26||ORGOGLIO

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<< Sai Manuel, forse hai ragione tu, non sono innamorata di te >> pronunciai cercando di reprimere tutti i sentimenti che stavano pervadendo il mio animo << Bene >> sembrò quasi sollevato << Vai da Federico, vai >> disse in modo veloce, distaccato e innervosito. Lasciai la stanza ma non una lacrima bagnò il mio volto, nemmeno una eppure me lo sentivo che stavo per crollare, ma non più un centimetro alla volta, stavo precipitando.
Ero bloccata, bloccata da quell'orgoglio che mi aveva frenata anche prima. ' Ti amo ' era tutto quello che dovevo dirgli. Vagai a vuoto senza una meta, era sempre stato quello il mio chiodo fisso.

<< È notte alta e sono sveglio
sei sempre tu il mio chiodo fisso >>

Mi scontrai con Ciro, appena tornato dal l'allenamento << Tutto bene Beatrì? >> mi domandò seriamente preoccupato il calciatore napoletano, riuscii soltanto ad annuire << Sicura? >> chiese non convinto dalla mia risposta veloce << Vieni qui, ti offro un bicchiere d'acqua >> mi portò nella sala grande che aveva da sempre ospitato i loro pasti, non avevamo mai avuto modo di conoscerci a fondo e passare del tempo da soli anche se scherzavamo molto tra di noi << Allora vuoi dirmi cos'è successo o devo tirare a indovinare? >> mi disse con il suo solito accento napoletano porgendomi un bicchiere << Va bene, proverò ad indovinare, sai però che non sono molto bravo >> dedusse dal mio silenzio << Penso però che questa volta è più facile del previsto, questo tuo improvviso stato d'animo può essere dovuto soltanto da 5 persone qui dentro escludendo il mister, Gianluca, Matteo e Federico che erano presenti in allenamento ne rimane soltanto uno: Manuel >> ragionò ad alta voce << Ma cosa ha fatto Manuel? >> mi domandò indirettamente ponendo in realtà il quesito a se stesso << Mi ha lasciata >> riuscii a dirgli guardandolo per un secondo negli occhi e abbassando lo sguardo subito dopo.

<< insieme a te ci stavo meglio
e più ti penso e più ti voglio >>

<< Cosa? >> si lasciò sfuggire << E perché? >> mi domandò tornando calmo e restaurando il suo tono di voce << È tutta colpa mia, mi ha fatto una sola domanda di cui sapevo la risposta e non sono riuscita a dirglielo Ciro, non sono riuscita a dirgli che l'amo, anzi gli ho detto tutto il contrario e questo perché, per uno stupido bacio che ha rovinato tutto il resto >> mi lasciai andare << Di che stai parlando? >> si sedette di fronte a me visibilmente confuso << Io e Federico ci siamo baciati ma è successo prima che insomma io e lui ci mettessimo insieme >> provai a spiegargli << E che c'entra questo con voi? >> niente, non c'entrava effettivamente niente ma aveva confuso me, aveva confuso Manuel, aveva confuso noi, aveva confuso Federico, aveva confuso Matteo e adesso aveva confuso anche Ciro. Non riuscii a rispondere visto che entrarono Lollo e il Gallo in cerca di Ciro << Uè Cirù, te stavamo cercando, aropp l'allenamento si scomparso >> disse il napoletano che si girò e notò la mia presenza << Ciao Beatrì, comm maje nun c'eri all'allenamento? >> posai lo sguardo su di lui e gli bastò a capire, si sedettero rispettivamente ai due lati di Ciro e l'attaccante del Torino finalmente prese parola << Allora, cos'è successo? >> feci cenno a Ciro di prendere parola << Lei e Manuel si sono lasciati >> spiegò semplicemente << Comm è successo? Stavano cos bbene insieme >> reagì Lorenzo mentre Andrea mi guardava preoccupato << Stavamo >> pronunciai amaramente << Era la tua prima relazione? >> mi pose la domanda Belotti << Si >> risposi semplicemente.

<< tutto il casino fatto per averti,
per questo amore
che era un frutto acerbo >>

<< Ne hai ancora da vivere e da imparare, sei ancora all'inizio, non rovinare tutto al principio, non sempre il primo amore è quello giusto >> disse sinceramente il Gallo. << Ma io ne sono sicura che lui sia quello giusto per me, ne sono sicura perché non voglio nessun altro nella mia vita sapendo che ce ne sono molti altri che mi attendono, a me basta vivere questa storia con lui, io so tutto questo ma non sono riuscita a dirglielo, questo è quello che devo ancora capire, il perché >> dissi sicura di ogni parola, era la prima volta che mi succedeva.
<< Semplicemente capita, capita che i sentimenti svaniscano >> provò a darmi una risposta lo stesso Andrea
<< Capita ca' e' sientimenti rimangono >> continuò Lorenzo
<< Capita che i sentimenti non ci siano >> fece riferimento Ciro a ciò che gli avevo confessato prima
<< Capita che i sentimenti sì affievoliscano, sta a te continuare a farli vivere per la ragione giusta o stroncarli >> concluse l'attaccante del Torino.
<< Ascolta o' core nun a' mente >> aggiunse Lollo sorridendomi << Ce lo prometti Beatrì? >> si sommò Ciro all'amico, io annuì colpita dalle loro parole e da ciò che avevano appena fatto per me.
Si alzarono e fecero per uscire << Ci verrim in giro, spero >> mi salutò Insigne prima di lasciarmi sola in quella grande sala. Presi in mano il bicchiere e lo rigirai osservando il fondale, poi lo buttai giù e lo riposai sul tavolo.

Ascolta il cuore non la mente
Ascolta il cuore non la mente
  Ascolta il cuore non la mente
   Ascolta il cuore non la mente
    Ascolta il cuore non la mente

Rimbombavano queste parole nella mia testa che aveva iniziato a girare, mi alzai e mi incamminai verso camera di Federico, avevamo ancora qualcosa in sospeso da risolvere.

<< Ancora, ancora
      perché io da quella sera
      non ho fatto più l'amore
      senza te
       e non me ne frega niente
       senza te >>

~ Spazio autrice ~
Devo dire che mi sono divertita molto a scrivere in napoletano e in generale a scrivere questo capitolo che ha dato maggiore rilievo a dei calciatori che personalmente adoro, spero che vi piaccia. Cosa ne pensate del discorso di Andrea, Lorenzo e Ciro?
Le citazioni della canzone servono a spiegare meglio la situazione, ritrovo molto la storia tra Manuel e Beatrice nel testo.

M.L. Finalmente tuWhere stories live. Discover now