho sempre creduto che la persona con cui devi avere una relazione romantica debba essere prima di tutto la tua migliore amica, la tua confidente, la persona di cui ti fidi di più al mondo, la persona che non devi avere paura di perdere perché è normale che stia al tuo fianco, poi dopo tutto questo, deve essere un'amante.
Io e Baji siamo esattamente così. Sembra come se fossimo sempre stati insieme.
Una cosa che ho notato è che il portachiavi con il gatto che gli ho regalato lo usa per le chiavi della moto e le ha sempre dietro. È un piccolo dettaglio carino che mi ha fatto piacere notare.
Oggi Chifuyu non aveva studiato per un esame quindi è rimasto a casa per saltarlo. A pranzo eravamo solo io e Baji.
"Oggi sei libera?" mi chiede.
"No, vado ad aiutare Mitsuya con le nuove uniformi, poi vado a lavoro."
"Mitsuya ti tratta bene?"
"Sì, a volte è un po' severo, ma è il giusto. Non voglio che sia gentile solo perché sono la tua ragazza, sono andata da lui per "lavorare" alla fine, è come se fosse il mio datore di lavoro, solo che non vengo pagata"
"Sicura che vada bene? Altrimenti gli dico qualcosa"
"No! No! Non ci pensare nemmeno! Va bene così!" lo conosco ormai, parte sempre in quarta per le persone a cui tiene.
"Okay allora... al lavoro invece va tutto bene?"
"Sì, finalmente da ieri mi hanno passato alla cucina! Posso cucinare anche io dei piatti! Era quello a cui puntavo da quando sono andata a lavorare là!" dico contenta. Non aspettavo altro che poter cucinare là dentro.
"Ti piace tanto cucinare?"
"Moltissimo!!" gli dico entusiasta.
"Allora stasera vengo a mangiare al ristorante"
"Cosa?! N-non c'è bisogno..." mi sento talmente in ansia al pensiero che inizio a balbettare.
"Qual è il piatto che preferisci cucinare?" mi chiede.
"La carbonara"
"Allora, vedi di cucinarmi al meglio una carbonara stasera"
"Ma non devi venire, davvero!"
"Ma io ci tengo! Beh se preferisci non vengo..."
"No okay va bene, va bene vieni tranquillo. Ti preparerò la miglior carbonara di sempre."
"Grazie!!" mi dice, con un sorriso enorme. Non posso dirgli di no.
La sera arriva, io sono al ristorante già a preparare tutto il necessario. Mi trovo molto meglio ai fornelli perché amo cucinare.
Anche se all'inizio non volevo che lui venisse, quando il mio collega si avvicina per portare gli ordini, spero sempre che sia una carbonara, ma non arriva. Se non fosse venuto? Adesso però mi aspettavo che venisse da me. Magari avrà avuto un contrattempo.
Mentre stavo facendo delle frittelle, arriva un'altro ordine.
"8 carbonare per il tavolo 15!"
8 CARBONARE?
Per tutta la sera non ne è stata ordinata una, adesso tutte insieme?
Se tra loro ci fosse Baji? Ma no, ne avrebbe ordinata una sola o due al massimo, ma otto mi sembra esagerato.
Preparo la carbonara come al solito. Quando la preparo ci metto sempre il cuore perché è stata mia nonna a insegnarmi la ricetta, quindi ogni volta che preparo questo piatto penso a lei.
Passo i piatti al cameriere e, curiosa, sbircio il tavolo da 8 che aveva ordinato solo carbonare.
Vedo la testa mezza rasata con un dragone tatuato che spicca. Chi altro è se non Draken.
Accanto a lui, molto più piccolo, Mikey, poi Mitsuya, Takemichi, Emma e Hina, Chifuyu e infine i lunghi capelli scuri che riconoscerei da tutte le parti, quelli di Baji. Sono venuti tutti loro a mangiare e hanno tutti ordinato la carbonara.
Ovviamente, non mi aspettavo che Baji venisse completamente da solo, ma nemmeno che si portasse dietro tutta la troupe.
Mi ha fatto comunque felice vederli, anche se non si sono accorti di me.
Il mio turno finisce a mezzanotte, non mi aspetto che rimangano fino a quell'ora, mi ha fatto piacere vederli lì tutti insieme.
Dopo aver terminato, mi lasciano andare, ma all'uscita posteriore c'era Baji. Mi ha aspettata fino a quest'ora, è pazzo, domani c'è scuola.
"La carbonara ti piace talmente tanto che ne hai ordinati 8 piatti??" gli chiedo ironicamente.
"No, c'erano anche Mikey e gli altri ma sono andati via, era tardi."
"Si li ho visti. Grazie per essere venuti tutti quanti!"
"Non c'è di che, ti riaccompagno a casa?"
"Si grazie!"
"Ma tu te lo aspettavi che io ti riaccompagnassi a casa?" mi chiede. Che domanda stupida, temevo addirittura che non venisse.
"No, perché?"
"Non è venuto nessuno a prenderti"
"Lo so"
"Sachiko non viene a prenderti?"
"No"
"Ma come no? Non viene proprio mai?"
"No"
"Cioè tu torni sempre a casa da sola?"
"Yep!"
"Perche non me lo hai detto?"
"Non mi sembrava il caso..."
"M è pericoloso girare di notte, soprattutto dato che sei una ragazza!"
"Lo so, ma non posso fare altrimenti"
"Ti accompagno io"
"Cosa?"
"Ho detto che ti accompagno io"
"Questo l'ho sentito, ma in che senso?"
"Nel senso che quando hai finito, vengo a prenderti e ti riporto a casa."
"Tu sei pazzo, non puoi stare fuori fino a quest'ora. C'è scuola"
"Stessa cosa vale per te."
"Ma io... No Baji, sul serio non c'è bisogno"
"Continua per quanto vuoi, la mia decisione l'ho presa."
"Certo che sei testardo tu!"
"Me lo dicono in molti"
"Se non posso convincerti, allora ti ringrazio"
"Non c'è di che" Mi dice. È buio, quindi non vedo il suo volto, ma dal suo tono di voce era chiaro che sorridesse. Mi prende la mano e andiamo verso casa mia mano nella mano.
"Ti è piaciuta la carbonara alla fine?" gli chiedo.
"Sì e anche molto, quindi la prossima volta voglio che la cucini di nuovo ma solo per me"
"Sarà fatto!" gli dico ridendo.
"Grazie allora per la cena..."
"Ma io ho solo cucina...." non faccio in tempo a finire la frase perché lui mi ha dato un bacio sulla guancia. So quanto è difficile per lui questo tipo di contatto fisico, quindi sono sorpresa che così dal nulla abbia fatto questo.
Rimango lì impalata.
Lui mi augura una buona notte e se ne va. Io ho balbettato qualcosa simile a "buonanotte" ma non sono sicura si sì capito bene.
Ho avuto le farfalle nello stomaco in quel momento, anche se in realtà non è molto, so che per lui è tanto. È per questo che ci sono rimasta. Rientro in casa e mi addormento pensando a lui.
Da quel giorno in poi non c'è stato giorno in cui non mi abbia riaccompagnata a casa dopo lavoro, anche quando aveva la febbre.

Just a simple love story Où les histoires vivent. Découvrez maintenant