Capitolo 18

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il giorno seguente

Mi svegliai con un mal di testa incredibile, sembrava che mi stessero martellando le tempie, e come se non bastasse dopo la scopata con mattheo lui non mi rivolge più la parola.
Ma posso capire che problemi ha quel ragazzo? Non fa altro che illudermi, e io non faccio altro che autodistruggemi con le mie mille paranoie.
Decisi di andargli a parlare, non mi sarei di certo fatta trattare come una delle sue mille troiette.
Nonostante non mi reggessi nemmeno in piedi, mi vestii e mi preparai in fretta per poi recarmi in camera sua.
Bussai alla porta, ma nessuno mi rispose, così la aprii direttamente, ma quella porta sarebbe stato meglio se fosse rimasta chiusa.
Lo vidi scopare con una ragazza nello stesso modo con cui l'ha fatto con me, io mi fidavo di lui, ed ecco come si finisce quando ci si fida delle persone, in lacrime.
Il mio cuore fece "crack", per la seconda volta, non riuscivo a sopportarlo. Ero distrutta, ma in quel momento avrei voluto allo stesso tempo spaccare tutto. Non riuscii a far fuoriuscire alcuna parola dalla mia bocca, la mia espressione parlava da sè, così uscii sbattendo la porta. Le lacrime mi percorrevano il viso nella stessa velocità con cui mi stavo recando in bagno, ma qualcuno mi fermò, afferrandomi dal polso.
"y/n che hai? perchè cazzo piangi così?" mi urlò tom, ero in condizioni pietose, il mascara era tutto colato, avevo la faccia rossa per tutte le lacrime che continuavano ad uscire dai miei occhi ormai arrossati anche loro e il mio repsiro era più affannato che mai.
"mattheo, l'ha fatto di nuovo" dissi piangendo a singhiozzi, "fatto cosa y/n, cosa?" mi domandò tom, "mi ha tradita..." gli risposi io continuando a versare lacrime. Lui mi abbracciò e mi disse delle parole talmente vere che mi rimasero impresse nel cuore. "piccina non devi versare lacrime per uno come lui, nessuno merita di farti piangere, tu sei preziosa, sei una ragazza fantastica che lui non sa apprezzare" a quelle parole mi spuntò un piccolo sorriso sul volto. "ora se non ti dispiace vado a picchiare mio fratello" disse tom per poi avviarsi in camera di mattheo con i pugni serrati, avevo combinato un casino.

tom's pov:

Arrivai difronte camera sua, mi si stava ribollendo il sangue nelle vene, come cazzo si è permesso di farle una cosa del genere? Per la seconda volta tralaltro.
Spalancai la porta e lo vidi rivestirsi con una ragazza mezza nuda ancora sul letto.
"che cazzo vuoi?" mi disse, io non gli risposi, preferii passare agli atti così gli sferrai un pugno diritto in faccia e pugno dopo pugno si ritrovò a terra. "sei una testa di cazzo, la vedi come l'hai ridotta?" gli urlai con aggressività, "tom ma tu che cazzo ne sai" mi rispose, "io so quello che vedo e ho visto lei in lacrime con il cuore spezzato per un coglione come te" dopo quelle mie parole mattheo mi sferrò un pugno sul naso e continuammo a picchiarci fino a quando una sottile voce esausta disse "CAZZO BASTA, SMETTETELA VI PREGO" era y/n. Io subito mi allontanai da mattheo, lui la guardò, lei era mal ridotta e sapere che era colpa di mio fratello mi faceva inbestialire.

y/n's pov:

