Capitolo 23

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Quella mattina mi svegliai relativamente presto, così come tutte le mattine mi fiondai in doccia e mentre l'acqua calda mi acccarezzava la pelle i miei pensieri non facevano altro che finire su tutto ciò che mi avevano detto i miei genitori il giorno prima. Come se non bastasse oggi sarei anche diventata una di loro, contro la mia volontà, non ero pronta, dopo il primo incontro con voldemort l'ultima cosa che avrei voluto sarebbe diventare una di loro.
Uscí dalla doccia con ancora i miei pensieri che vagavano nella mia mente, a farmi tornare alla realtà fu pansy che da dietro la porta mi supplicò di aprirle la porta. "cazzo y/n sei lí dentro da un'ora" urlò per poi chiudersi in bagno cacciandomi. Io iniziai a prepararmi ma i miei occhi finirono sul davanzale della mia finestra nella quale era posata una lettera, sicuramente scritta dai miei. Presi la lettera fra le mani e iniziai a leggerla.

<<y/n ricordati che oggi alle 16 dovrai
essere a villa riddle, il nostro signore ha
già parlato con suo figlio per farti
accompagnare, vestiti in modo consono
e non osare comportarti come ieri o
altrimenti ne pagherai le conseguenze
-bellatrix>>

Ammetto che le mie mani cominciarono a tremare, avevo paura di cosa sarebbe potuto succedere, avevo paura che potesse succedere a mattheo per colpa mia.
"ei amo tutto ok?" come sempre pansy mi fece risvegliare tra i miei pensieri, "oh ehm si, sono solo un po' agitata perché oggi vedrò i miei ma nulla di che" le dissi fingendo un sorriso. "va bene, comunque quando finisci se ti va possiamo andare a fare un giro a diagon alley, passiamo un po' di tempo insieme, solo io e te" mi propose con tono comprensivo pansy e io le risposi "certo io alle 16 dovrò essere da loro, magari per le 18?" lei annuì poi la salutai e mi recai in sala grande, ma mentre percorrevo la mia sala comune qualcuno mi afferrò il polso. "buongiorno amore" mi sussurrò mattheo con voce roca, "buongiorno theo" gli risposi sorridendogli. "hai saputo la notizia?" mi domandò, "se ti riferisci a quella in cui mi accompagnerai a casa tua per diventare mangiamorte contro la mia volontà allora si" gli risposi sorridendo in modo sarcastico. "dai amore vedrai che mio padre non è così male" mi disse mattheo, "magari con altre persone no, ma con me si per la questione del tuo compleanno" gli risposi. Lui mi prese per mano e mi disse "ora non ci pensare, poi ti darò alcuni consigli" facendomi l'occhiolino. Andammo in sala grande per fare colazione, ma non partecipai a nessuna conversazione particolare, stavano tutti parlando della partita di quidditch di oggi. Subito dopo aver mangiato andai in classe e come sempre mattheo si sedette accanto a me, ma le lezioni furono alquanto noiose per cui non prestai la minima attenzione a nessuna di esse. Una volta terminate le elezioni io e mattheo come sempre ci recammo mano nella mano in sala grande, e nonostante le paranoie mi mangiassero il cervello, una volta che la mia mano incontrò la sua i miei problemi è come se fossero svaniti.
"eii piccioncini, almeno oggi ci degnate della vostra presenza?" disse hardin sarcasticamente, "hardin perchè non ti fai i cazzo tuoi invece?" gli rispose mattheo a tono con un falso sorriso sul volto. A quel punto hardin si avvicinò al mio orecchio e sussurrò "principessa tieni a bada il tuo principe se non mi vuoi morto" ridendo, "fottiti" gli dissi ridendo, "o magari puoi avere l'onore di farlo tu" continuò hardin con un sorriso malizioso. "ok hardin io ti consiglierei di smetterla se vuoi rimanere in vita" si intromise mattheo e io cercai di trattenere le risate, "ma dai riddle calmati io voglio bene a y/n come una sorella, non me la scoperei mai, ammenochè non la conoscessi ovvio" affermò, ma io vidi mattheo che stava per scoppiare così cercai di tranquillizzarlo poggiandogli una mano sulla coscia e incrociai il suo sguardo mimando un "è tutto ok, sta tranquillo" e lui sembrò calmarsi. "in ogni caso oggi verrai a vederci principessa? giocheremo contro i tuoi amichetti grifondoro" disse hardin, "principessa sto cazzo" esclamò mattheo e io cercando di non ridere gli risposi "credo di si, oggi ho da fare ma quasi sicuramente ci sarò, sopratutto alla festa che si terrà dopo; che voi vinciate o no io sarò invitata sia alla vostra festa che a quella grifondoro" dissi intravedendo le facce gelose di hardin, blaise e draco. Finí mangiare e salutai tutti lasciando mattheo ancora seduto mentre lui stava continuando a mangiare. Salí le scale dei dormitori gino a quando qualcuno mi afferrò dal braccio facendomi voltare. "cazzo tom credevo fossi uno stupratore" esclamai ridendo, "nah io non ho bisogno di stuprare qualcuno per una scopata, il mio fascino lavora per me" disse con aria soddisfatta. "non montarti troppo la testa, comunque che succede?" gli domandai, "oh si probabilmente oltre a mattheo ti accompagnerò anch'io a villa riddle ma ho preferito dirlo a te perché se lo avessi detto a mio fratello avrebbe fatto una delle sue solite scenate di gelosia" affermò tom, io annuì e prima di salutarci mi lasciò un delicato bacio in testa e la cosa mi riempì il cuore di affetto. Arrivai in camera e poiché quella giornata sarebbe stata al quanto impegnativa decisi di iniziare i compiti. Partì da trasfigurazione per poi finire con pozioni, ma come al solito non capì nulla perciò sbagliai tutto. Guardai l'orario e nonostante mancasse ancora qualche ora decisi di iniziare a preparami con calma, infatti entrai subito in doccia e sentire la mia pelle bagnata da dell'acqua bollente mi rilassò a tal punto da far quasi svanire del tutto la mia ansia per quel pomeriggio. In fin dei conti mattheo mi aveva promesso che mi avrebbe aiutata, perciò mi tranquillizzai. Una volta fuori dalla doccia mi asciugai i capelli piastrandoli perché quel giorno non mi andava di farmi mossa. Uscì dal bagno e vidi mattheo stradiato sul mio letto mentre leggeva un mio libro, io sobbalzai e urlai "cristo mattheo mi hai fatta spaventare, che ci fai qui?" lui senza staccare gli occhi dal libro mi disse "boh volevo stare un po' con te" io sbuffai e decisi di cambiarmi lì, un po' per stuzzicarlo e un po' perché non c'avevo voglia di farlo uscire da lì.
Mentre indossavo l'intimo sentí una forte pacca sul mio sedere e mi voltai verso mattheo coprendomi il seno domandandogli "ma tu non stavi leggendo?" e lui con un sorriso malizioso rispose "io so distrarmi molto facilmente piccola" a quelle parole io roteai gli occhi e continuai a vestirmi. Decisi di vestirmi comoda così indossai dei pantaloni abbastanza larghi e un croptop a maniche lunghe.

 Decisi di vestirmi comoda così indossai dei pantaloni abbastanza larghi e un croptop a maniche lunghe

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(l'outifit in questione)

Dopodiché misi un po' di mascara e rimasi sorpresa nel notare che mattheo era già pronto. "andiamo?" mi domandò, "di già? manca quasi un'ora" dissi, "andremo con il treno e in più avrò modo di spiegarti come ti dovrai comportare" io annuí ma prima di uscire assieme dissi "aspetta devo avvisare tom" lui mi guardò confuso e mi chiese "tom?perché?" io dimenticandomi che lui non ne sapesse niente gli risposi "oh si tuo padre ha chiesto anche a lui di venire" mattheo roteò gli occhi e andammo verso camera sua. Spalancai la porta senza nemmeno bussare e vidì lui a petto nudo che ancora si doveva vestire. Richiusi immediatamente la porta ed esclamai "cazzo tom però una maglietta potevi mettertela" e lui da dietro alla porta urlò "e tu potevi bussare non credi?" io continuai dicendogli, "vabbè muoviti che andiamo con il treno, noi ti aspettiam-" e senza nemmeno farmi finire uscì tom già pronto. "ma allora la velocità nel cambiarsi è di famiglia" affermai sorpresa e i due fecero intravedere un leggero sorriso. Raggiungemmo il treno e scegliemmo una cabina vuota. Una volta seduti mattheo e tom iniziarono a riempirmi di consigli che avrei utilizzato con loro padre.
Il viaggio fu alquanto noioso infatti mentre ancora loro due parlavano i miei occhi si fecero pesanti e mi addormentai poggiando il capo sulla spalla di mattheo.
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Mi sentí scuotere la spalla "piccola siamo arrivati, svegliati" io aprí gli occhi e scesi dal treno accompagnata da mattheo e tom. Arrivammo a villa riddle e la vidi così spenta e cupa che creava un atmosfera così spenta che ti metteva angoscia semplicemente guardarlo. Avevo veramente tanta paura, non sapevo come comportarmi, i consigli di mattheo e tom non sono serviti a molto perché l'ansia iniziò a crearmi delle fitte allo stomaco che non riuscivo a controllare. Feci un respiro profondo e suonai il campanello alla destra di quell'immenso portone. La porta si aprì e davanti a me vidi un immensa tavolata con tante persone con un mantello nero intorno ad essa ma riconobbi subito l'uomo a capotavola, era voldemort. In quel momento avrei voluto solo scomparire ma mi vennero in mente le parole di mattheo "mostrati sicura di te, se mio padre vedrà che non sei debole sicuramente sarà molto più soddisfatto" ricordandomi quella frase allargai le spalle e alzai il mento camminando verso il travolo quasi come se stessi sfilando. Mi sedetti nel posto in cui lessi il mio nome e aspettai che voldemort spezzasse il silenzio, infatti poco dopo iniziò a parare "mia cara y/n, sono così lieto che tu abbia aperto gli occhi e che abbia capito che stare dalla mia parte dei vicenti, ovvero la nostra, sia la scelta migliore" io cercai di trattenermi per non roteare gli occhi, la sua voce mi dava i nervi. "oggi finalmente potrai avere il nostro simbolo, potrai diventare una di noi" continuò e tutta la tavolata esultò. A quel punto voldemort bisbigliò qualcosa al suo orrendo serpente e subito dopo mi disse "avanti, avvicinami il tuo braccio" con un ghigno, io feci come mi disse e mi alzai la manica. L'uomo puntò la bacchetta contro il mio braccio sinistro ed esclamò "morsmordre". Subito dopo percepí il mio braccio bruciare, come se mille aghi colpissero ripetutamente una parte di esso, sentí che una lacrima stava per rigare il mio viso dal dolore, ma io mi sarei mostrata forte davanti a lui e tutti i suoi seguaci, perciò la mia faccia rimase impassibile.
"ora mia cara fai parte di noi" affermò voldemort e subito dopo tutti gli altri mangiamorte, sotto comando di voldemort, si tolsero il mantello rivelando la loro identità e iniziarono a festeggiare il mio arrivo. Ero alquanto confusa, perché erano così felici che io fossi diventata una di loro? Mentre guardai tutti festeggiare senti bisbigliare vicino al mio orecchio "oh mia cara y/n, ora che anche tu sei una mangiamorte, mi vorrei raccomandare con te: sta.lontana.da.mio.figlio" i miei occhi si sbarrarono e rimasi pietrificata, "altrimenti, ne pagherai le conseguenze" continuò per poi smaterializzarsi non so dove. I festeggiamenti continuarono ma io non sarei restata lì nemmeno un minuto di più, perciò chiesi a tom e mattheo di accompagnarmi ad hogwarts è così fecero.

spazio autrice:
eii come state? spero tutto bene, ma spero soprattutto che la storia vi stia piacendo. secondo voi come finirà la storia d'amore tra y/n e mattheo? riusciranno a mostrarsi insieme fregandosene di tutto e tutti? se vi va lasciate una stellina per supportare la storia, love y'all <33

one love,two mouths//mattheo riddleWhere stories live. Discover now