Capitolo 21

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1° mese
È passata qualche settimana dalla prima volta che io, i miei genitori e miei fratelli siamo venuti in ospedale, ormai è diventata una routine, anche i miei allievi, nonché amici di Madison, vengono spesso a farle visita.

Ogni volta entro nella sua stanza ed inizio a parlarle, di qualsiasi cosa, della mia giornata se la passo a trovare di sera, oppure dei miei impegni giornalieri.

È orribile vederla così, in questo stato, inerme, sono abituato a vederla con quell'energia che solo lei potrebbe avere anche di prima mattina.

Mi chiedo come abbia scelto uno come me, così problematico, lei ha già i suoi problemi a cui pensare.

"Non pensarci nemmeno" dice Josh entrando nella stanza.

"A cosa?" Continuo a guardare Madison.

"A darti colpe o non sentirti all'altezza" si siede accanto a me.

"Invece sì, lei è troppo per me, io non la merito"

"Si invece, guardati, da quando è stata trasferita nell'ospedale di Miami sei venuto ogni mattina e ogni pomeriggio per vederla nonostante i tuoi impegni, se questo non è amore allora non voglio innamorarmi" sorride quando pronuncia l'ultima frase.

"Non scegli tu chi amare" lo guardo ricambiando il sorriso scuotendo di poco la testa.

Annuisce come per dirmi che la pensa allo stesso modo.

I minuti successivi trascorrono in silenzio, con i nostri pensieri a tormentarci.

***
"Cosa hai pensato di fare per il tuo compleanno?" Mi chiede Jen.

"Il mio compleanno?" Chiedo aggrottando le sopracciglia.

Poi sbarro gli occhi. Cazzo il mio compleanno!

Con la storia di Madison ho completamente dimenticato ogni singola cosa che non riguardasse lei, e sinceramente ormai non so più che giorno sia.

"Si fratellino, ti sei dimenticato anche quando fai gli anni?" Ridacchia.

"Certo che no" rido nervosamente. "Che giorno è oggi?"

"Il 6" afferma.

Il 6 novembre...

Mancano solo due giorni al mio compleanno.

Onestamente non ho nemmeno voglia di festeggiare.

Ma so che i miei fratelli mi darebbero il tormento perciò con mia sorella iniziamo a comprare tutti i preparativi.

2° mese
"Hai fatto colazione?" Chiede mia madre.

"Si mamma tranquilla" alzo gli occhi al cielo ridacchiando.

"Ok ci vediamo stasera" mi dà un bacio sulla guancia.

"A stasera"

Esco di casa e mi dirigo in palestra dove mi attende la mia lezione, stavolta collettiva dove ci saranno tutti.

Arrivo in palestra e mi cambio. Dopodiché entro nella stanza dove farò lezione.

"Allora ragazzi, iniziamo, ma prima vorrei dirvi una cosa, dato che Madison non può essere qui, ho chiamato Kimberly" spiego ai ragazzi.

Kimberly dopo qualche minuto entra e ci saluta, tutti sono entusiasti nel rivederla, dato che hanno avuto modo di conoscerla quando io sono mancato per due settimane.

Così passiamo circa due ore ad allenare i ragazzi.

"Allora come sta?" Chiede Kim una volta finita la lezione.

MineOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz