37|| SBAGLIARE

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Mi svegliai e andai dritto verso il bagno per rinfrescarmi la faccia prima di affrontare la nuova giornata che mi stava aspettando. Proprio quando ero davanti alla porta ne uscì Beatrice, entrambi ci immobilizzammo di colpo, pensai al bacio che c'eravamo scambiati il giorno prima, le immagini percorrevano velocemente la mia mente.

Lascia che sia lei a fare un passo verso di te, ritornai improvvisamente in me << Devo andare in bagno >> dissi a fatica << Certo >> disse facendo un piccolo sorriso e scansandosi in modo da farmi entrare. Chiusi di fretta la porta sapendo che un secondo in più sarebbe stato fatale, mi appoggiai al lavandino abbassando la testa, uno sbuffo lasciò la mia bocca, un riccio si mosse a causa di quella emissione d'aria, me lo sistemai guardandomi allo specchio. Lasciai scivolare la mano continuando ad osservarmi, ero diverso, avevo un aspetto più maturo e vissuto, uno sguardo perso che faceva fatica a mettere a fuoco l'immagine allo specchio. In uno scatto accesi il rubinetto e lentamente mi sciacquai la faccia come se volessi cancellare tutte le cicatrici che erano rimaste incise sulla mia pelle, come se mi volessi risvegliare da un incubo che mi tormentava ormai da troppo tempo. Ad un tratto mi fermai appoggiando le mani ai lati del lavandino e continuando a fare scorrere l'acqua.

Perché ero così disperato per quel bacio?

Perché un suo bacio prima mi donava la vita e adesso la distruggeva?

Perché ero finito a questo?

Perché non potevo tornare a quel giorno in cui si era presentata in una semplice tuta con il suo solito sorriso e con la sua aria dolce e cancellare tutti i miei successivi passi?

Perché non potevo uscire da questa stanza e dirle semplicemente ' Ti amo da sempre e non ho mai smesso di farlo ' e poi baciarla come se aspettassi di farlo da tutta la vita?

Perché erano bastati prima Federico e adesso Lorenzo per allontanarla da me?

Perché non me l'ha ripetuto, non mi ha detto che mi amasse?

Perché quel giorno non mi ha rassicurato, non mi ha detto che stessi facendo una stupidaggine a lasciarla andare?

Perché?

Perché?

Perché?

Ma davvero se non fosse successo qualcosa tra quelle che ho elencato sarebbe cambiato qualcosa?

A volte cerchiamo di convincerci che alcuni sbagli se non commessi e ripetuti possano realmente cambiare l'andamento della nostra vita, ma io oggi dico che non è così.
Sbagliare è inevitabile.
È la cosa più naturale che esista.
Perdonare è raro.
Io non sono mai riuscito a perdonare me stesso, ho sempre e solo riservato il mio perdono per gli altri, sbagliando.
Si sbaglia sempre per qualche innaturale motivo ma non ci si perdona mai veramente.
Uno sbaglio non si può evitare, anche quando si è consapevoli che lo si sta per commettere.
Ci si può convincere che sbagliare sia la scelta giusta da fare, che da uno sbaglio può derivare un'introspezione tale da indurre a non commettere più tale sbaglio.
Si può decidere di continuare a vivere nonostante gli sbagli e continuare a sbagliare nonostante la vita. Ma non si può decidere di porre fine alla catena di sbagli umani a cui siamo appesi.

Io ho sbagliato
Sto sbagliando
E di certo sbaglierò
Ma senza questi miei sbagli ora voi non mi potrete chiamare Manuel Locatelli.

Chiusi l'acqua del rubinetto, mi asciugai velocemente il volto, mi guardai un'ultima volta allo specchio, spensi la luce e uscii. Sapevo che nessuno mi stava aspettando, che adesso c'ero solo io che correvo senza una vera destinazione.
Mi cambiai e mi diressi verso il campo per l'allenamento in vista della prossima partita.

Mi ero finalmente ritrovato.
Sono Manuel Locatelli e non ho paura di sbagliare.

M.L. Finalmente tuWhere stories live. Discover now