𝐔𝐍𝐎

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𝐃opo la pausa natalizia, le attività erano riprese regolarmente.
Cloe stava facendo colazione al capo del tavolo più vicino alle gradinate prima della lezione di danza probabilmente con Giulia Stabile, che le avrebbe illustrato la nuova coreografia per la puntata domenicale: stavano per avvicinarsi al periodo clou per l'assegnazione delle maglie del Serale, e dopo essere stata per quattro mesi lì dentro, senza troppi rischi, non voleva correrne in quei restanti due e abbandonare il programma prima di dimostrare quanto ancora avesse da tirar fuori.

Mentre mangiava i biscotti davanti ad una tazza di latte semivuota, il suo sguardo cadde sul cantante Alex, che entrò in quel momento in cucina in arrivo dalla sua stanza, nell'ala della casa opposta rispetto a quella che lei condivideva con Sissi.

Lo osservò di sottecchi mentre, sbadigliando, si avvicinò al piano di cottura, prese anch'egli un pentolino e iniziò a scaldarci dentro del latte.
Guardò il suo profilo mentre si voltò a fissare fuori dalle vetrate, per indagare come fosse il tempo e se si prospettasse una giornata positiva oppure no.

«Non succederà niente se lo fissi e basta.»

Cloe si voltò di scatto e vide Luigi in piedi con gli occhiali bianchi già accomodati sul naso, che come la ragazza poteva intuire aveva visto lo sguardo che lei aveva posato sul suo amico.
Tirò indietro la sedia di fronte a lei e si sedette.

«Infatti non deve succedere niente.» rispose a bassa voce come aveva fatto lui, stringendo le labbra.

Lui inclinò il capo e si potè vedere un sorrisino fare capolino sulle sue labbra.
«E perchè?» domandò, ma due secondi dopo la sua domanda suonò alquanto banale dato che l'ingresso in cucina di Cosmary mise a tacere una qualsiasi risposta che Cloe avrebbe potuto formulare.
Si avvicinò ad Alex e gli scompigliò i capelli, mentre lui si tolse dalla sua portata sciogliendosi in un sorriso e cercando di rimettersi in ordine i ciuffi castani.

«Oh. Capisco.» mormorò Luigi, tornando a guardare la ragazza di fronte a lei, che stava distrattamente immergendo un biscotto nel latte.

Cloe aveva sviluppato una certa simpatia per tutti, ma Luigi era stata la primissima persona con cui aveva fatto conoscenza, appena si era seduta al banco, e uno di quelli con cui andava più d'accordo.
Era un ragazzo d'oro, e per il suo costante aver qualcosa da insegnare la ragazza lo sentiva come quel fratello maggiore che non aveva mai avuto.

«Perchè mi guardi così? Guarda che non mi piace.» mise in chiaro secca, lanciando poi un'altra occhiata ai due al bancone, che in quel momento stavano ridendo tra loro.

«No? - Luigi sorrise - Petra cuore di pietra non prova mai niente.»

Cloe fece roteare gli occhi.
«Perchè mi chiami Petra? È terribile.» obiettò, assumendo una specie di broncio che fece sorridere ancor di più il cantante davanti a lei.

«Smetterò quando ammetterai i tuoi sentimenti.» la canzonò il più grande.

«Che confabulate?»

Serena giunse dalla camera con un sorriso radioso sul volto. Si accomodò vicino a Cloe che quasi si sotterrò quando Luigi spiegò brevemente e a bassa voce:
«Sto cercando di convincere Cloe ad ammettere che le piace Alex.»

La bionda alzò le sopracciglia e spalancò la bocca.
«Ma io avevo notato qualche occhiatina di troppo! - esclamò a bassa voce, e simulò silenziosamente un gridolino estasiato - Ammettilo!»

Cloe negò, come aveva fatto nelle settimane precedenti.
«È più probabile che mi si sviluppi un buon collo del piede prima che dica quella cosa.» commentò, facendo scoppiare a ridere i suoi due compagni e alzando gli occhi sull'orologio, rendendosi inevitabilmente conto di essere in ritardo.

𝐈𝐍 𝐏𝐔𝐍𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐄𝐃𝐈 || Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora