14|| I RICORDI SE NE VANNO

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Vidi Manuel avvicinarsi sempre di più e allora mi prese il panico << Manuel, non posso, cioè non possiamo. Se non fosse veramente quello che volessimo, se così mandassimo al diavolo tutto, i quattro mesi, quest'ultima settimana. Se questo invece di avvicinarci, ci allontanerebbe. Sei pronto a fare questo passo?  Ho già fatto questo errore con >> mi bloccai subito << Con? >> mi domandò cambiando espressione << Nessuno, nessuno di importante >> lo vidi raccogliere la tovaglia e scotorarla << É meglio se torniamo >> avevo combinato io tutto questo disastro e dovevo rimediare << Manuel, scusami >> lo fermai << Non ti devi scusare di niente, hai ragione tu. Non era quello che volevamo, d'altronde non stiamo più bene insieme, tu non vuoi aprirti con me, da quando c'è Federico non mi dici più niente, almeno riesci a dirmi la verità guardandomi negli occhi? Ti piace di più passare del tempo con lui che con me >> cercai di trattenere le lacrime, quello che stava dicendo mi faceva male << Non è così e tu lo sai, non sarei qui in questo momento se preferissi passare del tempo con Federico, avrei benissimo continuato a studiare o ti avrei chiesto di accompagnarmi a Coverciano e invece eccomi qua, non credo tu mi abbia obbligata, no? >> feci un respiro profondo per poi continuare il mio discorso << Questi quattro mesi e una settimana sono stati tra i migliori che ho vissuto durante il mio breve tratto di vita >> quasi urlai, lo vidi passarmi accanto e andare verso il mare << Se mi rispondessi forse sarebbe più facile >> si tolse la giacca, si arrotolò i pantaloni fin sopra il ginocchio ed entrò in acqua, si girò verso di me e mi sorrise << Allora, vieni o no? >> dopo un attimo di esitazione e un altro per capire come non bagnarmi lo raggiunsi. Mi porse la mano delicatamente ma scivolai e finii per bagnarmi, Manuel scoppiò a ridere anche se io gli chiedevo di smettere non riusciva, stava per aiutarmi ad alzarmi ma io lo spinsi in acqua con me << Ehi così non vale, io ti stavo aiutando >> mi schizzò, presi anch'io a schizzarlo, << Comunque anche per me >> disse dal nulla << Cosa? >> gli domandai << Questi quattro mesi e una settimana sono stati tra i migliori che ho trascorso >> gli sorrisi e poi corsi via, ci rincorremmo per un buon lasso di tempo, quando lui riuscii a prendermi mi portò fuori dall'acqua in braccio, sulla sua spalla << Aspettami qui >> camminai avanti indietro come quella sera quando uscimmo per la prima volta, quando mi fermai per guardare il panorama davanti a me, sentii qualcuno abbracciarmi da dietro, avvolgendomi in una tovaglia e stampandomi un bacio sulla guancia, strinsi le sue braccia intorno a me << Avevi pensato proprio a tutto? >> gli dissi voltando leggermente la testa, guardandolo con la coda dell'occhio << Non mi aspettavo che cadessi in acqua e che avessi trascinato anche me per vendetta >> gli feci la linguaccia << Ma si, ero un po' pronto a tutto >> disse sorridendo << Hai freddo? >> si preoccupò << No, così sto bene >> ma lui invece era tutto bagnato << Piuttosto tu, ti ammalerai se resterai con i vestiti bagnati >> mi girai di scatto ed inciampai su di lui << Scusa >> ci guardammo per un po' dritto negli occhi, poi abbassai lo sguardo, mi avvicinai, posai le mie mani sul suo petto << Posso? >> fece segno di sì con la testa, gli sbottonai la camicia e gliela levai, gli porsi la mia tovaglia per asciugarsi << Non ce n'è bisogno >> me la ridiede << Non puoi ammalarti proprio ora >> la prese << E tu? >> mi diede una spallata per attirare la mia attenzione << Io cosa? >> mi indicò la tovaglia << Oh, non sono particolarmente bagnati, non ti preoccupare >> gli dissi tastandomi l'abito << In macchina ce ne dovrebbe essere un'altra, vado a >> lo interuppi << Vado io >> aveva già fatto tanto per me.

~ Manuel's pov ~

La vidi tornare con la tovaglia tra le mani, mentre si circondava le spalle con essa gli feci segno di seguirmi, volevo muovermi un po', non disse niente ma capì quello che volevo dirle. Era pensoriosa, guardava l'acqua che ogni volta accoglieva i suoi piedi << Tutto bene? >> continuò a guardare dall'altra parte << Si, perché? >> stavolta si girò << Sembravi divertirti prima, adesso invece sei strana >> provai a spiegare le mie sensazioni << Lo ero >> disse malinconica << Cosa? >> le chiesi << Divertita, lo ero davvero molto. Ma adesso guardo il mare e quel momento può essere soltanto un bel ricordo che mi riporta invece ai peggior ricordi, é una reazione a catena. I ricordi se ne vanno, Manuel >> le strinsi la mano << Spero che anche questo sarà un bel ricordo >> mi sorrise << Concentrati su questo adesso >> aumentò la stretta << Il tratto di spiaggia finirà >> le sorrisi << Ma io potrò continuare a stringere la tua mano >> girammo per tornare alla nostra postazione, appoggiò la sua testa sulla mia spalla, io continuai a stringerle la mano. Ci stendemmo sulla tovaglia, come quella notte <<  Allora, cosa volevi dirmi? >> non volevo rovinare quel momento << Te la dirò un'altra volta >> forse stavo sbagliando o forse no, forse avevo paura di rischiare, l'amore non è come una partita di calcio, in amore non esiste fortuna, tecnica, talento, esiste soltanto il cuore che ancora deve imparare a giocare bene e tu insieme a lui, ne avevamo entrambi ancora cose da imparare, il primo amore é sempre il più complicato, é difficile capire i segnali che ti invia ma si sa il primo amore non si scorda mai, perché é stata quella persona ad insegnarti ad amare o meglio é stata lei a spingerti ad imparare cosa fosse l'amore

amore
/a·mó·re/
sostantivo maschile
Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità.

Ma questa definizione esclude l'amore non corrisposto, il peggior dolore da smaltire.

L'amore non corrisposto o l'amore unilaterale è l'amore che non è apertamente ricambiato o compreso come tale dall'amato. L'amato potrebbe non essere consapevole del profondo e forte affetto romantico dell'ammiratore, o potrebbe consapevolmente rifiutarlo.

Forse é questo ciò che mi terrorizza, rovinare tutto con una sola frase, con una sola parola, con un solo gesto. Mentre riflettevo su tutto questo lei si addormentò tra le mie braccia e come un deja-vu pensai al discorso che le avevo fatto quel giorno, quel giorno in cui il coraggio non mi mancava ma ripensai anche al mio testa a testa con Federico, Federico a cui avevo confidato quello che provavo ma lo stesso che mi aveva fatto sperimentare uno dei peggiori sentimenti che alimentano un uomo. Dovevo chiarire questa situazione al più presto o sarei impazzito e non era proprio il momento, tra pochissimi giorni ci sarebbe stata la prossima partita.

Spazio autrice
Ciao ragazzi/e, sono tornata.
Con chi avrà già fatto quell'errore Bea?
Riusciranno mai a fare il primo passo?
Perché sono entrambi così spaventati da questo nuovo sentimento?

M.L. Finalmente tuWhere stories live. Discover now