Capitolo 14

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Mi svegliai con la testa che mi scoppiava e lo stomaco sottosopra. Non mi sentivo tanto bene, così decisi di saltare alle lezioni mattutine, avevo bisogno di un po' di tempo per me stessa dopo la movimentata serata di ieri. "ei pans" le dissi a voce bassa, "oi dimmi amo" mi chiese, "non mi sento bene, non penso di venire a lezione, potresti avvisare i professori?" le domandai e lei annuii. Mi lasciò un delicato bacio sulla fronte per poi salutarmi ed uscire da camera nostra.
Nonostante fossi distrutta, di dormire proprio non mi va, così mi alzai con la testa che mi girava e arrivai in bagno per poi farmi una doccia restaurante. Avevo bisogno di sentire l'acqua calda che scacciava via i miei pensieri.
Una volta uscita decisi di prendere dei farmaci dal mio cassetto che dovrebbero farmi passare il mal di testa e dopo poco mi sentii miracolosamente meglio così uscii da camera mia e decisi di andare sulla torre di astronomia. Si, quella torre ha un gran valore per me, è vero che lí ho assistito ad una scena orripilante, ma ho vissuto molti altri momenti meravigliosi che sono rimasti impressi nel mio cuoricino.
Arrivai lí, ma qualcuno mi aveva preceduto, c'era lui. Non volevo litigare nuovamente così cercai di andarmene ma era troppo tardi. "rimani" mi chiese, "non voglio litigare mattheo" gli risposi brusca, "non dobbiamo per forza litigare y/n, io voglio solo parlare" mi chiese nuovamente. Decisi di rimanere, in fondo non avevo nulla da fare. "allora parla dai" sputai acida.
"io non avrei mai voltuto ferirti y/n, credimi, vederti con hardin mi ha fatto credere che tu ti fossi stancata di me, che tu non fossi veramente innamorata di me e non volevo far vedere agli altri che ci stavo male. quella troia corvonero per me non significa nulla, io amo te y/n, te solamente, non potresti  mai metterti a confronto con tutte le mie ex, tu mi hai rubato il cuore e io te l'ho lasciato fare perché sono pazzo di te. ora puoi anche odiarmi, ma volevo solo che tu sapessi la verità, sai quanto sia difficile per me esprimermi a parole, io preferisco i fatti..." dopo aver finito mi prese per i fianchi e mi bació, ci sono cascata nuovamente, ma la verità è che io non riesciuscirei ad odiarlo, io ho bisogno di lui, io lo amo e non c'è la farei mai a stargli lontano.
"mattheo tra me e hardin non c'è niente, io amo te cazzo, te l'ho sempre ripetuto e mai smetterò di farlo, ma credimi che se mi spezzerai il cuore un'altra volta non ci penserò due volte prima di chiudere definitivamente con te" gli dissi. Dopo quelle mie parole mi sorrise, amavo il suo sorriso, mi donava un senso di calore al cuore, mi afferrò dai fianchi ed eliminò la distanza tra i nostri volti, mi erano mancate così tanto le sue labbra. Il bacio si intensificò sempre di più, si trasformò in un limone, le sue mani mi carezzarono i fianchi fino ad arrivare al mio fondoschiena, mi afferró dalle cosce e io avvolsi le gambe attorno al suo busto. Continuò a baciarmi fino a quando non scese lentamente fino al mio collo succhiando una determinata parte di esso, ansimai leggermente per il piacere. "theo dai basta che poi mi rimane il segno" gli dissi, "meglio, marchio il territorio" mi disse sorridendo per poi tornare a lasciare umidi baci su tutto il mio collo.
Era ora di pranzo così entrammo nuovamente nella sala grande mano nella mano, era come un deja-vu ma questa volta mi sentivo pronta ad ignorare tutte le parole che avrebbero detto su di noi. "quindi? tutto risolto?" mi domandò hardin preoccupato e io gli annui con un dolce sorriso sul viso. "menomale, ma riddle giuro che se la fai soffrire un'altra volta non ci penserò due volte prima di spaccarti la faccia" disse hardin, "o magari te la spaccherò io la faccia se ti avvicinerai a lei o oserai toccarla" gli rispose mattheo con aria di sfida, "dai ragazzi smettetela sennò spacco la faccia a tutti e due" si intromise draco. Iniziai a mangiare fino a quando silente zittii tutti quanti.
"miei cari allievi, sono lieto di annunciarvi che ad hogwarts sono arrivati due nuovi alunni, diamo un caloroso benvenuto a tom e delphini riddle" disse silente con la sua solita voce pacata. "oh cazzo" sospirò mattheo, io lo guardai confusa. mattheo aveva dei fratelli e non me l'ha detto? "giuro che dopo ti spiego tutto" mi disse guardandomi negli occhi.
In sala grande entrarono due figure, un ragazzo molto alto con dei capelli castani leggermente ondulati verso la fine e dei vuoti occhi scuri e una ragazza minuta, con dei bellissimi ricci castani e degli occhi del medesimo colore.
Furono entrambi smistati e ovviamente finirono in serpeverde.

one love,two mouths//mattheo riddleWhere stories live. Discover now