Capitolo 1

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14 settembre ore 06:30

All'improvviso suonò una sveglia che accompagnata alle urla di mia madre mi incitò ad alzarmi dal letto. Ero veramente stanca, però mi ricordai che quel giorno sarei potuta finalmente ritornare ad Hogwarts così mi vestii velocemente per poi fiondarmi in cucina a fare colazione. Mi sembrava come se non mangiassi da giorni, e mentre annuivo a tutte le raccomandazioni che mi ripeteva mia madre non prestando la minima attenzione, addentavo un cornetto pieno di cioccolata.
Erano le 08:40 così mi avviai verso la stazione di King's Cross, ed una volta lì attraversai il muro per arrivare al binario 9 3/4. Ero invasa da pensieri, non vedevo l'ora di arrivare al castello, ero stufa delle giornate monotone che ho passato quest'estate. Non dico che non mi piacciano le vacanze estive, anzi, ma se mi chiedessero di scegliere tra passare un'intera vacanza a casa con i miei o rimanere ad Hogwarts, sceglierei la seconda opzione.
Con ancora la testa fra le nuvole una voce mi chiamò ricevendo la mia totale attenzione. "Y/nnn!!". Mi voltai e vidi che era Hermione, così le sono corsa incontro per abbracciarla. "Mi sei mancata tanto amore!" mi sussurrò mentre eravamo ancora abbracciate. "Anche tu, tantissimo" le risposi per poi staccarci. "Pensavo ti fossi già incontrata con Harry e Ron" le dissi. "Infatti è così-" e fu interrotta da le urla di quei due mentre correvano nella nostra direzione. "Ciao ragazzi,mi siete mancati!" dissi mentre venivano ad abbracciarmi. "Anche tuu" mi risposero insieme. "Come sono andate le vostre vacanze?" chiese Hermione. "Non mi lamento. voi invece? Ho saputo che avete passato l'estate insieme" domandai a mia volta. "È stato bellissimo, ci siamo divertiti molto, ma avremmo voluto che ci fossi anche tu con noi..." mi rispose Ron e io gli sorrisi.
Dopo poco arrivò il treno e ci sedemmo tutti e quattro nella stessa cabina. Il viaggio non fu tanto movimentato poiché per ammazzare il tempo parlammo del più e del meno mangiando delle cioccorane. Una volta arrivati all'entrata del castello, io e il golden trio ci salutammo per andare nelle nostre camere, ma ci saremmo rincontrati in sala grande.
Prima di salire le scale per i dormitori femminili, fui fermata da una matricola molto carina di cui non conoscevo nemmeno il nome che mi diede la notizia più bella del giorno, finalmente non avrei dovuto più condividere la mia stanza con quella stronza di Pansy, o come la chiamo io, faccia da carlino. Non mi è mai stata simpatica Pansy, si è sempre sentita superiore a le altre persone, e non vedevo l'ora di avere la stanza tutta per me. Ringraziai la ragazza e mi avviai verso la mia stanza; dopo aver aperto la porta della mia camera, sussurrai "CASA DOLCE CASA..." per poi fiondarmi sul letto, ma dopo nemmeno 5 minuti mi dovetti alzare per disfare il mio baule, e mi sarei dovuta anche sbrigare poiché a dopo poco sarebbe iniziato il noiosissimo discorso che Silente fa ogni anno.
Ero in ritardo, così corsi fino alla sala grande, e fortunatamente il preside ancora non c'era così mi sedetti al tavolo serpeverde accanto a Blaise. Approfittai del fatto che alcuni professori ancora non c'erano per abbracciarlo e parlarci un po'. Fummo in seguito tutti zittiti dalla voce di Silente che rimbombava per la stanza. Dopo il discorso di inizio anno,ci fu  lo smistamento che fortunatamente finì in fretta. Salutai Blaise e il golden trio per poi arrivare in camera. La fortuna però oggi non era dalla mia parte, infatti davanti alla porta della mia camera vidi Draco, e altri ragazzi appartenenti alla mia stessa casa. Ma c'era uno che attirava particolarmente la mia attenzione, un ragazzo alto, con capelli ricci castani come i suoi occhi, non lo conoscevo ma evidentemente era meglio così; Draco spezzò il silenzio dicendomi "Ma guarda chi abbiamo qui, la piccola Black" disse sorridendo. "Non ne sarei sorpreso Malfoy, questa è camera mia" gli risposi e senza nemmeno farmi finire la frase, uscì dalla mia camera faccia da carlino con il suo baule, che mi urlò contro come sempre. "Dai ragazzi andiamo abbiamo di meglio da fare che stare con questa stronza" disse Pansy con aria di sfida. "Dai amore non rompere le palle e torna a sbavare dietro qualche ragazzo pregando di essere fottuta come una troia" sorrisi falsamente e notai che tutto il suo gruppetto mi guardava sorridendo compreso il ricciolino a cui spuntò un ghigno sul viso, ma poco mi importava così entrai in camera mia sbattendo la porta.
Erano quasi le 21:00 ed ero stanca, così decisi di saltare la cena e mi buttai sul letto, addormentandomi in fretta.

Spazio autrice
eii scusate se questo capitolo è un po' noioso, però vi prometto che i prossimi capitoli saranno più movimentati...se vi va lasciate una stellina <33

one love,two mouths//mattheo riddleWhere stories live. Discover now