Chapter 32

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"Sono tornata!" gridò qualcuno dal cortile e notai Wheezie che stava per mettere piede dentro casa.
"Cazzo" esclamai guardando spaventata Rafe e semplicemente mi osservò in modo malizioso, avrei voluto darli un'ulteriore sberla a quel ragazzo.
"Vai in camera a metterti dei vestiti" mi rassicurò facendomi andare verso le scale e poi si precipitò verso la sorella minore, cercando di intrattenerla e far in modo che non vedesse che fossimo assieme.

Pov's Rafe

Dopo essermi passata davanti con solo il costume addosso non feci a meno che osservarmela, quante altre volte poteva capitarmi di ritrovarmela in queste condizioni, mentre a casa c'eravamo solo io e lei?

Mi aveva concesso il suo aiuto, ma come sempre lo avevo rifiutato, non avevo bisogno di una come lei e invece mi mentivo con le mie stesse parole, cedetti neanche cinque minuti dopo essersi allontanata da me, che la seguì fino dentro casa.

Mi piazzai sul bancone della cucina, dove di solito facevo colazione e percepì un suo sussulto accorgendosi che io ero alle sue spalle; cercavo di concentrarmi sul suo viso, ma finché era voltata non riuscivo a non guardare il suo culo, quel costume azzurro faceva risaltare ogni sua piccola parte del corpo che però a me non era concessa di toccare.

Dopo avermi fasciato, si sporse per prendere delle forbici che però a sua sfortuna non riusciva a raggiungere, allora trovai la buona occasione per avere un contatto fisico con lei, ma non fece a meno che notarlo e quindi si irrigidì, divenendo più rossa di quanto non lo fosse già.

Cercò di levarsi da quella situazione, ma la ritrassi a me in maniera brusca e subito dopo posai le mie mani sul suo culo, stringendoglielo, volevo far capire a chi appartenesse e chi comandasse tra i due, ma non la prese molto bene, invece io non ero affatto dispiaciuto di essere riuscita a toccarglielo, ma dall'altra parte mi sentivo così fottutamente in colpa perché lei non ne era d'accordo a riguardo; allora non feci altro che peggiorare la situazione e mi fiondai su quelle splendide e rosate labbra, che non mi erano mai state concesse.

Per la prima volta ho sentito qualcosa di diverso, forse è la prima volta che bacio veramente la ragazza che amo? La ragazza di cui sono innamorato da quando era piccola? Eppure non lo avevo mai ammesso e avevo continuato ad odiarla per il resto dei miei giorni, fino ad arrivare ad avere diciannove anni e a rendere il nostro rapporto una cosa insopportabile per lei.

Si staccò subito dopo, vedevo il suo viso non convinto, spaesato, avrei voluto soltanto ricominciare a baciarla, ma a mia grande sorpresa lei stessa tornò tra le mie braccia e si posò dolcemente di nuovo sulle mie labbra; le tenevo saldi i fianchi, questa volta non avrei toccato niente, non meritava questo, anche se pur sempre ero Rafe Cameron, ma non riuscivo più a vederla soffrire per causa mia ogni volta.

Cercavo di andare oltre di un semplice bacio, ma continuava a rifiutarsi e a sembrare spaventata dal tutto, cercai di tranquillizzarla con le mie stesse parole e gesti, fino a quando non riuscì a far scivolare la lingua nella sua bocca... si faceva guidare, non osava fare il primo passo e aveva le mani tremolanti, che poi pian piano gliele feci posare sul mio petto.

Era così bella.

Le sue guance rosse come il fuoco, i suoi capelli che mi solleticano il viso, il suo corpo esile posato sul mio, il suo respiro, la sua voce spaesata, le sue mani, in sostanza: lei mi faceva sentire diverso, forse perché lei era l'unica, l'unica che io abbia mai amato?

Non ero ancora pronto ad ammettere a me stesso di provare sentimenti per qualcun altro, quindi avrei solo potuto nascondere a tutti quelli che provavo per lei, ma in questo momento non ero riuscito a trattenermi e baciarla fu l'unica soluzione per me, se non fosse stato per quella stupida di Wheezie avrei potuto ottenere più tempo con Gaia, ma la mia cazzo di sorella non aveva altro che voglia di rompere nei momenti più belli.

"Ti levi?" sbuffò gettandomi addosso le borse con cui evidentemente aveva fatto shopping "c'è Gaia a casa?" mi chiese lasciandosi ricadere sulla poltrona.
"Penso sia in camera sua" mi limitai a dire scocciato e cercando di mantenere un tono abbastanza duro, d'altronde il mio solito tono, quello che Gaia definiva arrogante e che purtroppo non potevo poi darle così torto.

"Vado da lei" si precipitò verso le scale e in quel momento mi prese il panico, non sapevo se era presentabile...
Il primo impatto che ebbi fu quello di strattonarla per un braccio, ma mi si rivoltò contro molto scontrosa. "Rafe che cazzo vuoi?" esclamò e l'istinto di mandarla a quel paese mi ricoprì il corpo, ma mi trattenni solo per non avere ulteriori disagi in famiglia, perché quella piccola viziata non ci avrebbe pensato due volte a raccontare il tutto a nostro padre.

Pov's Gaia

Mi ero rivestita velocemente, con dei pantaloni della tuta grigi e con un top senza spalline nella parte sopra del mio corpo; mi stavo per fare i lacci alla vita quando qualcuno bussò insistentemente alla porta. "Chi è?" chiesi con voce tremolante "ei Gaia sono Wheezie, posso entrare?" alle sue parole mi rassicurai, ma dall'altro no, cosa voleva quella piccola Cameron!

Spalancai la porta e con un sorriso amorevole la feci accomodare nella mia stanza. "Ti va se ti mostro cosa ho comprato..." esclamò rattristata e io non ne capivo il motivo "sai io non ho molti amici, però so che Sarah parla molto di te, quindi potremmo anche noi essere amiche" sorrise all'ultima frase che disse.

In quel momento come non mai provavo compassione per lei e per la prima volta ero dispiaciuto nei sui confronti. "Certo Wheezie! Dai ora mostrami i tuoi vestiti!" forse dopo tutto non era così male come avevo sempre sostenuto.

scelta difficile || rafe cameronWhere stories live. Discover now