32||AMICI DI FAMIGLIA

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<< Papà posso tenerla? >> dissi facendola scivolare sulla scrivania avvicinandola a me << Certo amore >> la riposi nella tasca dei miei jeans e mi alzai << Bene, vado da Matteo, non l'ho ancora salutato, sai dov'è? >> chiesi bisognosa di raccontare a qualcuno ciò che era appena successo << Dovrebbe essere in camera >> mi rispose mio padre osservando il fondo della tazzina << Va bene, grazie >> feci per andarmene << Per qualsiasi cosa sono qui >> aggiunse mio padre prima che uscissi << Lo so e l'ho sempre saputo papà >> gli riservai un tenero sorriso che lui prontamente ricambiò.

A memoria mi diressi verso la stanza che condividevo con Matteo e Manuel, dopo qualche attimo di insicurezza non sapendo se trovassi anche Manuel lì, aprii la porta. Non c'era nessuno, i letti erano fatti e le valigie si trovavano giusto accanto ad essi. Mi sedetti sul mio ed osservai quella stanza che non sembravo più riconoscere. << Ehi, non pensavo di trovarti qua >> mi risvegliò la voce di Matteo << Perché non ti fa piacere? >> dissi mettendo il broncio << Certo che mi fa piacere, vieni qua scema >> allargò le braccia per poi travolgermi in un abbraccio << Mi sei mancato Teo >> lo strinsi ancora più forte, lui si allontanò leggermente per guardarmi negli occhi << Devi dirmi qualcosa? >> si affrettò a domandarmi << Perché devi sempre rovinare questi momenti? >> sbuffai lasciandolo andare << Perché ti conosco e so che c'è qualcosa che frulla dentro quella testolina >> si sedette sul letto di Manuel scrutandomi, mi arresi al suo gioco e mi accomodai di fronte a lui. Mi conosceva meglio di chiunque altro << Allora? >> mi invitò a parlare, in realtà non trovavo le parole << Lorenzo è un ragazzo davvero carino >> dissi inconsciamente << È stato molto gentile oggi, mi ha addirittura accompagnato fin qui e ha sopportato il comportamento di Manuel. Sto bene con lui e ci sono sempre stata ma me lo sono ricordata solo adesso >> proseguii facendo chiarezza su tutti i pensieri che stavano affollando la mia "testolina" << Che vuoi dire? >> tirai fuori la foto che mio padre mi avevo lasciato e gliela porsi sedendomi affianco a lui << È lui >> dissi indicandolo << Non lo avevi riconosciuto prima? >> scossi la testa << E lui? >> mi restituì la foto << Non penso >> non ne avevo realmente la più pallida idea << Pensi che glielo debba dire? >> dissi non guardandolo sapendo che la mia espressione facciale avrebbe ingannato le mie parole << Beh, se ci tieni si dovresti >> mi rigirai verso di lui sorridendogli, mi buttai su di lui senza preavviso << Quindi quel goal era per la tua migliore amica? >> gli domandai ridacchiando << Chi lo ha detto? >> mi prese in giro << Tu >> dissi continuando a ridere << E Manuel? >> disse all'improvviso << Cosa? >> chiesi confusa ricomponendomi << Prima lo hai nominato >> mi fece notare << Niente di che, da quando ci siamo lasciati le cose non vanno splendidamente tra di noi >> sospirai nervosamente << Non riesco più a capirlo, ogni suo gesto viene annullato dall'altro, un giorno si comporta come se non fosse successo nulla e l'altro non lo so neanche, guarda >> guardai in basso per nascondere quanto mi facesse male questa situazione << Ha tutti i motivi per trattarmi in quel modo, gli ho fatto solo del male, non sono riuscita a regalargli la felicità che si meritava >> sentii il braccio di Matteo avvolgermi le spalle << Va tutto bene Bea, non è soltanto una tua responsabilità >> cercò di tranquillizzarmi. La porta si aprì, immediatamente il mio sguardo si alzò incontrando la figura di Manuel << Non pensavo fossi qui, posso anche andarmene >> si rivolse a me << Non preoccuparti, puoi rimanere, è camera tua >> abbiamo lasciato il suo letto e lui è andato a farsi una doccia. Mi sdraiai sul mio e guardai il soffitto, non sentii nemmeno Matteo lasciare la stanza << Va tutto bene? >> alzai leggermente la testa per incontrare lo sguardo di Manuel e semplicemente annuire << Lo sai che, nonostante quello che sia successo tra di noi, per qualsiasi cosa ci sono >> si sdraiò sul suo letto imitando la mia posizione, mi girai verso di lui << Pensi che abbiamo sbagliato? >> dissi all'improvviso non volendo una vera risposta, al che lui si girò su un lato per guardarmi << A fare cosa? >> mi chiese abbastanza confuso.

M.L. Finalmente tuWo Geschichten leben. Entdecke jetzt