Capitolo 13

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Un raggio di sole che filtrava dalla finestra mi fece aprire gli occhi, erano le 6:00, era molto presto, ma avevo bisogno di una doccia restaurante quindi decisi di alzarmi comunque.
Presi la mia divisa scolastica e l'intimo e lo portai in bagno, mi fiondai subito in doccia e aprii l'acqua bollente. Amavo l'acqua calda, quando mi faccio la doccia desideravo rimanerci per tutta l'eternità, ma sfortunatamente non potevo. Mi lavai velocemente con uno shampo alla vaniglia e il mio solito bagnoschiuma al cocco. Uscii dalla doccia e mi cambiai, mi asciugai i capelli per poi piastrarmeli. Mi truccai solo con un po' di gloss ma abbondai un po' con il mascara, dai chi non ama il mascara? io no di certo. Il mascara mi alza sempre un sacco l'autostima, lo amo.
Uscii dal bagno e pansy esclamò "cristo c'è l'hai fatta mi stavo pisciando addosso".
Amavo pansy, letteralmente, qualsiasi parola uscisse dalla sua bocca era una perla.
Preparai i libri che avrei dovuto portare a lezione e avvisai pansy che stavo già uscendo poiché volevo vedermi con mattheo.
Andai verso i dormitori maschili, bussai alla porta di mattheo ma nessuno rispose così aprii la porta e come al solito trovai lui dormire beatamente.
Era bellissimo, sembrava un angioletto mentre dormiva, ma il mio lato da stronza l'ha ignorato e gli ha lanciato un cuscino dritto in faccia.
"ma che cazzo" disse infuriato, "buongiorno raggio di sole" gli risposi con un sorriso ironico in volto, "vaffanculo y/n" mi disse nuovamente per poi buttarsi nel letto. "vabbè se proprio non vuoi alzarti allora mi toccherà conoscere il nuovo arrivato da sol-" e senza nemmeno finire la frase lui si alzò subito in piedi, "te l'hanno mai detto che sei una stronza?" mi domandò sarcasticamente. "si e modestamente lo so" gli risposi per poi lasciargli un rapido bacio a stampo. "muoviti dai" gli dissi, lui annuii ed entrò in bagno con la divisa.
Dopo nemmeno 10 minuti lui uscii dal bagno già pronto, era veramente perfetto, in più quando camminava lasciava una scia immensa del suo profumo che mi intasava le narici. "andiamo?" mi chiese ghignando, "mi devi insegnare ad essere così veloce nel prepararmi" gli chiesi, "eheheh un mago non rivela mai i suoi segreti" mi rispose ridendo.
Arrivammo in sala grande e ci sedettimo come sempre nel tavolo serpeverde e come sempre motivo di fame perciò subito inziai a mangiare.
"attenzione prego" la voce di silente fece ammutolire tutta la stanza "cari allievi, oggi siamo ben lieti di ospitare un nuovo alunno qui da noi alla scuola di magia e stregoneria di hogwarts! diamo il benvenuto ad Hardin Scott"
continuò silente, e subito dopo entrò un ragazzo alto, con la pelle pallida ricoperta di tatuaggi, degli occhi di un azzurro freddo e dei capelli corvini. Non era affatto male, ma io amavo solo e soltanto mattheo. Il ragazzo si sedette sullo sgabello di legno e la mcgrannit gli posò sul capo il cappello parlante che sibilò "mhh, astuzia, testardaggine, caparbietà e furbizia...sicuramente SERPEVERDE!"
Molte galline della nostra casa iniziarono ad esultare manco fosse l'unico ragazzo sulla faccia della terra. Lui arrivò al nostro tavolo e mi si sedette difronte. Si presentò a tutti fino ad arrivare a me, mi allungò la mano e mi disse "piacere hardin" mi guardò con quei suoi occhi chiari e io gli risposi "piacere y/n". lui mi lasciò la mano ma continuò a fissarmi, io invece guardai mattheo che aveva uno sguardo assassino sul volto. "amore andiamo a lezione?" mi disse mattheo evidenziando la prima parola, sapevo che lo stesse facendo solo perché era geloso di hardin, ma la cosa mi piaceva così gliel'ho lasciato fare. Salutammo i nostri amici e mentre andavamo verso la nostra aula mi prese per mano, sapeva benissimo che hardin ci stava guardando e fece un sorriso soddisfatto. "sei seriamente geloso di hardin?" gli domandai, "y/n io sono geloso di qualsiasi essere vivente provi anche solo a rivolgerti la parola" mi rispose, "vabbè almeno lo ammetti" gli risposi a mia volta, "perché vuoi forse dire che tu non sei gelosa?" mi domandò ghignando, "esatto" non ci credevo nemmeno io, io sono gelosa pure dei muri. "quindi non ti da fastidio se mi siedo accanto ad astoria a lezione?" mi chiese con aria di sfida, "ma no fa pure" gli risposi. Ma certo che mi dava fastidio, io però non potevo lasciarlo vincere, il mio orgoglio è più grande di me.
Nel mentre l'aula si riempii e io per ripicca decisi di sedermi accanto ad hardin. "ci si rivede" mi dice il ragazzo, "eh già" gli dissi a mia volta fregandomene altamente. "scusa e il tuo ragazzo?" mi domandò, "credimi desideri non saperlo" gli risposi sorridendo ironicamente.
Passammo tutta la lezione a ridere e scherzare, e più di una volta siamo stati ripresi dai professori che fortunatamente non ci hanno sbattuti fuori, devo ammettere che è veramente simpatico. Sapevo che sarebbe successo un casino con mattheo, ma alla fine lui mi ha sfidata quindi ben gli sta.

one love,two mouths//mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora