11||LONTANO DAGLI OCCHI, LONTANO DAL CUORE E TU SEI LONTANA, LONTANA DA ME

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<< Cosa pensi che mi dovesse dire? >> non facevo ad altro che pensare al discorso di Manuel e la presenza di Federico non mi distraeva << Ti ho invitata ad uscire proprio per non farti più pensare a questo, credevo ne avessi bisogno >> si avevo proprio il bisogno ma non di uscire, di sentire cosa aveva da dirmi Loca << Sembrava importante, mi ha detto " Meriti di sapere la verità ", cosa pensi che possa essere? >> gettò la spugna e mi assecondò << Non lo so, può essere dalla più stupida alla più seria, non posso veramente saperlo, mi dispiace non poterti aiutare. Senti, invece volevo parlarti di una cosa >> lo fermai subito, era arrivato quel momento << Pensi che mi aspetterà sveglio?Non credo, dovrà essere stanco per l'allenamento, è meglio se non rientriamo troppo tardi, non credi? >> cercavo di evitarlo a tutti i costi << Si, se è quello che vuoi va bene >> fece scivolare la sua mano sulla mia, io la spostai subito, non era mai successo con Manuel, con Fede era tutto diverso, avevamo uno strano rapporto, non eravamo dei semplici amici ma non potevamo essere di più. << Lo troveremo addormentato lo stesso, se vuoi rimanere un altro po' va bene >> capivo che per lui questa situazione non era per niente bella, la ragazza che ti piace non fa altro che parlare di un altro ragazzo, il quale non prova alcun sentimento che vada oltre l'amicizia. << Bea, adesso puoi far parlare me, per favore? È tutta la sera che cerco di dirti qualcosa >> annuii << Non so cosa abbia da dirti, se sia importante o meno, non so tantomeno di cosa si tratti, se ti aspetterà sveglio o si sarà già addormentato troppo stanco per l'allenamento ma se proprio muori dalla curiosità puoi anche svegliarlo, sicuramente non si arrabbierà, infondo avevate detto di parlarne al tuo ritorno, no non ho ascoltato quello che vi siete detti, è da tutta la sera che me lo ripeti >> ero davvero così ripetitiva e insopportabile? << Scusa >> mi sorrise << Non ti preoccupare, non sei veramente così disperata da svegliarlo di notte quindi non te lo consiglio, parlerete il giorno dopo, non credo che tu non possa aspettare, no? Una cosa però la so, in realtà la vorrei sapere >> guardai a terra << Hai sentito altro oltre a quello che ha detto Manuel? >> feci segno di sì con la testa, si schiarì la voce << Bene quindi saprai >> si stoppò subito quando vide la mia mano allungarsi sulla sua << Se non te l'ho detto prima, quando abbiamo parlato, è stato perché non volevo crearti imbarazzo, essendo a conoscenza del fatto che tu sai bene come stanno le cose >> passava lo sguardo da me alle nostre mani, rinforzò la stretta << Bea tu mi piaci moltissimo e credo che ci voglia un bel po' per cancellare questo sentimento e tutto quello che comporta ma non ho la minima intenzione di provarci con te, nel tuo cuore e nella tua testa c'è già qualcun altro e non voglio confonderti maggiormente le idee, non sarebbe giusto >> gli lasciai la mano << Con Manuel è complicato, lo so, con te sarebbe tutto più facile ma non posso prometterti di amarti come amo lui, non posso e basta, purtroppo o per fortuna il mio cuore batte soltanto quando vedo lui o quando sento anche solo i suoi passi, quando incontro il suo sguardo, quando si avvicina a me ma per lui sono solo una stupida amica innamorata persa di lui >> le lacrime scesero da sole << Non è così, quello che hai sentito, insomma, non è tutta la verità >> si alzò e si abbassò per asciugarmi il viso con entrambe le mani << Niente mi impedisce di provare, provare a essere felice, vero? >> appoggiai di nuovo entrambe le mie mani sulle sue che stavano cercando di eliminare tutte le lacrime << Bisogna lottare per la propria felicità e se tu pensi che sia con lui continua a farlo. Per essere felici è necessario sapere cosa sia il dolore e penso che tu sappia di che sapore sia fatto >> era davvero un ragazzo così maturo, al suo confronto ero solo un'egoista in cerca del proprio benessere << Penso che anche tu lo sappia bene >> non potevo far finta di niente << Non c'è bisogno di fare così, so già che ti dispiace e che non si può scegliere di chi innamorarsi >> appoggiò la sua fronte alla mia, ancora intento ad asciugare le ultime lacrime che scorrevano sul mio viso, era così vicino ed io così fragile e vulnerabile.

                      ~ Manuel's pov ~

Mi svegliai nel pieno della notte, il letto di Bea era ancora vuoto, decisi di andare a controllare nella stanza di Federico. Aprii la porta, appena uscii li trovai abbracciati, si stavano salutando, mi aveva visto, era come se non prendesse veramente parte a quell'abbraccio, come se fosse assente, forse fu questo che mi fece stare stranamente più calmo ma non riuscii a guardare quella scena oltre, non volevo tornare in camera, avrei dovuto incontrarla e continuare quel discorso che ormai sembrava inutile, adesso c'era Federico, lo stesso Federico a cui avevo confidato i miei sentimenti, si era solo preso gioco di me e io lo avevo lasciato giocare come uno stupido.
Non potevo sopportare l'idea di lei lontana da me ma se questo poteva contribuire alla sua felicità lo avrei sopportato.
Andai fuori a prendere una boccata d'aria, mi sedetti a terra, poi sentii dei passi alle mie spalle, li riconobbi, mi girai << Anche tu qui? >> rimase lì impalata senza dire nulla << Dai siediti >> si sedette lontano rispetto a dove ero messo io << Mi hai aspettato sveglio? >> cosa stava succedendo? Era fredda << In realtà mi ero addormentato subito dopo che te ne eri andata, sapevo che avresti fatto tardi, quando qualcuno si diverte il tempo passa >> non gli risposi come voleva che facessi << Oh si Federico e io ci siamo divertiti molto >> immaginavo << Vedo che state bene insieme >> se era felice lei lo ero anch'io << Lui è davvero carino ma siamo soltanto amici >> si sciolse finalmente e si avvicinò leggermente << Che dovevi dirmi prima che me ne andassi? >> non era questo il momento giusto, ora che la sentivo lontana << Nulla, mi è passato di mente >> invece le parole che dovevo dirle mi giravano in testa << Bene, è meglio se vado a letto >> si alzò << Aspetta >> si girò << Vengo con te >>. Andammo verso la camera, lei davanti a me e io dietro, la stavo perdendo, più la guardavo più la vedevo distante.
Restai ad osservarla la notte sapendo che almeno in quel momento non potesse sfuggirmi, quanto sarebbe stato facile se avesse ascoltato quel discorso che le ho fatto mentre dormiva quella bellissima notte, non era l'occasione giusta ma la sarebbe potuta diventare, forse il momento giusto non arriverà mai.

M.L. Finalmente tuWhere stories live. Discover now