Chapter 35

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La mattina dopo mi risvegliai per il forte trambusto che fece mio fratello, che entrò dalla porta e poi mi scosse nel letto, io ero ancora addormentata. "Svegliati rompi coglioni!" si distese al mio fianco, continuando a toccarmi per far sì che mi svegliassi "avanti è quasi mezzogiorno!" sbottò e allora solo in quel momento decisi che sarebbe stato meglio di alzarsi.

"Dove andiamo oggi?" chiesi mentre mi toglievo la maglietta e rimanevo di spalle a lui solo in reggiseno, cercando così qualcosa da mettermi. "Ho tempo per farmi una doccia?" chiesi ricoprendolo di domande, mentre indossavo un top nero.
Si avvicinò di soppiatto e mi posò le labbra sulla guancia per lasciarmi un veloce bacio "tranquilla che profumi e in più non hai tempo; ti aspetto di sotto fra dieci minuti che andiamo a casa nostra" era così bello sapere che la casa dove eravamo cresciuti la reputasse ancora come tale, perché questa Villa in cui soggiornavamo non poteva definirsi casa ai miei occhi.

Mi limitai ad indossare quel top nero e dei pantaloncini di jeans corti, poi corsi giù da mio fratello e salimmo entrambi sul nostro furgoncino, dove John B stava alla guida.

Dopo svariati minuti intraprese un discorso a me insolito e io lo guardai stupefatta, ma soprattutto impaurita pensando che sapesse anche del bacio tra me e Rafe.
"Ma tra te e Rafe?" questo era il quesito.

"Tutto apposto" abbassai lo sguardo "perché questa domanda?" chiesi inconsciamente. "Niente, ho notato che ti sta molto addosso, se ti fa qualcosa non lo potrei accettare" disse con voce severa e con gli occhi fissi sulla squadra. "Non mi farà del male, litighiamo tanto io e lui, ma non ne sarebbe capace" cercai di tranquillizzarlo, sperando che mi credesse.
"Se lo dici tu" concluse tirando un sospiro.

"Fidati della tua sorellina" e gli battei una mano sulla spalla, che fu subito seguita da un'occhiataccia.

Neanche dieci minuti dopo raggiungemmo la nostra casa e scesi dalla macchina con un sorriso come non mai, i miei amici mi erano mancati anche se non li avevo visti per soli due giorni!
Non riuscì nemmeno ad andargli incontro che Jj afferrò per la maglietta mio fratello spingendolo contro il muro "ma che cazzo ti è saltato in mente!?" urlò addosso a John B, non capivo cosa stesse succedendo, allora mi voltai a cercare Kiara e Pope, sperando di capirne il motivo, ma notai solo delle facce dispiaciute però non intente a fermare il biondo.

"Jj" gridai mettendomi in mezzo "che ti è preso?" lo spinsi indietro e si passò ferocemente una mano tra i capelli. "Gaia levati!" sbottò spostandomi, ma lo riportai verso di me "perché sei così alterato?" domandai furiosa, visto che non ci aveva ancora specificato il motivo per la sua ira.

"Cosa siete andati a fare dai Cameron?!" cominciò alzando le braccia in aria "con i kooks siete andati ad abitare?! Sono i nostri peggior nemici..." l'ultima frase la pronuncio con più tristezza nella voce e tutto sommato potevo capirlo, se uno dei miei amici lo avesse fatto anche io mi sarei infuriata quanto lui, poi dovevamo calcolare che era Jj e la sua calma era paragonabile allo zero.

"Saremo qui ogni giorno, come se abitassimo di nuovo qui, useremo la casa dei Cameron solo per dormirci e qualche volta mangiarci, ok?" guardai tutti i volti dei miei amici e vedetti un cenno di acconsento con le loro teste, poi alzai il viso verso Jj e lui a sua volta posò lo sguardo su mio fratello "scusa amico" disse sorridendo e John B rispose a tono "vaffanculo" tutti scoppiammo a ridere e poi ci dirigemmo verso la barca, Jj mi prese in braccio a modo di sacco di patate e subito dopo sentì arrivarmi una sberla sul culo da mio fratello, ma tentato di fare lo stesso gesto era anche Jj, dopotutto lui stesso mi aveva detto che avrebbe voluto di più da me che una semplice amicizia.

"Dove andiamo oggi?" chiesi mentre penzolavo dal corpo di Jj, ma come risposta non ottenni niente, voleva dire che avremmo fatto un solito giro e poi avremmo fatto il bagno, infine ci saremmo goduti il sole del tardo pomeriggio.

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"Eccoci arrivati" esclamò Pope e noi tutti alzammo la testa. "Ok direi che la prima a tuffarsi è Gaia" gridò prendendomi in braccio Jj e io lo squadrai "non osare! Sono ancora vestita" nel frattempo che io pronunciavo quelle parole notai gettarsi nell'acqua limpida del pieno pomeriggio Pope e Kiara per manina, tra di loro doveva esserci qualcosa.

"John B fa qualcosa!" lui non poteva entrare in acqua con il gesso al polso, ma sicuramente non mi avrebbe neanche aiutato per togliermi dalla grinfie del nostro migliore amico.
Jj mi tappò la bocca e sentì soffocare le risate a mio fratello, poi senza pensarci due volte si gettò in acqua.

Il mio viso si colorò di rosso. "Bravissimo! Ora i miei vestiti sono completamente zuppi!" si limitò ad alzare lo sguardo verso la barca poi lo spostò dalla parte di Kia e Pope, così assicurandosi che nessuno ci vedesse portò le sue mani sui miei fianchi e li fece scorrere lungo il mio top, fino a sfilarmelo e lo gettò all'interno della barca.

"Smettila" dissi sorridendo, ma non era intenzionato a farlo perché subito dopo le sue mani si portarono sui miei pantaloncini e con un gesto rapido me li fece  scendere lungo le gambe, infine si immerse e ritornò a galla con essi. "Quanto mi fai schifo" sbottai spingendolo indietro e incominciando a nuotare verso il largo, ma lui non perse tempo un secondo a seguirmi.

Neanche venti metri dopo, le sue mani mi afferrarono, portandomi così al suo petto "lo sai di non essere più brava e più veloce di me a nuoto?" e si  soffermò a guardarmi negli occhi, mentre di sottofondo ci stavano le risate degli altri nostri amici che sembravano divertirsi. "Si dai... forse hai ragione" portai le mie braccia al suo collo, così che mi tenesse a galla, perché ormai io non riuscivo più a rimanerci da sola.

scelta difficile || rafe cameronWhere stories live. Discover now