𝐓𝐑𝐄

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«Cloe.»

La voce di Maria interpellò la ragazza non appena passò insieme a Christian davanti alla gradinata; alzò il capo istintivamente, cercando la telecamera che come spesso accadeva non trovò.
«Ohi Marì.» la salutò.

«Alle 14.00 hai lezione con Andreas. Quando finisci, incontrerai Todaro.» le spiegò.

«Okay. - rispose la ballerina, facendo qualche cenno d'assenso - Grazie.»

«Dove ti eri cacciata?!» esclamò d'improvviso Carola, andandole incontro.

Cloe lanciò uno sguardo a Christian.
«Stavamo facendo una chiacchierata, in attesa di sapere quando fare lezione e quando incontrare Todaro.»

«Oh, per il compito? - intervenne Serena, raggiungendo gli amici - Me lo stava dicendo Carola proprio adesso. È un po' ingiustificato, in effetti. Tu non stai nella tua zona comfort, non balli solo hip-hop, ma anche altre danze moderne. Ma per la Celentano, evidentemente, esiste solo il classico.»

«Ma vedi che non mi ha assegnato neppure una coreografia di classico? - replicò Cloe, avvicinandosi al bancone e afferrando il piatto di pastasciutta che LDA le stava gentilmente porgendo. Lo ringraziò e prese posto a tavola affianco a Mattia, continuando a parlare con Serena che si sedette vicino a lei - Dice che tanto è inutile perchè anche se ora seguo corsi approfonditi, per lei è una guerra persa sin dall'inizio. Non mi fa neanche provare, capito cosa scoccia a me? Che dà giudizi così, senza nemmeno avermi vista.»

Iniziò a mangiare, mentre Carola si sedette di fronte a lei.
«Sai che c'è? Che siccome vede che sia tu che Christian fate lo stesso tipo di danza, a volte fate un passo a due e nessuno dei due sembra, ho detto sembra, essere portato per il classico, allora dà per scontato che uno dei due debba uscire, perché ritiene che il classico, giustamente, sia importante per il bagaglio di un ballerino.» spiegò la ragazza, cercando di fare una panoramica su ciò che probabilmente pensava la Celentano.

«Sì ma non è che se sono in due a ballare lo stesso genere uno deve andare a casa perché due sono troppi. - ribattè Mattia, di fronte a lei - Non sta nè in cielo né in terra.»

«Su che canzone balli?» chiese a quel punto Christian, sedutosi affianco al biondino.

«Non lo so, devo vedere Todaro oggi pomeriggio, vediamo che dice.» gli rispose, e alzando lo sguardo nella sua direzione, notò Alex, vicino a lui, con gli occhi puntati su di lei.

Cloe si accigliò e distolse lo sguardo, ma sentì bruciare addosso i suoi occhi finchè Cosmary, accomodata alla sua destra, lo riscosse per continuare a parlargli animatamente e osservandolo con attenzione, volendo includerlo nel discorso a cui invece stava dietro solo lei.

Luigi le diede di gomito, e Cloe capì che l'occhiata non era passata inosservata.
«Ti fissava.» sussurrò prima di schiarirsi la voce, per sembrare disinvolto.

«Che fissi.» ribattè lei.

Il cantante sorrise.
«Ignorava Cosmary.» aggiunse sempre vicino all'orecchio dell'amica.

«Responsabilità sua.» continuò a ribattere Cloe, volendo essere disinteressata quando in realtà non lo era.

«Guardati, come ne sei lusingata.» commentò saccente il ragazzo, dandole ancora di gomito.

«Smettila, idiota.» ricambiò anche lei la gomitata.
Al momento, solo Luigi sapeva dell'interesse che Cloe aveva per Alex, a causa del fatto che Luigi era un acuto osservatore, e decisamente il migliore amico di Alex (anche Serena lo sapeva, ma solo perchè era capitata nella conversazione nel momento sbagliato e Luigi aveva avuto la brillante idea di non tenere la bocca chiusa).
Un interesse nascosto, recluso nell'angolo più recondito del suo cuore, ma che saltava fuori nei momenti più disparati. Era riuscita a tenerlo a bada, ma l'arrivo di Cosmary aveva complicato le cose, perchè se prima lui era solo e Cloe avrebbe anche potuto - mai l'avrebbe fatto, sia chiaro - provarci, date le circostanze attuali non poteva più considerarsi libero.

𝐈𝐍 𝐏𝐔𝐍𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐄𝐃𝐈 || Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora