Chapter 6

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La mattina seguente facemmo come da stabilito il piano, io e John B ci portammo verso la villa dei Cameron e senza farci notare smontammo dalla barca, beh se non ci avevano visto ci avevano sentiti.
Mi limitai a percorrere come se niente fosse tutto il pontile con mio fratello, ma ad una certa fu costretto a svoltare ed entrò nella lussuosa barca del capo famiglia, Ward Cameron, il padre dei tre fratelli.
Mi soffermai all'inizio del pontile e rimasi a fare la vedetta, sentivo le voci in lontananza delle persone che si svegliavano e cominciavano la loro giornata al meglio, riuscì a scorgere in lontananza Wheezie che usciva in terrazza e ammirava il panorama, poteva sembrare anche una bambina dolce, finché poi non ci parlavi.

Rimasi concentrata verso la casa dei Cameron che non mi preoccupai di pensare chi potesse arrivare alle mie spalle, mi accorsi della barca che si era appena attraccata al molo solo quando il motore si spense, ormai ero fin troppo abituata a sentirne accesi a vagare; mi voltai di colpo, cercando di non far scorgere il mio viso, cazzo Rafe, tra tutti proprio lui.

Cercai di fare l'indifferente dondolandomi sui talloni e facendo finta di non essermi accorta di lui, sperando che mi passasse di fianco e non si accorgesse della mia presenza, anche se dubitavo fosse tanto stupido.

Sentivo i suoi passi farsi sempre più vicini e le mie gambe si irrigidirono, non so se in quel momento provavo tanta vergogna nel caso mi avesse scoperto o timore per quello che mi avrebbe potuto fare, ma ecco che puntualmente mi arrivò una spallata, abbassai lo sguardo e spostai la testa dal lato opposto al suo "mi scusi" sussurrai, cercando di non far intendere la mi voce. "Pensavi seriamente che non mi fossi accorto di te" mi alzò violentemente il mento, così che i nostri visi si guardassero.
"Ma che piacere vederti" sorrisi falsamente e roteai gli occhi in giro.

"Che sei venuta a fare qui?" si sporse più avanti e io indietreggiai maggiormente "non farmelo ripetere" gridò afferrandomi la spalla e mi scosse, come potevo essere tanto stupida da non essermi preparata una scusa in caso fosse successo questo. "Oh beh niente, sono solo, c'è..." cominciai a farfugliare senza dire nulla di sensato e notai i suoi occhi puntati sui miei che mi incupivano. "Allora?" alzò le braccia in aria e io feci un altro passo indietro, trovandomi al bordo del pontile "sono venuta a vedere come stava Topper, sai è il fidanzato di Sarah pensavo di trovarlo qui!" esclamai il più in fretta possibile.

Silenzio. Il silenzio più totale. Se scusa peggiore non era mai stata inventata, non so che cosa era questa.
Il suo sguardo si chinò verso il basso ed io rimasi immobile, avevo paura delle conseguenze e delle sue stesse azioni future. "Chi cazzo vuoi prendere in giro" gridò portando a pochi centimetri il suo volto dal mio, era rosso dalla rabbia "non ti importa niente di Top! Ora vedi piccola Pogues cosa ti succede!" alzò la voce facendomi intimidire e poi prese ad urlare il nome di suo padre, merda.

"Rafe cazzo" mi fiondai con le mani sulle sue labbra "fermo zitto ti prego" lui mi teneva per i fianchi mentre io ero aggrappata al suo collo cercando di fermarlo "shhh zitto zitto" appena sentì che cessò di urlare, cautamente levai le mie mani dalle sue labbra e lo guardai intensamente sperando non mi deludesse della poca fiducia che gli avevo concesso "per favore" le mie dita scivolarono lungo il suo petto e poi tornarono a penzolare vicino ai miei fianchi, dove Rafe gli teneva ancora ben saldi.

"Non farlo mai più" accennai un sorriso e levai le sue mani dal mio corpo "sei proprio stupido" feci un ultimo passo indietro e il pontile ormai era terminato, mi sbilanciai all'indietro e caddi in acqua. Scivolai nel fondale, non era poi tanto profondo, ma avevo inghiottito acqua nella caduta e cominciai a soffocare dentro di me, non trovavo nemmeno le forze di tornare a galla, fino a quando delle braccia possenti non mi riportarono in superficie, Rafe.

"Ei" mi tirò indietro la testa vedendo che non mostravo segni di vita, riuscivo a sentire la sua voce, ma come se fosse in lontananza eppure non ero stata sotto acqua per un tempo elevato. "Reagisci cazzo" mi aprì dolcemente la bocca, dovevo sputare l'acqua che avevo inghiottito per liberarmi i polmoni ormai colmi di essa "avanti Gaia non fare questi brutti scherzi" i secondi passavano e il mio corpo continuava a non reagire, Rafe mi stringeva forte a lui sperando che mi rianimassi "ora ti prego io, per favore" la sua mano la posò dietro la mia testa, mettendo le dita tra i miei capelli biondi e ci poggiò la guancia contro la mia fronte "aiuto, aiuto" prese ad urlare, evidentemente non era in grado di portarmi sopra il pontile, era troppo alto.

Finalmente diedi dei segni di vita e tossì l'acqua che avevo bevuto, mi guardò forse felice di vedermi ancora viva, mentre mi teneva a galla. "Grazie a Dio" sussurrò stringendomi a lui "quanto puoi essere stupida!" esclamò appoggiandosi col mento sulla mia nuca, nel frattempo io ero ancora scombussolata dall'accaduto e mi tenevo aggrappata al suo collo "pensavo seriamente fossi morta" mi confidò facendo dei grandi respiri, il suo cuore batteva così forte, forse dopo tutto si era spaventato anche lui.

Rimanemmo vari secondi così, fino a quando non mi toccai il collo e sentì mancarmi la mia collana, quella collana me l'aveva regalata la mia famiglia ancora quando avevo 5 anni, era d'oro e per me importantissima. "Rafe" lo richiamai allontanandomi da lui, ma il risultato fu che scesi di qualche centimetro sotto acqua, visto che ero rimasta a galla solo grazie al suo aiuto. "Dimmi" mi riafferrò velocemente prima che sprofondassi ancora di più e lo guardai diversamente, forse con un po' meno di odio "mi è caduta la collana" fece uno sguardo strano e mi guardò il collo, ci posò delicatamente le dita e mi riguardò nuovamente "hai perso la collana con la tua iniziale?" mi chiese.

"Si quella!" sorrisi per il fatto che si fosse ricordato di quale collana stessi parlando "ma tu come fai a saperlo poi?" domandai incuriosita, allora vuol dire che dopo tutto un pochino mi conosceva "la porti da sempre" si toccò la nuca e poi cambiò velocemente discorso "riesci a rimanere a galla?" feci un cenno con la testa e lui si immerse.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora