Chapter 1

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Pov's John B

"Tua sorella viene anche quest'anno?" mi chiese Jj venendomi incontro, mentre stavo sistemando la mia barca; come ogni anno Gaia, mia sorella minore, veniva a stare da me nel periodo estivo perché durante l'anno rimaneva a studiare.

Lei quanto me, frequentavamo gli stessi amici: Jj, Pope e Kiara, eravamo come una grande famiglia e quando Gaia si è trasferita per studiare qualche anno fa, tutti hanno sentito la sua mancanza, bisognava ammettere che era l'anima della festa insieme a Jj, lui lo era sempre rimasto anche dal suo trasferimento di studio, ma non come quando lei c'era.

"Si in teoria dovrebbe arrivare domani" conclusi riordinando le ultime cose per poi portarmi in casa "davvero?" sbottò Jj seguendomi a ruota e infastidendomi tirandomi qualche pugno sulla spalla. "Vedi di non sbavarci dietro come sempre!" gli ordinai sdraiandomi sul mio letto e solo qualche secondo dopo mi resi conto che quella gran faccia tosta della mia sorellina non avrebbe avuto un letto per dormire, la mia abitazione era veramente disordinata.

"Io non sto sotto a tua sorella!" mi comunicò gettandosi al mio fianco con molta nonchalance, alzai il sopracciglio e lo guardai con aria di sfida, sapevamo benissimo entrambi che stava solo farneticando, fin da quando erano piccoli tra loro c'era sempre stata un'attrazione, per la maggior parte tutta di Jj "si ok va bene" esclamò passandosi una mano tra i capelli "non è colpa mia se non ha preso da te cazzo!" si posò sul gomito e mi guardò attentamente "ne sei sicuro che non è stata adottata? Perché sai... lei è molto meglio di te" sorrise e gli diedi una spallata; questo era niente, quando faceva riferimenti sporchi su mia sorella non lo sopportavo, mi saliva e sale ancora tutt'ora l'istinto di sferrargli un pugno in faccia.

_______

Pov's Gaia

*il giorno dopo*

Finalmente dopo qualche ora di viaggio avevo raggiunto la mia casa, la casa mia e di mio fratello, dove avevo passato tutta l'infanzia e dove avrei voluto ritornare.

Era ancora presto e non mi sarei stupita se gli avessi trovati ancora a letto, di sicuro avrei trovato mio fratello, Jj e Pope; Kiara secondo me era già al bar di suo padre, quindi sarei andata a salutarla più tardi.
Spalancai lentamente la porta e nessun rumore proveniva dall'interno, stavano tutti dormendo!
Percorsi cautamente il corridoio dove notai la stanza di mio fratello con all'interno lui immerso nei sogni, era così bello, così lui, mi era mancato lo ammetto.
Feci qualche altro passo e in un secondo letto trovai gli altri due ragazzi che dormivano con i piedi in faccia l'uno all'altro, mi soffermai a guardarli, in particolare Jj, aveva il viso rasserenato e un sorriso stampato in faccia, poi i suoi capelli biondi risaltavano ogni suo singolo lineamento.

Mi riportai verso la cucina, Dio quanta confusione poteva esserci in questa casa, provai a camminare in mezzo a tutto quel casino ma finì per inciamparmi e feci rovesciare una grande pentola contenente varie posate. Beh se adesso non si erano svegliati con questo frastuono mi sa che avrei dovuto fargli alzare con le forze.

Mi girai verso il corridoio con ancora il culo poggiato a terra e qualche secondo dopo notai le loro facce assonnate approdasti fuori dalle camere per vedere cosa fosse successo. "Buongiorno anche a voi" sorrisi e si precipitarono verso di me.

Le loro braccia che mi stringevano, il loro profumo, il loro modo di fare, tutto mi era mancato, ogni singola e stupida cosa.
"John b" presi tra la meno il suo viso e lo strinsi fino a farlo avvicinare al mio "cazzo quanto puoi essermi mancata" mi piantò un bacio sulla guancia e rimase lì, a darmene altri proprio come faceva da bambino per infastidirmi.

Dopo vari minuti mi alzai in piedi e mi venne incontro nuovamente Pope, facemmo il nostro solito saluto, che anche quasi dopo un anno ricordavamo entrambi, e poi mi afferrò la guancia e rimase ad osservarmi "la nostra Gaia è tornata" esclamò alzando le braccia all'aria e ripetendo svariate volte quella frase.
"Ed io non mi merito un saluto particolare?" domandò Jj che mi stava di fronte, con quel viso intontito dal sonno e gli occhi sbarrati per via della tanta luce. Mi abbattei verso di lui saltandogli addosso, mi sollevò per i fianchi e mi strinse al suo corpo. "Sei cresciuta" sussurrò guardandomi dall'alto ed i miei occhi si posarono velocemente sui suoi cristallini, non esitai un secondo a fargli la linguaccia, proprio come da bambini facevamo; mi tappò la bocca e mi morse la guancia, facendomi uscire un leggero gemito di dolore.

"Jj rimani sempre uguale" buttai la testa all'indietro appena la sua mano tornò a circondarmi i fianchi e sentì i suoi capelli solleticarmi il collo, aveva appoggiato delicatamente il suo volto nell'incavo della mia spalla e rimase lì, dove sentivo il suo fiato caldo ricadermi addosso. "Ok può bastare così" si intromise John B dividendoci e portandomi lontano dal biondo "non fare il geloso! Ne vuoi anche te?" sbottai afferrando le sue guance e lo tirai verso di me con uno strattone "si sono molto geloso della mia sorellina" confermò mio fratello tirandomi una sberla sul culo e notai il suo sguardo essere fisso su quello di Jj, questi due erano così complicati.

Mi voltai verso il ragazzo e notai che il suo sguardo era ancora concentrato in basso, dove John B mi aveva tirato la sberla. Schioccai le dita e si discantò, mi guardò per qualche secondo e poi sorridemmo entrambi.

Mi afferrò il polso e mi portò verso di lui baciandomi rudemente la guancia.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora