Capitolo 8

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Il cigolio della porta della mia camera mi fece risvegliare dopo un sonno profondo.
"Buongiorno Y/n, ma forse dovrei dire buonasera visto che sono le 20:30" era la voce di Blaise. Mi alzai di scatto e verificai se era veramente così tardi, e purtroppo era così. "Ma che ti prende?" mi disse Blaise, "Alle 15 avrei dovuto incontrare con Pansy, ora esci e lasciami vestire" gli urlai inpanicata. Lui uscì e io indossai le prime cose che trovai in armadio, mi precipitai in sala comune rischiando di cadere dalle scale più volte. "Sapete dove si trova Pansy?" chiesi ad alcune serpi sedute sui divanetti, "Credo sia in camera sua" rispose una di loro di cui nemmeno sapevo l'esistenza. Salì di nuovo tutte le scale correndo, ed arrivai in camera di Pansy. Aprì la porta e la viddi sul suo letto a fissare il vuoto. "Pansy scusami davvero, mi sono addormentata e mi sono svegliata poco fa, mi dispiace tantissimo" le dissi mortificata, "Ehi tranquilla, vieni qui" mi liberò un po' di spazio e mi sedetti accanto a lei. "Cosa mi dovevi dire?" le domandai, "Beh, so che sicuramente non mi crederai mai, però ho il bisogno di dirtelo. Non siamo mai state amiche, ci siamo sempre addossate insulti che non avevano alcun senso e so di aver iniziato io, ma credimi non l'ho fatto perché l'ho voluto." rispose, "Sai benissimo che sono sempre stata molto legata ad Astoria, ma in realtà i baci e gli abbracci che mostriamo in pubblico non rispecchiano neanche un minimo il nostro rapporto. Mi sono sempre fatta sottomettere da lei, perché continuava a ripetermi che senza di lei mi sarei ritrovata da sola, così pensai che avrei dovuto tenermela stretta e lei iniziò a comandarmi a bacchetta come se fossi la sua serva. Se lei odiava una persona la dovevo odiare anch'io altrimenti l'avrei persa ed è proprio quello che è successo con te. Dal primo giorno in cui sei arrivata ad Hogwarts ho pensato che fossi una ragazza stupenda, e quando ne ho parlato con Astoria mi ha detto che avrei dovuto starti alla larga e odiarti come fa lei. Ti chiedo scusa infinitamente, non devi per forza perdonarmi, ma sappi che se potessi tornare indietro manderei a fanculo Astoria e verrei sicuramente da te a parlarti" continuò con le lacrime agli occhi.
Mi venne istintivamente da abbracciarla, mi sembrava talmente vera e sincera, e nonostante tutti gli insulti che le addossavo, ho sempre saputo fosse una persona buona dentro. "Sta tranquilla, so quanto Astoria sia perfida, e comunque accetto le tue scuse. Anch'io ti ho insultato nelle peggio maniere, e ogni tanto ho pensato che non fossi la persona che dimostri di essere. A me farebbe molto piacere diventare tua amica, così Astoria capirà che facendo così rimarrà da sola" le dissi con tutta sincerità. Le si illuminarono gli occhi appena le dissi che mi sarebbe piaciuto farci amicizia. "Pra però rimane un problema, io condivido la camera con lei, come farò?" mi disse, "Non preoccuparti, puoi venire da me, ho due letti anche se ne uso soltanto uno." Mi abbracciò felicissima e iniziò a raccogliere la sua roba per poi portarla in camera mia. Ho deciso di fidarmi di lei, non so se possa essere una scelta sbagliata, però non mi importa più di tanto. La salutai e uscì dalla sua camera. Incontrai Blaise e gli chiesi se avesse una sigaretta poi però mi sono ricordata che lui è il solito bravo ragazzo che non tocca il fumo neanche sotto tortura. In ogni caso mi disse che conosceva una persona che ne aveva in quantità esagerate così mi portò lì. Non mi resi conto che mi stava portando in camera di Mattheo, così prima che Blaise entrasse in camera sua cercai di convincerlo di andarcene ma non mi diede retta. Mentre litigavamo sul perché dovessimo o non dovessimo entrare, la porta si apre ed esce lui. Grande Riddle, tu si che hai sempre un tempismo perfetto. "Che ci fate davanti camera mia?" domandò quasi infastidito, "Beh Y/n vorrebbe un po' di fumo e ho pensato che tu fossi la persona giusta a cui chiederlo" disse Blaise. Mi sentii così tanto a disagio che le mie guance andarono a fuoco, lui mi guardò, rientrò in camera sua e mentre apriva uno dei suoi cassetti, disse "E così la ragazzina è una tossica" sorridendo, "Non sono tossica solo perché fumo ogni tanto, non farti idee sbagliate su di me Riddle" gli risposi nella maniera più fredda possibile, non volevo che qualcuno sapesse cosa sia successo tra noi. "E così siamo tornati ai cognomi eh?" mi disse, lo stavo per strangolare in quel momento, ma cosa gli salta in mente? Blaise ci guardò confuso e prima che potesse aprire bocca, spalancai la porta di camera di Mattheo, presi il primo pacchetto di sigarette che mi trovai davanti e andai nella torre di astronomia lasciandoli lì impalati.

Mattheo's pov:

"Voi mi dovete delle spiegazioni." disse Blaise ancora più in confusione e gli risposi "No, non ti dobbiamo proprio niente" poi andai a rincorrere Y/n lasciando blaise da solo davanti camera mia.
Sapevo che sarebbe andata alla torre di astronomia, ma per sua sfortuna, conosco la scuola come le mie tasche e presi una scorciatoia per arrivare prima di lei, infatti quando arrivai ancora non c'era. Dopo pochi minuti notai una piccola ombra dietro di me, ma non mi voltai, pur sapendo che quella fosse l'ombra di Y/n. "Che ci fai qui?" mi disse con la sua voce sottile, "Ti potrei fare la stessa domanda Y/n, ma non ne ho voglia" le dissi. "Certo che tu sei proprio strano, in più perché vuoi far sospettare gli altri di noi due?" mi disse, la cosa mi infastidì molto. "Non c'è nessun noi Black, non farti strani film" poi me ne andai da lì.

Y/n's pov:

Cosa gli ho fatto? Perché è così con me? Stamattina non ha fatto altro che dimostrarmi affetto e ora mi respinge dicendo che noi non siamo niente. Io ci avevo sperato veramente, avevo sperato che lui non fosse la persona meschina che descrivono tutti, però mi sbagliavo. Perché mi sta facendo stare così? Quando sono con lui sono veramente felice, ma appena lui non c'è più non faccio altro che piangermi addosso. Non può ridurmi in questi stato, è da persone egoisti, ma evidentemente non è la persona che ho sempre creduto che fosse. Avevo le gote bagnate dalle lacrime che scendevano sul mio viso in continuazione, così decisi di tornare in camera. "Ciao nuova compagna di stanza!" mi disse Pansy piena di gioia prima di accorgersi che stessi piangendo, "Ehi ehi che succede Y/n, perché piangi?" mi chiese preoccupata, "Scusa non voglio parlarne" le risposi, "Non fa niente, ora riposati che è tardi, se te la sentirai me ne parlerai appena starai meglio, buonanotte Y/n" mi disse abbracciandomi per poi andare nel suo letto. Anch'io mi sdraiai sul mio letto ma i pensieri brutti mi invadevano la mente e non riuscì ad addormentarmi.
Erano le 5:00 del mattino e i miei pensieri non facevano altro che distruggermi ancora di più, così decisi di andarmi a fare una doccia che magari avrebbe potuto schiarirmi le idee.

Spazio autrice:
eii, mi dispiace moltissimo di non aver continuato la storia, ma non sono stata benissimo. in ogni caso spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ho cercato di farlo un po' più lungo rispetto a quelli che scrivo di solito per farmi perdonare. se vi va lasciate una stellina <3

one love,two mouths//mattheo riddleWhere stories live. Discover now