40|| COMPLETAMENTE

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Lui chi è?
È un altro uomo che è impazzito per te
Ma non penso che possa dirti
Tutto quello che ti dico io

Oserai andarci sotto, maledetta
e provare robe forti un'altra volta
e spararti tutto ciò che provo in faccia
come un pazzo che ti vuole

Completamente
non trovo sonno, non trovo pace
sento che il cuore va più veloce
solo così sto tanto bene

Stavo per andare in cucina per prendere due bicchieri e qualcosa da bere quando sentii suonare al campanello, guardai Lorenzo seduto sul divano << Vai pure >> mi disse vedendomi interdetta sul da farsi. Suonarono nuovamente << Arrivo >> gridai dall'interno incamminandomi verso l'entrata. Aprii la porta, mi meravigliai quando mi ritrovai faccia a faccia con Manuel, aspettavo chiunque ad attendermi al di là di essa tranne che lui, era poggiato allo stipite della porta e mi guardava in modo strano. << Che ci fai qui? >> mi affrettai a domandargli, non volevo che la sua presenza rovinasse la mia serata, che le sue parole e i suoi stupidi gesti mi riempissero di illusioni e continui pensieri, avevo bisogno di stabilità, avevo bisogno di sentirmi bene tutti i giorni, avevo bisogno di dare riposo al mio cuore, tutto ciò che lui non riusciva più a donarmi, avevo bisogno di una pausa da lui, avevo bisogno di non avere più nessuna ricaduta, avevo bisogno di non continuare a sbattere sullo stesso muro incidendomi da sola ogni volta una nuova cicatrice sulla pelle. Ma allo stesso tempo avevo un dannato bisogno di lui, avevo bisogno dei suoi baci, dei suoi abbracci, dei suoi sorrisi, delle sue carezze, del suo tocco, della sua vicinanza,  anche soltanto della sua presenza. Il primo lato era comandato razionalmente dalla mente, il secondo si affidava esclusivamente al volere del cuore mandato in subbuglio dalla vista di Manuel. << Devo parlarti >> rispose semplicemente << Non sono sola, Manuel >> gli confessai sussurrando, ero quasi sollevata di poter pronunciare quelle parole, sapendo che fosse l'unica maniera per resistere al battito accelerato del mio cuore e rispondere delle mie azioni. Abbassò lo sguardo, infilò le mani nelle tasche del suo cappotto ritornando a guardarmi con uno sguardo diverso dal solito che celava una verità nascosta. La sua presenza mi confondeva, il suo silenzio non aiutava, la sua naturale bellezza mi disarmava, ero senza difese, completamente messa a nudo dal suo pungente sguardo. << Puoi entrare comunque, se vuoi >> lo invitai scansandomi, entrò senza dire una parola.
<< Io vado in cucina, fate come se foste a casa vostra >> mi congedai allontanandomi da quella situazione che aveva creato un'aria pesante nella stanza che bloccava il mio respiro.

~ Manuel's pov ~

Lorenzo si alzò porgendomi la mano << Piacere, Lorenzo >> la strinsi sorridendo cordialmente ed educatamente << Manuel >> anche se non lo conoscevo mi sembrava un tipo apposto, l'uomo perfetto per lei << Mi dispiace avervi disturbato, non sapevo che Beatrice avesse ospiti >> dissi sinceramente ritirando la mano, non avevo alcun motivo per avercela con lui, fino a qualche minuto fa nemmeno sapeva della mia esistenza << Non preoccuparti >> si rimise seduto osservandomi << Tu e Bea siete? >> il modo in cui l'aveva chiamata aveva smosso quella punta di gelosia che col tempo avevo imparato a riconoscere << È una lunga storia >> risposi sospirando << Invece tu e lei? >> rigirai la domanda << Vecchi amici, ci conosciamo da quando eravamo piccoli ma ci siamo rincontrati soltanto due giorni fa >> spiegò guardando verso la cucina. << Ti piace? >> riportai l'attenzione su di me << Cosa? >> domandò smettendo di osservare Beatrice << So che ti sembrerà strano che te lo stia domandando ed avresti ragione se l'hai pensato, non ci conosciamo nemmeno ma conosco Beatrice e voglio assicurarmi che sia nelle mani giuste, tengo molto a lei e farei di tutto per vederla felice >> abbassai il tono di voce non trovando il coraggio di far arrivare queste parole alle orecchie di Beatrice e alle mie stesse << Mi piace da sempre, sembra stupido ma quando l'ho rivista ho sentito le stesse emozioni che provavo quando la vedevo da bambino e questa cosa mi terrorizza >> i suoi occhi brillavano, potevo percepire quanto le parole che stava usando fossero lo specchio della sua anima, piena di lei come la mia, persa in lei come la mia, viva per lei come la mia, innamorata di lei come la mia. Era un altro impazzito per te, Beatrice, proprio come lo ero io. << Trattala bene >> mi alzai andando verso la cucina << Beatrice, io andrei >> la vidi sussultare e poi voltarsi << Va bene, ci vediamo domani >> mi seguì in soggiorno << È stato un piacere conoscerti Lorenzo >> dissi prima di lasciare l'abitazione.
Una lacrima consapevole scese sul mio volto, adesso sapevo con certezza di averla persa, di aver bruciato ogni mia possibilità. Salii in macchina e sferrai un pugno al volante, sul quale poi poggiai la testa. Mi lasciai andare e piansi, eri riuscita anche in questo, ad abbattere la barriera che in questi anni mi aveva difeso da ogni dolore.

Ti auguro il meglio Bea ma lontano da me.

M.L. Finalmente tuWhere stories live. Discover now