Chapter 25

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"Grazie a dio sei qua!" spalancò la porta della camera di ospedale qualcuno, non poteva che essere Jj.
"Ei ma che ci fai qui?" chiesi rivolgendogli un sorriso, mentre sentivo gli occhi di Rafe incollati ai miei movimenti e a quelli dell'altro ragazzo. "Ho sentito quello che ti è successo, però non ci volevano far entrare!" sbuffò venendo verso di me, ma subito dopo entrò un ulteriore dottore che afferrò violentemente il braccio del mio amico.

"Sono suo fratello!" gridò Jj cercando di trovare una scusa plausibile, oggi ne avevo viste di tutti i colori: Rafe Cameron il mio ragazzo e Jj Maybank il mio fratello! "Gaia avanti diglielo!" mi incitò a dire una bugia, ma era pur sempre per coprire il mio amico e dopo tutto avevo bisogno di un po' di compagnia oltre a quella di Rafe.
"Mi scusi" mi intromisi alzando la voce "i familiari sono ammessi non è vero? Quindi perché non fate restare mio fratello?" domandai con tono severo, ma alquanto bugiardo.

"Quindi questo ragazzo è veramente suo fratello?" mi chiese porgendo le sue più sincere scuse dopo che io glielo confermai. "Comunque" riprese a parlare l'infermiere mentre Jj si sistemava i capelli e i vestiti "indossi questo signorina Cameron" mi porse un camice verde sul letto e poi guardai i due ragazzi che si trovavano nella mia stessa stanza, Rafe aveva un puro sorriso di vittoria e Jj invece mi guardava confuso; "a breve la mia collega sarà da lei per portarla a fare degli accertamenti" e mi scollegò la flebo e tutti gli altri relativi cavi, certo che l'infermiera di prima sapendo che me li avrebbero dovuto togliere dieci minuti dopo, poteva evitare di riattaccarmeli.

Mi ritrovai a guardare due visi totalmente contenti di quello che avevano appena sentito, mentre il mio era pura vergogna, ma d'altronde non potevo fare altro che accettare la situazione e mi sarei dovuta cambiare davanti a loro, visto che uno era mio fratello e l'altro il mio ragazzo, non ci dovrebbero essere stati problemi, a parte per il fatto che niente di tutto questo era vero!

"Ragazzi per favore giratevi" li pregai mentre loro si tiravano sguardi assassini, alla fin fine si erano picchiati solo la sera prima. "Grandissimo figlio di puttana" Jj andò verso Rafe con passo veloce e non perse un secondo a prenderlo per il colletto, dove a sua volta l'altro accennò un sorriso "lei è qui solo per colpa tua!" esordì di nuovo il mio amico.

"Lei è viva grazie a me vorresti dire" Rafe lo spintonò facendolo indietreggiare di qualche passo "brutta mossa" esclamò Jj prima di sferrargli un pugno sul viso e l'altro non esitò a continuare quello che aveva iniziato.

"Cosa cazzo state facendo!" sbottai correndo a chiudere la porta a chiave e poi andando verso di loro "Rafe smettila" lo pregai visto che si trovava sopra il mio amico e non sembrava dargli tregua.

Non mi ascoltava.

Con tutte le mie forze cercai di spostarlo o meglio: di levarlo da quella situazione e mi misi davanti di lui. "Guardami" afferrai il suo volto violentemente e lo posai in modo che guardasse i miei occhi, visto che erano spalancati proprio come quando aveva avuto gli attacchi di panico "Rafe ragiona, sei capace di controllarti" lo feci sedere sul divano mentre si stropicciava le mani in continuazione. "Jj per favore" lo bloccai mettendoli i palmi sul suo petto "non peggiorare la situazione, avanti so come sei fatto!" il suo sguardo parlava, era irritato anche per aver cercato di calmare l'altro ragazzo, era convinto che preferissi Rafe a lui.

"Jj" lo baciai dolcemente sulla guancia "per favore ascoltami" si gettò con le spalle al muro, guardando l'altro ragazzo con un sorriso di vittoria, mentre Cameron si stava innervosendo, chiunque lo avrebbe potuto notare, anche chi non lo conosceva.

Il suo viso si stava arrossando e gli occhi non guardavano un punto fisso, ma roteavano in giro per la stanza finché non si fermarono sui miei, mi guardava infastidito se si poteva usare quel termine, o forse dispiaciuto? Sta di fatto che per la prima volta non riuscivo a intendere cosa volesse farmi capire, ma lo ignorai e mi portai verso il camice verde, afferrandolo tra le mie mani.

Feci un sospiro e diedi le spalle ai due. Fui costretta a cambiarmi davanti di loro, quindi cominciai dai jeans corti che indossavo ancora dalla sera prima e sganciai il primo bottone, poi il secondo e infine abbassai la zip. Aspettai qualche secondo fino a quando non portai le mie mani ai lati dei miei pantaloni e cominciai ad abbassarli, abbassandomi sempre di più, fino a piegarmi del tutto e quindi avrebbero potuto osservare per bene, sentì un sussulto da parte di Jj, mentre Rafe rimase in silenzio per tutto il tempo.

Poi portai le mie dita verso il top e con un veloce gesto me lo levai; ero rimasta in intimo, tutto in nero e ricamato, davanti ai due ragazzi!
Mi voltai di scatto per afferrare il camice appoggiato sopra il letto e notai i loro sguardi. Il mio amico lo aveva distolto subito da me, mentre Rafe era rimasto a mangiarmi con i suoi stessi occhi, non era intenzionato a spostarli dal mio corpo.

Solo dopo essermi coperta mi limitai a dire qualcosa, anche se non sapevo che cosa perché la situazione era fin troppo imbarazzante. "Continuerete a non parlarvi come dei bambini?" esordì un po' infastidita dal comportamento di entrambi, visto che si stavano comportando proprio come due bambini. "Allora?" ribadì questa volta insistendo un po' di più, perché l'unica cosa di cui erano capaci era solamente guardarsi con due musi schifati.

"Jj avanti" lo afferrai per un braccio e lo trascinai verso l'altro ragazzo "sapete, siete abbastanza grandi per continuare questo litigio tra Pogues e Kooks?" cercai di farli ragionare ma senza risultati.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora