𝐃𝐈𝐂𝐈𝐀𝐍𝐍𝐎𝐕𝐄

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𝐂loe aveva immaginato che preparare un Serale fosse complesso, ma non credeva che ci fossero così tante coreografie da mettere insieme!
Mancavano pochi giorni alla registrazione che sarebbe andata poi in onda il sabato sera, e dire che fosse agitata era riduttivo.

«E così saremo avversari.»

Luigi si avvicinò al letto nella stanza azzurra sulla quale era seduta a gambe incrociate, prendendosi un quarto d'ora di pausa per riflettere tra il ripasso di una coreografia e l'altra.
Lei alzò le spalle rassegnata.
«Già. La Celentano farà scintille quando capirà di poter "vincere facile" schierandomi contro di te o contro Carola o Michele.» borbottò.

Il calabrese si sedette a terra ai piedi del letto, con la schiena contro a quello accanto che apparteneva a Sissi.
«Non sottovalutarti.»

«Non mi sto sottovalutando, - chiarì lei - sto entrando nei pensieri della Maestra. Per lei non dovevo nemmeno essere qui, logico che crede di poter vincere facile schierandomi contro quei mostri sacri di Michi e Carola. Ma io ho qualcosina da dimostrare, ancora.»

Luigi sorrise per l'ottimismo con cui l'amica affrontava il pensiero che la Celentano avesse su di lei.
«E sei felice di essere in squadra con lui?»

Cloe annuì.
«Stiamo facendo progressi. - lo aggiornò - Parliamo molto più di prima, e gli ho chiesto di poter coreografare una sua canzone... Sai, uscirebbe una bomba.»

Il cantante fece di sì con il capo trovandosi d'accordo, sorridendo per la complicità che stava pian piano nascendo tra lei e Alex. Non sarebbe mai stato abbastanza grato a lui per averla fatta sentire unica, e a lei per averlo tirato fuori dal suo guscio di isolamento. Era grato a tutti e due per il fatto che si aiutassero a vicenda.
«Ne sono certo. Non vedo l'ora di sentirla, e di vederla.»

«Ragazzi? - lì chiamò la voce di Maria - Tutti sulle gradinate.»

Luigi si alzò da terra grugnendo per la fatica - "manco fossi un ottantenne", commentò Cloe scivolando giù dal letto - e uscì dalla stanza dirigendosi alla gradinate, laddove anche gli altri ragazzi lasciarono perdere ciò che stavano facendo per riunirsi sotto richiesta della conduttrice.

«Qualcuno ha fatto qualche disastro e c'é un provvedimento?» chiese Cloe sedendosi nel gradino più basso ad un lato della gradinata, divisa in tre per permettere ai ragazzi di sedersi squadra per squadra.

«No Cloe, per ora la disciplina non è un problema. Ma come sapete, gli insegnanti possono mandare dei guanti di sfida, e oggi è il giorno in cui ve li comunicherò. - spiegò, prima di fare un attimo di pausa - Il primo é di canto, ritira Alex.»

A mandarlo era la Pettinelli, che pensava ad un confronto Crytical-Alex sulla scrittura: Cloe pensò che sarebbe stata una bellissima sfida. Successivamente, la donna mandò un altro guanto, stavolta a Luca, che vedeva coinvolto Albe.
Per ultimo, Rudy inviò un guanto a Crytical, schierato contro Luigi, sulla versatilità, mossa che a giudicare dai generi che avrebbero trattato i due cantanti era decisamente svantaggioso per l'allievo della squadra Pettinelli-Peparini.

Si passò poi al ballo: Raimondo mandò un guanto sul latino che chiaramente vedeva contrapposti Leonardo e Nunzio, accompagnati da Carola e Serena che avrebbero fatto uno stile non loro e quindi la cosa non sarebbe potuta essere più equa di così, a detta dell'insegnante.

«Arriviamo ai guanti più temuti... - fece Maria, ridacchiando quando sentì Serena dire: "I guanti della Celentano!" - Esatto Sere, non é che hai voglia di andare a prendere la busta?»

La Maestra mandò un guanto di sfida tra Carola e Serena su una coreografia che richiedeva molta femminilità, una che per certi versi si sarebbe potuta paragonare a Toxic che aveva commissionato a Cloe in passato.

𝐈𝐍 𝐏𝐔𝐍𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐄𝐃𝐈 || Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora