Capitolo 25

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I miei occhi pizzicavano per colpa della luce che proveniva dalla mia finestra, la prima cosa che feci fu guardare l'orario e avevo dormito veramente tanto così indossai in fretta la divisa e non mi truccai nemmeno. Raccolsi i miei libri e mi avviai verso la sala grande.
Mi sedetti accanto a blaise, e nonostante mi mancasse, provavo un vuoto dentro nel vedere che di fianco a me non c'era più mattheo, ma era con altre ragazze a ridere e scherzare proprio come faceva con me. Avevo un espressione spenta, i miei occhi chiari non brillavano più come una volta e chiedevano solo un po' d'aiuto. Andai a lezione e cercai di seguire il meglio possibile ma la mia attenzione finiva sempre su mattheo che continuava a stuzzicare astoria che era seduta accanto a lui. Perché mi faceva questo effetto? L'ho lasciato io e magari sarà stata anche una decisone di merda, ma lui non capisce che l'ho fatto per il suo bene, non capisce che l'ho fatto perché sono perdutamente innamorata di lui, ma evidentemente gli è stato facile rimpiazzarmi.
Dopo le lezioni saltai il pranzo, negli ultimi giorni avevo lo stomaco chiuso e non mi andava di mangiare, preferì piuttosto andare al lago nero. Mi sedetti sulla riva e iniziai a giocare con dei sassolini che si trovavano difronte a me mentre mille ricordi raffioravano nella mia mente e dagli occhi iniziarono a cadere lacrime salate che non riuscì a controllare. "ei y/n che ci fai qui?" mi domando una voce preoccupata, senza nemmeno voltarmi per capire chi fosse la persona che mi aveva parlato continuai a fissare il vuoto mentre mille immagini tra me e mattheo scorrevano veloci davanti ai miei occhi.
La persona si sedette accanto a me e avrei potuto riconoscere ovunque quella pelle pallida ricoperta da inchiostro e i suoi capelli corvini in contrasto con quei suoi occhi chiari, era hardin. "oi principessa perchè piangi?" mi domandò, ma io mi limitai a guardarlo negli occhi, dalla mia bocca non usciva nient'altro che singhiozzi dovuti al mio respiro irregolare, nonostante ciò lui riuscì a comprendermi. "dai vieni qui" continuò allargando le braccia in cui mi fiondai, gli abbracci tra me e hardin erano così veri e calorosi, sapevo che non avevano secondi fini se non quello di strapparmi un sorriso. Rimanemmo diversi minuti abbracciati e pian piano le lacrime smisero di fuoriuscire dai miei occhi arrossati. "sai che ti dico? fanculo tutti. smettila di soffrire per una persona che evidentemente non tiene a te quanto tu tenga a lui. ora pensa a te stessa, alla tua felicità, e basta." spezzò il silenzio, ma ancora una volta, come tutti, non riuscì a capire che quello che mi legava a mattheo era un sentimento ancora più grande dell'amore, della passione e del dolore. "hai mai volato?" mi domandò, era alquanto insolita come domanda e io gli risposi scuotendo la testa lui bisbigliò "accio" per poi ritrovarsi tra le mani una scopa. Ci si sedette sopra e fece spazio anche per me. "tieniti forte" disse accennando un sorriso che contagiò anche me. Improvvisamente spiccammo il volo e vidi tutta hogwarts ma dall'alto. Sfiorammo il lago nero a pochi centimetri da esso e mentre hardin continuava ad esplorare il luogo avvolsi le mie braccia attorno alla sua vita e poggiai la testa sulla sua schiena. Volevo un bene immenso ad hardin, sapevo che era mio amico esclusivamente per la persona che sono, e che l'unica cosa che gli importava davvero era la mia felicità. Da quando è arrivato ad hogwarts abbiamo legato, ma in particolar modo nell'ultimo periodo, ci vogliamo davvero tanto bene. Dopo aver fatto il nostro giro tornammo al lago nero e ne approfittammo per vedere il tramonto, nel mente dalla mia bocca fuoriuscí una parola "grazie..." e subito dopo tante altre parole "grazie di tutto hardin, grazie per aiutarmi quando sono a pezzi, grazie per tirarmi su di morale quando nessuno è in grado di farlo, grazie per farmi smettere di pensare ai miei problemi almeno per un po'. ti voglio bene" lui mi guardò sorridendo "non c'è di che y/n, sai di poter contare su di me, ti voglio bene anch'io" mi disse per poi abbracciarmi un ulteriore volta. Lo salutai e dopo diversi giorni finalmente la fame tornò, perciò andai in sala grande per cenare.
La cena fu alquanto tranquilla, per questo dopo aver cenato mi recai in camera per svolgere i compiti che non ho potuto svolgere questo pomeriggio. Cercai di finire il più presto possibile, i miei occhi si stavano quasi chiudendo da soli, è strano il fatto che nonostante non stia facendo niente sono esausta.

pansy's pov:

Erano circa le 2:00, avevo passato tutta la sera in sala comune assieme agli altri, ma una cosa che ho notato è che y/n e mattheo erano così distcatti, ho l'impressione che si siano lasciati, ma una cosa che mi fece riflettere è che y/n non ne ha parlato con nessuno, nemmeno con me.
Avevo paura di aver perso la sua fiducia, avevo paura che mi avesse sostituita con qualcun'altro, prima ci dicevamo tutto e ora ammalapena ci salutiamo.
Ero abbastanza stanca così salutai tutti e tornai in camera ma una volta aperta la porta vidi y/n dormire sopra i libri, si sarà sicuramente addormentata mentre studiava. Riuscì a farla aggrappare a me e mentre ancora dormiva la posai sul suo letto rimboccandole le coperte, le diedi un bacio in fronte sussurrandole un "ti voglio bene" che non credo abbia sentito. Mi cambiai velocemente, mi struccai e mi lavai i denti, subito dopo spensi la luce e mi abbandonai al sonno.

spazio autrice:
eii, come state? spero bene ovviamente. mi vorrei inanzitutto scusare per il capitolo troppo corto, ma cercherò di farne un prossimo più lungo. secondo voi durerà molto la situazione fra y/n e mattheo? e sopratutto tornerannò come prima? vi voglio nuovamente ringraziare per le letture, se vi va lasciate una stellina, love y'all <33

one love,two mouths//mattheo riddleWhere stories live. Discover now