Chapter 15

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FESTA DA SARAH

Arrivai alla festa a casa dei Cameron indossando un semplice vestito bianco, corto ma non troppo stretto, mentre ai piedi portavo delle normali scarpe della Nike.

Tornare nella loro casa mi inquietava abbastanza, soprattutto per quello che era successo con Rafe, speravo di non incontrarlo, ma era inevitabile che succedesse. "Gaia eccoti, ti stavo aspettando da tutta la sera, vieni dentro" mi invitò Sarah.
La seguì, lei indossava dei semplici shorts e una maglietta, solo quando arrivammo dentro distolsi lo sguardo dai suoi vestiti e mi guardai attorno, amavo vedere come si vestiva la gente.

"Intanto se vuoi puoi accomodarti ai divani, io vado a chiamare Topper" mi disse lei e poi si avviò verso la cucina, cautamente mi avvicinai e mi sedetti su un divanetto da due posti, c'era veramente tanta gente o meglio: tanti kooks, ma nessuno mi aveva riconosciuto, meglio così.
"Ciao" sentì qualcuno arrivarmi alle spalle e non avevo la minima idea di chi lui fosse "piacere sono Matthew e tu sei? Non ti ho mai vista da queste parti..." doveva essere un ragazzo veramente timido perché a parlare arrossiva. "Io sono Gaia, forse non mi hai mai vista perché nel periodo invernale io non studio qui, ma in un altro posto" e subito dopo percepì che qualcuno si era seduto al mio fianco, però non ci feci caso.

"Se vuoi possiamo uscire qualche volta, c'è sei molto carina" osò dire e neanche lui era da meno; capelli scuri e occhi altrettanto dello stesso colore, insomma mi aveva colpito fin dall'inizio. "Certo mi farebbe molto piacere" sorrisi e lui fece lo stesso, guardandomi dritta negli occhi "ti va di darmi il tuo numero?" mi chiese porgendomi la sua tastiera del telefono, dove poi inserì il mio numero e lo salvai, così in caso dovesse, poteva scrivermi.
"Matthew" notai che i suoi amici lo richiamavano e mi guardò dispiaciuto "ci vediamo dopo Gaia" mi fece l'occhiolino e se ne andò.

"Seriamente hai dato il numero ad uno come lui?" esordì qualcuno e non esitai un secondo di più a capire di chi era quella voce, ovvero di Rafe Cameron. Mi voltai e vidi che era seduto al mio fianco sul divano, in quel momento potevo seriamente dire che avevo paura di lui, non era più come quando eravamo bambini, ora eravamo più grandi e non ci aveva pensato due volte a tirarmi una sberla in pieno viso.

Mi alzai velocemente e feci per andarmene via, cercando di dare meno nell'occhio possibile, Dio quanto doveva metterci Sarah. "Siediti" mi afferrò il polso e mi ordinò di rimanere seduta di fianco a lui "volevo prendere da bere" cercai di difendermi usando la prima scusa possibile, mi scrutò come se dovesse intuire quanta verità ci fosse nella mia frase appena pronunciata, ma non ci fu verso di farlo ragionare, dovetti rimanere vicino a lui.
"Ei tu" fermò un ragazzo a me del tutto sconosciuto e a quanto pare anche a lui "portami un bicchiere di vodka e per la ragazzina" si voltò a guardarmi e subito dopo si girò di nuovo verso il tipo "una coca cola" e poi tacette, mettendomi un braccio sulle spalle e rimase in silenzio.

"Rafe so arrangiarmi" sbottai levando il suo braccio dal mio corpo e lo guardai infastidita "sei ancora piccola per bere" esclamò rimettendosi di nuovo nella stessa posizione e io cercai di spostarmi, ma con un rapido gesto mi blocco i polsi "stai ferma" e il suo tono di voce, che leggermente si alzò, mi fece rabbrividire. "Ecco" arrivò il ragazzo delle bibite e lasciò il bicchiere di Rafe davanti al nostro tavolino, poi mi porse nelle mani il mio bicchiere di coca cola e mi sorrise spontaneamente, cercando però un contatto visivo. "Puoi andartene adesso" e Rafe fece il gesto con le mani di allontanarsi.

"Sai di essere irritante" sbuffai a bassa voce guardando il pavimento e subito dopo la mia frase replicò con un perché. Mi voltai verso il suo viso e notai che già lui mi stava guardando, "Rafe mi hai ordinato una coca cola, hai trattato male il ragazzo che mi stava guardando e in più ti occupi di me come se fossi una bambina" sembrava che le mie parole a lui non importassero, visto che continuava a mordersi il labbro e poi tutto d'un tratto la sua mano libera viaggiò verso la mia guancia afferrandomi cautamente la mandibola "sei ancora un po' rossa" disse velocemente, sembrava sentirsi in colpa "ti fa male?" esordì come se gliene importasse qualcosa. "Non più" cercai di rispondere brevemente, senza dargli la compassione di quello che mi aveva fatto, ovvero tirarmi una sberla in pieno volto.

"Non volevo" sbottò cercando di essere più dolce possibile "però lo hai fatto, dopo che io ero stata con te mentre stavi male e ti avevo aiutato, pensi che quella merda di droga ti faccia bene?" alzai leggermente la voce facendo in modo che lui dovette tapparmi la bocca "non ti agitare" ma gliela levai velocemente "non toccarmi" ordinai e mi rimisi a guardare di fronte a me, sperando che non mi rivolgesse la parola per il resto della serata.

"Gaia eccoci" arrivò Sarah con al fianco Topper e io trovai l'occasione buona per lasciare il posto al suo fidanzato, così avrei potuto svignarmela senza dare sospetto. "Siediti qui avanti" Rafe mi facette sedere sulle sue gambe e io dovetti accettare, sennò avremmo dovuto dare spettacolo a tutti quanti.
"Io direi di fare Obbligo o verità" esclamò Sarah, facendo dubitare suo fratello della sua offerta,
Tutti accettarono, anche Rafe, pur non volendo.

Bevvi un paio di sorsi della mia coca cola e poi rimasi a godermi il gioco. Ormai era passata una buona mezz'ora, visto che eravamo in tanti a giocare e cercavamo di includere nel gruppo tutti, anche quelli più timidi.
"Cazzo quanto fa caldo" sussurrai tra me e me cercando di levarmi i capelli dalla schiena "non fa così caldo" mi rispose Rafe, che teneva le sue mani appostate ai miei fianchi, quanto lo potevo odiare.

Subito dopo lo notai afferrare il mio bicchiere e guardare all'interno "merda" esclamò "non ti sei accorta che il ghiaccio non galleggia?!" sbottò stringendo sempre di più la presa e io scossi la testa, non sapevo cosa volesse significare quella cosa.
"Matthew obbligo o verità?" chiese una ragazza a me sconosciuta "obbligo" rispose frettolosamente.
"Bacia la ragazza più bella in questa stanza"

scelta difficile || rafe cameronWhere stories live. Discover now