è il rischio di stare con me

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D:domani la porterà con una sedia a rotelle sono convinto.
M:vedrete vedrete.
A:zitto stupido.
A:dai 5 minuti e poi andiamo.
M:va bene.

Si mise di fianco a me e mi coprii con la coperta visto che avevo freddo.

M:condividi.
A:no è mia.
M:ah si.
A:si.

Mi guardò sorrise e iniziò a farmi il solletico.

A:smettila Theo mi fa male la panciaa.
M:e se invece non volessi smetterla.
A:non te la do per una settimana.
M:ok la smetto.
A:bravo bimbo.
M:stronza.

Lo baciai e poi appoggiai la testa sulla sua spalla. Mentre parlavo con pansy sentii la sua mano sulla coscia.

A:Theo c'è troppa gente.
M:se stai zitta non ti sentono;).

Arrivò alle mutandine infilò la mano dentro e con un colpo secco entrò con due dita.

A:oh merda.
R:cissy tutto ok?
M:si sta bene.
A:si-si tutto bene.
D:io non so che dire.

Infilò un terzo dito stavo impazzendo. Mi avvicinai al suo collo baciandolo,mi lasciai sfuggire un gemito.

A:Theo.
M:adesso basta.
A:noi andiamo in camera.

Guardai pansy e le feci l'occhiolino.

P:fate piano.
M:non prometto nulla.
A:andiamo dai.

Mi prese in braccio baciandomi,iniziando anche a palparmi il sedere.

A:domani mattina non riuscirò neanche ad alzarmi.
M:questo è il rischio di stare con me.

Arrivammo in camera chiuse a chiave la portà mi posò sul letto e ricominciò a baciarmi.

M:mi farai impazzire.
A:anche tu.

Mi tolse la maglia iniziando a baciarmi il seno attraverso il tessuto del reggiseno che piano piano tolse. È incredibile come mi faceva bagnare in così poco tempo.

A:cazzo.
M:neanche il minimo tocco.
A:non è colpa mia.

Scese fino ai pantaloncini che tolse e buttò sul pavimento. Iniziò a toccarmi. Ansimai,lui sentendomi tolse l'intimo e inizò a leccarmela.

A:oh cazzo.

Misi le mani fra i suoi riccioli perfetti e li tirai un po',buttai la testa indietro e inarcai la schiena. Cazzo se mi era mancato tutto questo lui mi era mancato.

A:Theo Theo sto per-

Si staccò prima che potessi dire altro.

A:sempre sul più bello ti fermi.
M:anche a me mancava tutto questo.
A:anche mentre scopiamo mi leggi la mente.
M:mia ti abituerai.

Ricominciò a baciarmi si tolse velocemente i pantaloni e insieme a loro vennero via anche i boxer. Lo guardai e glielo toccai,lui ghignò e mi penetrò. 

A:gesù mio-ah.
M:oh si.

Ringhiò lui iniziando a martellarmi più forte.

A:AHHH.
M:non urlare non ho messo nessun incantesimo ti sentiranno tutti.
A:chissene.
M:mi toccherà uccidere tutti quelli che sentiranno.
A:pazienza.

Andò sempre più veloce e io non ce la facevo più.

A:Theo.

Dissi arrivando al culmine.

M:non ti ho detto che potevi venire.
A:non che la facevo più theo.
M:però io non ho finito.
A:potrei risolvere.

Mi misi in ginocchio sul letto sputai sulla punta e iniziai a massaggiarlo. Lo sentii gemere così lo presi in bocca.

M:cazzo Arianna sei proprio una troia.

Mi staccai ghignai e lo guardai.

A:mh la tua troia.

Gli feci l'occhiolino e lo ripresi in bocca.

M:oddio si.

Disse venendo nella mia bocca.

M:ingoia.

Feci cenno di no con la testa,lui mi prese il collo e lo strinse.

M:ho detto ingoia.

Lo guardai negli occhi ingoiando il suo seme vedendolo ghignare.

M:ei piccola una domanda.
A:dimmi tutto.
M:ma come mai non vuoi dire a nessuno del tuo compleanno e perchè non vuoi festeggiarlo?
A:sono due domande ma comunque perchè il giorno del mio compleanno mi ricorda mia mamma e non posso festeggiare se penso a lei tutto il tempo.
M:da quanto non festeggi il compleanno?
A:5 anni circa...
M:così tanto non sei riuscita a superarla ancora?
A:no non è facile Theo.
M:mi spiace piccola.
A:ma magari quest'anno possiamo fare qualcosa.
M:sicura che vuoi?
A:si ma solo se prima facciamo un cosa.
M:tutto quello che vuoi.
A:vieni con me lunedì mattina andiamo da mia mamma ci andavo spesso prima di venire qui ma ora non più.
M:va bene vengo.
A:sai che conoscerai mia zia e il mio migliore amico?
M:quello del bar?

Disse scocciato.

A:si e prima che tu possa dire qualcosa siamo amici da quando eravamo piccoli ok.
M:si ma non mi convince quel ragazzo.
A:ti piacerà dai.
M:si ma se fa qualcosa che non mi va bene finisce in ospedale.
A:ma smettila,comunque scrivo a mia zia per avvertirla.

Mi misi un pigiamino che ero sicura lo avrebbe fatto eccitare.

Mi misi un pigiamino che ero sicura lo avrebbe fatto eccitare

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M:cazzo arianna non puoi fare così però.
A:su via è solo un pigiama piccolo.
M:si ma si vede tutto mia.
A:tanto siamo soli.

Gli feci l'occhiolino e mi sedetti alla scrivania iniziando a scrivere la lettera.
《Ei zietta visto che lunedì è il mio compleanno ho deciso di venire a trovare te e la mamma e se non è un problema porterò anche un'ospite che sarei felice di presentarti. Fammi sapere se possiamo andare da mamma,ti voglio bene.

A:ok ho finito la lettera ora gliela mando.
M:come gliela mandi?
A:eh non lo so.
M:dammi qua.

La prese in mano e la fece sparire lasciando un fumo verde intorno.

A:come-cosa hai fatto?
M:dovrebbe esserle arrivata la lettera.
A:come farei senza di te.
M:saresti persa piccola.
A:esagerato me la caverei bene.
M:ah si così mi offendi però.
A:no cucciolo io scherzo.

Mi sdraiai con la testa appoggiata al suo petto,mi diede un bacio sulla testa e mi addormentai.

An intertwined story.                            -MATTHEO RIDDLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora