Capitolo 33

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"Piccola è ora di alzarsi" mi sento borbottare mentre la mia mente ancora vagava tra i miei sogni per questo mugugnai qualcosa di incomprensibile persino per me. "Dai amore dobbiamo andare a villa riddle" e a quelle parole mi si spalancarono gli occhi, ero così felice di conoscere suo padre perché era come se confermasse che la nostra fosse una cosa davvero seria.
Mi voltai verso di lui facendo incrociare i nostri sguardi e i suoi occhi mi catturarono mentre il suo sorriso mi sciolse il cuore. "Buongiorno eh" mi sussurrò sorridendo, "buongiorno amore" gli risposi ricambiando il sorriso, "per quanto vorrei continuare a guardarti dobbiamo alzarci altrimenti faremo ritardo" io sapendo che ci avrei messo molto per prepararmi decisi di alzarmi per prima ed entrai in bagno fiondandomi in doccia come praticamente ogni mattina. "Perché non mi hai invitato?" mi domandò Mattheo aprendo la porta, "perché siamo non voglio fare tardi" lui roteò gli occhi e iniziò a lavarsi i denti mentre io uscì dalla doccia coprendomi con un suo asciugamano che mi attaccava l'odore del suo bagnoschiuma da uomo addosso. Decisi di indossare una gonna non troppo corta nera con dei dettagli bianchi e un maglioncino attillato bianco, Theo invece infossò dei jeans neri e un semplice maglione dello stesso colore. Mi asciugai e piastrai i capelli, ma non feci in tempo nemmeno a truccarmi poiché Tom aveva già bussato alla nostra porta così infilai gli anfibi afferrai la valigia e uscimmo da camera di Mattheo. Stavamo scendendo le scale dei dormitori e trovammo i nostri amici tutti assieme che aspettavano di salutarci. "VIENI QUI TROIETTA" mi disse Pansy quasi con le lacrime agli occhi allargando le braccia, la abbracciai e le dissi "non è che non torno più eh" le dissi ridendo "si ma mi mancherai lo stesso" io le diedi un bacio sulla guancia e salutai i nostri amici uno ad uno fino a quando Mattheo mi disse "Y/n è tardi, dobbiamo andare" io annuì, mimai un "vi voglio bene" con le labbra a tutti i miei amici e afferrai la mano di Tom e Mattheo che in men che non si dica mi fecero teletrasportare difronte a Villa Riddle. "Minchia sembra di essere dentro un cimitero" affermai trovandomi davanti una villa cupa, sembrava una delle case infestate nei film horror. Tom ridacchiò e in seguito disse "Dai entriamo" e io incrociai la mano con quella di Theo poi bussarono e la porta si spalancò da sola, così con passo cauto entrai e mi ritrovai difronte una figura alta e imponente che con una voce cupa esclamò "salve figlioli miei" e sia Mattheo che Tom risposero all'unisono "salve padre" lui si avvicinò lentamente a noi "oh ma qui abbiamo anche Y/n, piacere di conoscerti" continuò allungando il braccio verso di me, io gli strinsi la mano e senza paura risposi "il piacere è mio signore" lui mi squadrò dalla testa ai piedi poi disse "accompagnatela in camera sua, disfate le valigie e scendete entrambi, devo parlarvi" loro annuirono e iniziarono a camminare così io li seguì e dopo aver salito una rampa di scale Tom mi disse "Y/n questa è camera tua, qui difronte hai la mia e quella di mio fratello, se hai bisogno di qualcosa sai dove trovarci" io ringraziai ed entrai in quella camera che era tanto simile a quella di Mattheo, entrai e iniziai a disfare le valigie poi indossai qualcosa di più comodo. Mi distesi sul letto e i pensieri si fecero largo nella mia mente fino a quando i miei occhi si appesantirono e caddi in un sonno profondo.
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"Y/N CI SEI? CHE CAZZO STAI FACENDO?" sentì urlare al di fuori della porta della camera io ancora assonnata mi alzai e aprì la porta. "Che c'è?" chiesi con la voce impastata dal sonno, "mi hai fatto spaventare stupida" mi rimproverò Mattheo, "scusa è che avevo sonnoo" gli dissi e mi diede un bacio in testa e mi disse "non preoccuparti" io sorrisi. "È pronta la cena, scendi?" continuò e io annuì. Scendemmo la scalinata e presi posto a tavola accanto a Mattheo, mentre davanti a noi c'era sto padre.
Iniziammo a mangiare e nessuno spiaccicò parola fino a quando suo padre disse "Mattheo non tardare domattina" e lui alzando lo sguardo gli rispose "certo padre" io confusa intervení dicendo "cosa devi fare domani mattina?" e lui mi disse a sua volta "devo andare a sbrigare delle faccende con mio padre, ma ci sarà Tom a casa con te tranquilla" io annuí e continuammo a cenare nel silenzio più totale. Sparecchiai la tavola con l'aiuto di Mattheo, mentre suo padre e suo fratello se ne andarono in salotto e mentre stavo per lavare i piatti il ricciolo mi disse "oh no non serve, ci sono gli elfi per quello" e io squadrandolo risposi "poverini, chissà quanto lavoro gli darete da fare, voglio aiutarli" e lavai i piatti rendendoli splendenti.
"Amore sono le 23, andiamo in camera? domani mi dovrò svegliare presto" io posai l'ultimo piatto pulito e lo seguì. "Buonanotte" affermai io rivolgendomi a Tom e Voldemort ma continuarono a parlare tra loro senza darmi nemmeno un po' di attenzione così salì nuovamente le scale di villa Riddle fino ad arrivare davanti camera mia.
"Come ti è sembrato questa giornata a casa?" mi domandò Mattheo e io indifferente gli risposi "beh tuo padre non mi ha ancora minacciata a morte quindi sono stata bene" e lui ghignando mi disse "va bene dai, notte piccola" facendo unire le nostre labbra, "buonanotte theo" gli risposi per poi entrare in camera e fiondarmi sul letto.

Spazio autrice:
eii, come state? vi ringrazio nuovamente per tutte le letture che aumentano di giorno in giorno, non avrei mai pensato che una mia storia possa piacere così tanto, love y'all <33

one love,two mouths//mattheo riddleDonde viven las historias. Descúbrelo ahora