Capitolo 18

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Oggi è il grande giorno!

Ho molta ansia, ma penso sia normale.

Ieri con Kyle ci siamo allenati sia di mattina che di pomeriggio, poi abbiamo ordinato tutti la cena in camera e successivamente siamo andati a dormire presto per essere carichi oggi.

Diciamo che non è un vero e proprio torneo, anche se tutti lo chiamano in questo modo, perché nel Krav Maga non esistono competizioni o gare così come avviene per il karate, taekwondo e tanti altri, più che altro quella di oggi è una specie di esibizione o dimostrazione, anche se in ogni caso verranno assegnati dei premi.

"Sei pronta piccola peste?" Mi affianca Liam all'ingresso della suite.

"Sono agitata" dico mordicchiandomi le unghie.

"Rilassati" ridacchia. "Sarai al top" mi dà un colpetto sulla spalla.

Lo ringrazio sorridendogli.

"Dov'è Kyle?" Gli chiedo, ma non fa in tempo che una figura esce da una delle stanze.

"Già ti mancavo piccoletta?" Fa un ghigno schioccandomi subito dopo un bacio sulla fronte.

"Scusate" tossisce Liam per richiamare l'attenzione. "Ora dovete spiegare" indica me e Kyle.

Sicuramente ho le guance rossissime dall'imbarazzo, cerco con lo sguardo Kyle, ma lo trovo intento a sistemarsi la felpa, poco dopo rivolge la sua attenzione a suo fratello, gli sorride avviandosi verso la porta.

"Fratellino quante cose che non sai" apre la porta sogghignando.

Liam lo guarda male e io trattengo una risata.

"Sei irrecuperabile" dice Liam prendendo il mio borsone.

"Lascia faccio io" si avvicina Kyle prendendo il borsone tra le mani.

"Potevo benissimo portarlo io" ruota gli occhi il minore.

"Sento aria di testosterone" fa la sua entrata Sophie insieme a Josh che per poco non si strozza con l'acqua che sta bevendo.

"Tranquillo non mi riferisco a te Mr. Santo" dice Sophie rivolgendomi a mio fratello.

Lui la guarda storto.

"Va bene ragazzi direi che è il momento di andare prima che vi sbraniate a vicenda" trattengo una risata, anche se risulta un po' isterica dato il mio nervosismo.

"Tutto ok?" Mi affianca Kyle.

"Ho paura" ammetto.

"Non devi averne, sei bravissima, qualsiasi cosa accadrà io sarò lì a fare il tifo per te" mette un braccio attorno al mio collo.

"Grazie" mi sistemo timidamente un ciuffetto di capelli dietro l'orecchio. "Anch'io farò il tifo per te"

Mi avvicina di più a sé e mi bacia, un bacio pieno di passione, anche un po' di desiderio, come se volesse confermare le parole che ha appena detto, ed io sorrido come un ebete.

"Piccioncini muovetevi o faremo la muffa" si lamenta Sophie.

Io e Kyle ridacchiamo e ci avviamo tutti e cinque verso la macchina.

***
"Me l'aspettavo più grande" dice indignata Sophie.

"È una semplice palestra Sophie, è normale che sia piccola" le spiego.

Anche se diciamo è un po' più grande delle solite palestre. Sarà circa 15 metri, attaccati ai muri ci sono delle tribune, tranne in un muro, dove invece ci sono delle semplici panchine e un piccolo tavolino.

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