43|| ENNESIMO SBAGLIO

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Lorenzo si allontanò lasciandomi confusa, lasciandomi al mio senso di colpa, lasciandomi in pasto a me stessa e alla delusione che provassi nei miei confronti, ciò che vedevo era solo il volto di Manuel dopo aver saputo del bacio tra me e Federico, quel giorno in cui avevo pagato il prezzo più caro a causa dei miei sbagli, ma se non avevo perso Manuel allora adesso lo avevo proprio fatto. Dovevo rassegnarmi, quella partita era persa in principio, nessuno mi aveva insegnato come giocare ed evidentemente io non lo avevo ancora capito ed ora era troppo tardi, avevo perso la mia occasione, dovevo rassegnarmi, rassegnarmi al suo pensiero, rassegnarmi a questa nuova possibile relazione , rassegnarmi a questo ennesimo sbaglio. << Lorenzo >> lo richiamai prima che richiudesse la porta alle sue spalle << Si? >> si voltò verso di me fermandosi << Puoi rimanere qui se vuoi >> le mie parole uscivano liberamente senza prima essere revisionate, avevo paura di ritrovarmi da sola, avevo la dannata paura di scontrarmi con la realtà senza alcuna difesa, di abbandonarmi all'incessante fluire dei miei pensieri << Preferisco andare, ti passo a prendere domani mattina >> rifiutò la mia offerta rivolgendomi un leggero sorriso, quasi imbarazzato << Sono stato davvero bene Bea, a domani >> disse prima di uscire << A domani >> sussurrai osservando la porta chiudersi.

Mi toccai le labbra, lo sentivo, sentivo ancora il suo sapore, non conoscevo il sapore di nessune altre labbra, era l'unica cosa che mi era rimasta di lui, l'unica cosa che portavo ancora addosso che appartenesse a lui.

<< Devo parlarti >> le sue parole mi balzarono in testa come un lampo, mi alzai dal divano in un scatto e mi affrettai a recuperare le chiavi della mia macchina. Dovevo sapere se quella sera avevo avuto un'altra possibilità. Corsi verso il parcheggio senza guardarmi indietro, senza pensare per un attimo a quello che stessi facendo. Salii in macchina e partii, non mi accorsi neanche del tempo che passava, del paesaggio che scorreva incessantemente di fianco a me. Vidi soltanto Coverciano, entrai nel parcheggio, estrassi le chiavi, aprii la portiera, scesi e chiusi la macchina. Mi feci strada verso il giardino, era tardi ed era difficile scorgere qualcosa oltre quel buio, eppure lo riconobbi, intravidi la sua figura, era lì, seduto sull'erba.
<< Che ci fai qui? >> domandai avvicinandomi, mi guardò per un attimo poi tornò ad osservare il cielo << Non riuscivo a dormire >> disse a malapena << Tu? Sembrava ti stessi divertendo con Lorenzo >> nessuna punta di fastidio velava la sua voce << Se ne è andato qualche minuto fa >> mi sedetti di fianco a lui non smettendo neanche per un secondo di guardarlo << È tardi, perché sei venuta qui? >> abbassò lo sguardo riportandolo su di me << Ho bisogno di sapere cosa dovessi dirmi Manuel, so che era qualcosa di importante altrimenti non saresti venuto fino a casa mia, avresti aspettato domani per dirmelo. Quindi ti chiedo di essere sincero e di non far finta di nulla come le altre volte >> con non so quale coraggio diedi voce ai miei pensieri, sul suo viso si fece largo un sorrisetto amaro. << Io non ti capisco, davvero tu mi viene a chiedere di essere sincero, non sono stato io a baciare un altro e scappare dalla persona che "amavo" per paura, mi dispiace ma ti stai sbagliando >> le sue parole mi colpirono una ad una << La cosa che mi fa più rabbia è che ti ho dato mille possibilità e tu le hai bruciate tutte, anche stasera. Ero sempre lì come uno stupido, ho perdonato tutti i tuoi sbagli ma da parte tua nulla >> adesso che ne avevo la conferma mi sentivo ancora peggio, la delusione, il senso di colpa aumentavano << Manuel per favore >> riuscii a sussurrare << Basta Beatrice, è arrivato il momento di chiudere questo rapporto, so cos'è successo tra te e Lorenzo, sei riuscita ad andare avanti e io ne sono felice, non voglio che ti fai scappare un ragazzo come lui a causa mia, lui può renderti felice, io non più, non preoccuparti per me, prima o poi ce la farò anche io, adesso fa male ma passerà. So che quello che provavi per me fosse vero e tutto quello che abbiamo condiviso rimarrà nei miei ricordi nonostante ci siamo fatti solo del male. Quindi promettimi di provarci, di provare a non rincorrermi, a non cercarmi, ad essere felice lontano da me >> una lacrima scese sulla sua guancia, presa dall'istinto avvicinai una mano per asciugargliela ma la ritrassi un attimo dopo << Scusa, mi ero ripromesso di non piangere, ora devo proprio andare >> se ne andò, si confuse nel buio della notte. Non ebbi il tempo di controbattere, di dirgli che si stava sbagliando, che io non avevo intenzione di essere felice lontano da lui perché semplicemente non potevo, perché la mia felicità sembrava incredibilmente nascosta dentro di lui, di assicurargli che quel bacio con Lorenzo non era significato nulla, che avevo pensato a lui ogni istante, che ero corsa da lui non appena Lorenzo se ne fosse andato, che lo amavo, si lo amavo, e quel sentimento sembrava non voler svanire ma quel tempo non lo avevo mai avuto. Mi alzai, risalii in macchina e tornai a casa.

M.L. Finalmente tuOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz