𝐒𝐄𝐃𝐈𝐂𝐈

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«𝐄ra da tempo che volevo parlarti.»

«Anche io. Tieni duro Clo, ti manca lo sprint finale.»

Dopo secoli, Cloe era riuscita a contattare la sua migliore amica Greta, che non sentiva da tempo complice il poco tempo a disposizione per il cellulare e il fatto che, quando provasse a chiamarla, lei non era disponibile.
Quella mattina riuscì finalmente a parlare un po' con lei, e a pochi giorni dall'ultima puntata, con una mole di lavoro da portare a termine, si era ritagliata cinque minuti per sentire Greta.

Ne aveva tratto solo buoni consigli, tanti incoraggiamenti e un infinito supporto e ottimismo da parte della sua amica, che addirittura aveva voluto parlare anche con Christian, ancora parecchio giù e al giorno in cui avrebbe dovuto dare la conferma definitiva della sua permanenza o della sua partenza verso casa, per dare utili consigli anche a lui.
Il ragazzo era parecchio prosciugato, vestito in una felpa giallognola che gli stava quasi larga, e aveva ascoltato in silenzio la voce squillante di Greta che gli faceva notare di aver fatto un sacco di cose belle lì, stessa osservazione che aveva fatto anche la madre del bergamasco soltanto il giorno prima.

E nel pomeriggio il ballerino chiese di poter parlare con Raimondo telefonicamente, e gli confermò con grande sollievo di tutti di volerci riprovare, comprendendo quanto fosse poco sensato lasciare la scuola tre giorni prima di avere, molto probabilmente, la maglia del Serale.

Per spronarlo a riprendere la luce che aveva perso negli ultimi tempi, Cloe aveva pensato potesse fargli bene allenarsi con lei, e quindi quel pomeriggio si recarono in sala tre insieme a provare le coreografie per la puntata.
Oltre alle nuove, riprovò anche Gangsta e Toxic, dato che la prima l'avrebbe probabilmente ballata nella gara 'La mia specialità', e la seconda era una coreografia di heels già eseguita che se richiesta sarebbe sicuramente stata un trampolino di lancio per il Serale; nel mentre, Christian provava le sue, e tra una pausa e l'altra Cloe si fermava a guardarlo canticchiando le canzoni di sottofondo alle sue coreografie.

Quando rientrarono, i due ballerini guardarono confusi la valigia lasciata ai piedi di una delle due panche.
Cloe varcò la soglia mentre Christian si abbassò a guardare la valigia per capire a chi appartenesse.

«Ragazzi? Che è successo?» domandò la ragazza, senza ricevere risposta, e si domandò dove diavolo fossero tutti.

Il moro rientrò dietro di lei, e le si affiancò facendo una faccia perplessa.
«È di Gio.» le disse, e a quel punto si incamminarono verso la stanza verde, dove il cantante aveva il suo posto letto, per capire cosa stesse accadendo.

Ed ecco che tutti erano attorno a lui, con i volti un po' corrucciati, con Nunzio che lo stava facendo ragionare sull'utilità del percorso.
«Tutto bene?» chiese la giovane arrivando presso i compagni.

«Anna mi ha scaricato. - le disse senza mezzi termini il diretto interessato - Non sono pronto per il Serale, posso andarmene a casa. Me lo dite allora, che mi ha preso a fare se mi butta fuori dopo due settimane?!»

Cloe arricciò il naso, volendo essere utile rassicurandolo in qualche modo ma decise di stare zitta, non essendo a conoscenza di tutta la faccenda e non conoscendo nemmeno il ragazzo, non così bene almeno, essendo lì da poco. Manifestò il suo supporto, tuttavia, mormorando un 'mi dispiace' molto sincero, abbassando il capo e rimanendo a sentire il suo sfogo, rivolto a nessuno in particolare ma necessario a lui per non tenersi tutto dentro logorandosi inutilmente.

Quando fu tutto pronto e i ragazzi tornarono nel salone, arrivò agli allievi di Rudy Zerbi la comunicazione di trovarsi in sala due.
Dall'incontro saltò fuori che per Gio vi era la possibilità di rimanere, come allievo di Rudy, e provare con tanto impegno e studio, a conquistarsi il Serale.

𝐈𝐍 𝐏𝐔𝐍𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐄𝐃𝐈 || Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora