Chapter 40

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Sgranai gli occhi, ma non urlai, rimasi impassibile al suo gesto! Non aveva perforato così tanto il mio fianco o forse era l'adrenalina ad alleviarmi il dolore, in quel nano secondo alzai gli occhi guardandola in viso, era spaventosa.

Non contenta di avermi già ferito, fece girare la lama dentro la mia ferita e in quel momento le mie urla riecheggiarono nell'aria; afferrai con entrambe le mani il bastone e sentì spuntare dall'altro corridoio Kiara e Sarah, con tutta la forza che mi era rimasta in corpo lo sfilai e lo spinsi lontano da me, facendo indietreggiare di qualche passo la vecchia.
Rialzai lo sguardo e senza pensarci due volte schioccai un pugno in pieno viso nella guancia della signora Crain, la notai accasciarsi a terra e io feci lo stesso, perdendo le forze e mi portai faticosamente le mani al fianco, subito dopo le ragazze mi alzarono per le braccia e trascinandomi prendemmo di nuovo a correre.

Ci addentrammo in una stanza buia, c'era una porta, chiusa con delle assi, cazzo era praticamente impossibile da aprire a mani nude. "Ragazze dobbiamo andarcene" esclamò Sarah afferrandoci per le mani e prese a correre, quando la vecchia ci piombò davanti.

"Ma come fa ad essere ovunque" sbottai schifata alla sua vista e Kiara con un gesto rapido le sfilò il bastone dalla mano sorpassandola, io e Sarah ci tenevamo ancora per mano, impaurite da quella vecchia. "Oh ma vaffanculo" esclamai dando una spinta feroce alla signora Crain che indietreggiò cadendo malamente, poi seguimmo a grande velocità Kia che ci porto nel seminterrato dove John B era stato calato nel pozzo per cercare l'oro.

"Sta arrivando" gridò la bionda ed io mi aggregai a motivarli di far veloce "tiriamolo su" e ci piombammo tutti sulle corde per riportare in superficie mio fratello, fino a quando la donna scese ferocemente dalle scale e lasciò ricadere un colpo di fucile, che ci fece accasciare dallo spavento.
Tutti quanti corremmo a nasconderci, io e Jj ci posizionammo sotto a delle vecchie cianfrusaglie.

"Zitto zitto!" sbottai mentre continuava a muoversi e mi trattenevo dalle risate "occhio" scivolai anche io atterrando di pancia di fianco a lui, coprì la sua bocca col palmo della mia mano, evitando di farci scoprire con le nostre risate.

Un'altro sparo, molto probabilmente era stato indirizzato verso Kiara e Sarah, un terzo ancora ma questa volta verso di noi. "Corri!" gridò Jj alzandosi di scatto e sollevando di peso anche me, eravamo tutti sporchi e stavamo rischiando di cadere nuovamente, finalmente riuscimmo ad uscire da quella casa maledetta con alle nostre spalle i nostri amici e John B.

"Quella vecchia pazza" sbottai giungendo al furgoncino sedendomi distrutta da tutto quello che avevamo appena vissuto e tutti gli altri mi diedero corda, scoppiando in una risata assurda, ma quella fu subito richiusa dall'affermazione di Jj.

"Gaia stai perdendo sangue" i suoi occhi sgranarono e tutti si voltarono verso di me, abbassai il mio viso verso il mio fianco e notai le mie mani essere impregnate di sangue, tanto quanto i miei vestiti.
Alzai leggermente la maglietta, solo per scorgere la ferita e mi limitai a riportare lo sguardo verso i miei amici, i cui volti erano pietrificati "sto bene" sussurrai col sorriso, ma loro non la pensavano proprio così.

"No che non stai bene" Jj si precipitò su di me sorreggendomi e rialzò la maglia, scrutava il buco che avevo nel fianco. "John B portiamola a casa!"
"State tranquilli" dissi rivolgendogli uno sguardo prima di cedere con la testa in avanti, forse la lama era penetrata più in profondità di quanto pensassi, persi i sensi.

Quando mi risvegliai ero tra le braccia di Jj, stava camminando, eravamo giunti a casa, molto probabilmente non saremmo arrivati in tempo in ospedale, quindi stavo perdendo troppo sangue, avrebbero dovuto fermare l'emorragia creatasi.

John B gettò con un rapido gesto tutto quello che c'era sul tavolo a terra e Jj mi ci sistemò sopra, facendomi distendere. "Kiara il kit medico" ordinò nuovamente mio fratello, che nel mentre si precipitò verso di me, levandomi la maglietta e lasciandomi in reggiseno di fronte a tutti i presenti, non ero in imbarazzo dopo tutto erano la mia famiglia.

Senza che io capissi niente mi ritrovai Jj e Pope che mi tenevano ferme le braccia, Sarah e John B appostati sulla mia ferita. "Cosa state facendo?" chiesi alzando leggermente la testa verso le loro intenzioni successive, era acqua ossigenata quella che aveva in mano noi fratello, non lo avrebbe fatto veramente...

"John B fermo" esclamai poco prima che lui girasse il flacone e lo spremesse nella mia ferita, all'inizio spalancai gli occhi sapendo che a breve il dolore si sarebbe impossessato di me, chiusi gli occhi.
Sapevo che era la cosa giusta quella che stavamo facendo i miei amici, sentivo le mani di Sarah tamponare la ferita con delle garze.

Puntai i piedi sul tavolo e cominciai a contorcermi, dopo quasi due minuti l'inferno finì, facendomi riprendere un forte respiro e schiusi gli occhi guardando sfrenata Jj, era là che osservava il tutto con dispiacere.

Non capivo il motivo per cui non mi mollassero, mi avevano disinfettata, fino a quando non vidi Kiara sterilizzare un ago, me lo stavo immaginando, non poteva essere vero! "Non avrete intenzione di mettermi i punti?!" sbottai cercando di rialzarmi ma violentemente Jj e Pope mi riposarono sul tavolo di forza.

"Gaia" mi poggiò delicatamente una mano sulla guancia John B e rimase ad osservarmi "stai tranquilla" mi disse e io lo guardai con cattiveria, giustamente mi stavano per cucire la pelle, senza un minimo di anestesia, tutto nella norma!

"Ti prego Kia non farlo" la pregai con le lacrime che mi riempivano gli occhi "Jj" alzai il mio viso verso il suo "non lasciarglielo fare almeno tu" la sua faccia esprimeva solo che tristezza, si passò violentemente una mano tra i capelli e non disse una parola, avevo capito che non c'erano alternative.

Riportai il mio sguardo verso la mia ferita e subito dopo Kiara fece passare l'ago attraverso la mia pelle, il dolore qui prese il sopravvento. Presi ad urlare, inarcando la schiena e cercando liberarmi, le lacrime scendevano senza pietà e io non pensavo di essere tanto forte da sopportare tutto questo.

"Mordi questo" mi disse Sarah porgendomi velocemente un asciugamano e lo strinsi tra i denti, pochi secondi dopo la sofferenza vinse su di me, gli occhi mi si chiusero e svenni, sentì delle ultime parole, ma quelle furono le ultime.

"Toglili quel coso dalla bocca" ordinò Jj poggiandomi entrambe le mani sul viso, cercando di risvegliarmi, ma tentativi inutili.

scelta difficile || rafe cameronWhere stories live. Discover now