Capitolo 19

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Sono tutta sudata, ma con l'adrenalina a mille, forse ho un livido sul braccio ma non mi importa, voglio vincere, devo vincere, per Kyle, per i miei amici, per me e soprattutto per il signor Chen. Gli devo tutto, gli ho promesso che avrei vinto il mio primo torneo, e farò di tutto pur di aggiudicarmi il primo posto, sono pronta ad ogni cosa.

Michael con la sua stazza mi spaventa ma sono così determinata che quasi non ci penso chi ho davanti.

Continuiamo a darci pugni, calci, cerchiamo di buttarci per terra, ma niente, nessuno dei due molla, siamo dei tori inferociti, e non ci sappiamo più fermare perché entrambi vogliamo solo una cosa per essere appagati: la vittoria.

Mi dà un pugno all'altezza del viso, lo incasso pienamente, un dolore assurdo, ci è andato pesante, molto pesante, vedo dei piccoli puntini attorno all'occhio, giuro che se ci rimetto la vista per colpa sua lo massacro fino a farlo sanguinare.

A quel punto come un vero e proprio toro farebbe, mi dirigo verso di lui, con la mia testa sulla sua pancia e le mie braccia che cercano di afferrare le sue, con tutta la mia forza lo faccio indietreggiare fino a quando non perde l'equilibrio e cade, mi avvento su di lui come un animale, fanculo l'astuzia, ho perso la ragione ormai da quando ho messo piede sul ring circa 20 minuti fa. Sferro pugni inferocita e lui la maggior parte riesce a schivarli, ciò mi fa incazzare ancora di più, ad un tratto immagino Kyle che viene sparato alla spalla per colpa sua, il sangue che si riversa a terra, lui disteso a terra, privo di forze, è una scena straziante, e ciò non fa che scaturire in me soltanto ancora più adrenalina.

Ne ho troppa nel corpo, se continuo così sverrò.

Cerco di scaricarla su di lui, per un po' ci riesco, ma poi rimango quasi senza forze, a quel punto Michael capovolge la situazione. Mi butta per terra facendomi sbattere la testa.

Provo un dolore terribile, per quel millesimo di secondo che non assesta colpi, mi tocco la nuca e vedo un po' di sangue sulle dita, bastardo.

Mi dimeno come una pazza dandogli pugni e calci, fino a quando mi dà un pugno così forte da farmi sputare sangue, una quantità infinita di sangue, sento di aver appena ingoiato un dente, oh che schifo, se ci penso mi viene la nausea.

Ma l'adrenalina non mi permette di pensarci più tanto, adesso però ho un altro problema, il mio occhio che era stato colpito, da cui vedevo dei puntini neri è peggiorato, vedo quasi tutto nero, per fortuna il destro è ancora integro.

Mi dà un altro pugno e un altro ancora, mi fa tanto male la testa, non sono più padrona del mio corpo, lui è stanco ma il cervello no, nonostante il mal di testa lancinante, mi dà un pugno all'altezza del fianco sinistro, sento un crack. Per un attimo mi manca il respiro, sento un dolore propagarsi per tutta la gabbia toracica. Ho qualche costola rotta, ne sono sicura.

Con la poca forza che ho, non so come, riesco a invertire le posizioni, lo prendo a pugni, ho le nocche insanguinate, ma non me ne sta fregando nulla in questo momento, la gente seduta sulla tribuna grida, alcuni gridano il mio nome altri il suo.

Poco dopo mi dà un altro calcio, sento di nuovo crack. L'adrenalina non mi permette di poter sentire quel dolore lancinante che proverebbe una persona quando si frattura una costola, sento solo un pizzico che mi attraversa lo stomaco.

Poi mi dà una gomitata all'altezza della testa, sento dolore, non forte come dovrei sentirlo normalmente ma abbastanza.

In risposta gli do un pugno così ben assestato che lo faccio rimanere intontito per qualche secondo.

Sento il pubblico che grida il mio nome, ma è come se fossi lontana da loro, mi sento prendere da un braccio e l'uomo al megafono dice qualcosa o grida non lo so, sembrano tutti così lontani da me, mi tocco l'orecchio destro e vedo del sangue sulle dita, dopodiché buio totale.

MineWhere stories live. Discover now