An intertwined story. -MATTHEO RIDDLE

ricciolino

M:so che non sei pronta per tornare con me e capisco ma non smetterò mai di romperti i coglioni,finchè non torneremo insieme sarò così ti avviso.
A:starò pronta. Ma un'ultima domanda l'anello non interessa a tuo padre?
M:era di mia madre a lui non fregava niente di lei,non sa neanche dell'esistenza di questo anello probabilmente.
A:sei davvero convinto di volerlo dare a me?
M:è quello che avrebbe voluto mia madre. E io ne sono convinto sei la persona perfetta.
A:se ti va puoi raccontarmi di tua madre,hai sempre ascoltato me quando ti parlavo della mia e non mi sono mai preoccupata di chiederti della tua.
M:come ti ho già detto è morta quando ero piccolo quindi non me la ricordo perfettamente però ho qualche foto se vuoi te la faccio vedere.
A:volentieri.
M:sai ha frequentato anche lei hogwarts è solo per questo che sono venuto qui.
A:come si chiamava?
M:laylah ma la chiamavano anche in un'altro modo.
A:l'altro modo qual è?
M:lilith.
A:sono nomi particolari.
M:sono di origine ebraica e da quello che so lilith deriva da laylah per questo la chiamavano così.
A:c'è un significato dietro questi nomi?
M:so che mia nonna ha dato questo nome perchè aveva un'amica di origine ebrea a cui era molto legata che però è stata uccisa quindi decise di chiamare mia mamma così. Invece in senso letterale laylah significa notte credo invece lilith non so sinceramente il significato. So che lilith è il nome di un demone.
A:wow tua nonna doveva avere proprio un bel rapporto con quella persona.
M:già,ora vieni se vuoi ti faccio vedere dei trofei che ha vinto mia mamma qui a scuola.
A:andiamo.

Uscimmo dalla vasca e ci vestimmo. Mi portò in un corridoio dove c'erano vari scaffali con vari trofei. Vidi il nome della mamma di harry e molti altri maghi che conoscevo. Mattheo mi indicò un trofeo.

M:eccone uno.
A:allora ne ho visti altri di trofei con il suo nome era una maga davvero eccellente e soprattutto intelligente.
M:peccato che non abbia usato le sue potenzialità per scappare da mio padre.
A:l'ha uccisa lui vero?
M:si perchè pensava che lo stesse tradendo,lei smentì ma mio padre non le credette.
A:ei ne parliamo magari un'altra volta non pensarci ok.
M:tranquilla sto bene,vieni ti faccio vedere delle foto sue.

Mi portò in camera sua,mi sedetti sul suo letto e lui tirò fuori una scatola che aprì.

M:qui tengo tutte le sue cose.
A:ci tenevi molto a tua madre.
M:la prima donna che ho amato con tutto me stesso.
A:perchè ce ne sono altre.
M:solo una.

Mi guardò e capii che si stava riferendo a me.

M:tieni questa è una sua foto.

Mi porse una foto,era una donna davvero bellissima.

A:è davvero molto bella,ora capisco da chi hai preso.

Mi sorrise e ricambiai.

A:le cicatrici che hai sul petto sono state fatte da tuo padre vero.
M:possiamo non parlarne.
A:te le ha fatte lui?
M:si.
A:perchè?
M:ha problemi a gestire la rabbia.
A:non giustifica le cose che ti fa. È incazzato e allora ti uccide ma che cazzo di ragionamenti.
M:è fatto così ci convivo ormai da 17 anni sono abituato.
A:arriverà il giorno in cui esagererà mattheo. A tom fa le stesse cose?
M:si,se la prende con noi per qualsiasi cosa.
A:e voi state lì a subire.
M:abbiamo provato a ribellarci ma con scarsi risultati.
A:non lo vorreste morto?
M:si vorrei ucciderlo io stesso per quello che ha fatto a mia madre ma per ora non posso fare niente,aspetterò quando sarà più debole.
A:in che senso.
M:ti dirò tutto ma non ora.
A:scusa ma sono stanca vado in stanza.
M:dormi con me.
A:vado a prendere il pigiama.
M:dormiamo da te allora.
A:va bene andiamo.

Uscimmo dalla stanza e mise un braccio sulle mie spalle avvicinandomi a lui. Passammo per la sala comune dove pansy mi chiamò subito.

P:dove andate.
A:a dormire.
P:si certo a dormire.
A:sono seria stupida. Domani ti racconto tutto,mi ha spiegato dell'anello.
P:vai a riposarti allora.