"y/n..." sussurrò mattheo, io volevo rispondergli, volevo sfogarmi, volevo liberarmi di un peso, ma ero stremata e le mie forze non avrebbero retto a lungo. Dalla mia bocca fuoriuscirono solo dei sospiri prima che tutto si fece buio e il mio corpo ormai stanco di tutto cadde sul pavimento provocando un suono che rimbombò per la stanza.
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Aprii lentamente gli occhi e non riconobbi il luogo in cui mi trovavo.
"y/n..." una voce roca mi chiamò, mi voltai e vidi mattheo, "come stai?" mi domandò, "bene, ma perché sei qui?" gli domandai a mia volta rendendomi conto di essere in infermeria. "y/n, dopo quella litigata con tom sei svenuta e ti ho portato qui, madama chips ha detto che tra poco potrai uscire, ma io non volevo lasciarti sola" mi rispose abbassando il viso.
"y/n, riguardo a quello che hai visto..." mi disse ma io lo fermai subito, "mattheo ora non me la sento di parlarne, ora vorrei stare da sola" lui annuii e lasciò l'infermeria con una faccia delusa. Mi dispiaceva vederlo così, ma quando io ero a pezzi a lui non è importato nulla e in questo momento non avevo le forze di litigare nuovamente con lui.

due giorni dopo

Dopo vari controlli in infermeria da madama chips finalmente mi sentii meglio, non mangiavo da giorni e madama chips ha detto che il mio calo di forze era dovuto anche a quello.
Mi sentivo finalmente pronta per affrontare mattheo e non vedevo l'ora di parlargli.
Arrivai in sala comune e tutti mi saltarono addosso per abbracciarmi. "ci sei mancata tantissimo t/n" disse draco, "quiindi vi va un party per festeggiare il ritorno di y/n?" continuò ghignando. "per me è ok, ma ora ho da fare, facciamo un'altro giorno?" domandai e tutti annuirono. Gli risposi in quel modo perché sapevo che se ne sarebbero dimenticati e io non ero in vena di feste.
Mi dirisi in camera di mattheo e bussai, lui venne ad aprire la porta guardandomi dalla testa ai piedi. "dobbiamo parlare." sputai acida, "ah si entra pure" mi disse. "io necessito una spiegazione." sibilai e lui annuii. "y/n credimi se ti dico che ti amo, sei l'unica ragazza che io abbia mai amato in vita mia, mi hai riempito il cuore di felicità e io questo non lo dimenticherò mai, ma proprio perché ti amo non voglio farti soffrire, non voglio rovinarti. sono un mostro y/n, sono tale e quale a mio padre, abbiamo stesso sangue è inevitabile. tu vedi sempre e solo il buono delle persone, ma dentro di me non c'è nulla di buono.
sono come una rosa senza petali, piena di spine e tu hai provato a cogliermi ma non hai fatto altro che pungerti. ho tentato in tutti i modi di dimenticarti, ma non è servito a niente, non riesco a starti lontano y/n, mi crei dipendenza." disse con un tono distrutto, notai che una lacrima gli rigò il volto ma subito se la asciugò cercando di non farmela vedere.
"mattheo io ti amo davvero tanto, è grazie a te se ho capito il significato della parola amore, ma tu mi hai frantumato il cuore, per la seconda volta. nonostante tutto io continuo a perdonarti, è più forte di me, non riesco a fare a meno di te. mi rendevi felice anche con un semplice sorriso, e sarò pronta a pungermi tutte le volte che vuoi se significherà che i tuoi petali ricresceranno e potremmo essere felici senza pungerci mai più" affermai tutto ad un fiato. Lui mi prese per le guance e mi avvicinò a lui, mi baciò e sembrò che i miei problemi fossero scomparsi, mi dava un senso di calore al cuore, mi sentivo a casa quando ero con lui e la felicità che mi provocava non riuscivo a provarla con nessun'altro.

spazio autrice:
eii come state? mi scuso se questo capitolo è un po' più corto e noioso rispetto a gli altri, ma sono a corto di idee, spero che i prossimi capitoli siano molto più interessanti. in ogni caso spero che la storia vi stia piacendo, se vi va lasciate una stellina, byee <33

one love,two mouths//mattheo riddleWhere stories live. Discover now