𝐕𝐄𝐍𝐓𝐈𝐍𝐎𝐕𝐄

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𝐐uando Cloe rientrò insieme a Serena, Sissi e Luigi stavano già ballando. O almeno, ci stavano provando.
Sissi stava passando più tempo a ridere che altro, mentre Luigi stava quanto meno tentando di portarsi a casa il premio che, tra l'altro, era ancora sconosciuto.
La vittoria fu più scontata della partita precedente, e alla compagna di stanza di Cloe toccò quindi indossare la seconda divisa da cameriera.

Sparì in sala relax insieme a Serena, mentre Luigi s'informò insieme a Michele riguardo il premio e in cosa consistesse.

«La produzione vi ha dato la possibilità di adibire questo studio a cinema. Il vincitore della sfida potrà invitare una sola persona a vedere un film che deciderete voi, e che proietteremo qua sopra.» spiegò Maria, mostrando lo schermo dietro di sé dove andavano in onda i filmati durante il pomeridiano.

Luigi, che ancora seduto al centro del palco a riprendere fiato, si rialzò confuso.
«Una sola persona?» ripeté.

Maria annuì.

«Allora... beh, mi sembra carino, se Michele è d'accordo, invitare le ragazze che hanno perso, come segno di sportività.» disse il cantante, cercando l'assenso da parte del ballerino che si trovò d'accordo.

«Sì, Cloe e Sissi.»

Cloe, ancora in piedi davanti all'uscio dalla quale era entrata dopo essersi cambiata, spostò gli occhi da Luigi a Michele, incredula.
«Oddio, ma davvero? Siete adorabilissimi, grazie! - si voltò saltellando verso Sissi, che stava tornando proprio in quel momento - Sil, andiamo al cinema!»

La cantante, confusa, cercò di capire cosa stesse succedendo, e Maria iniziò a spiegare a lei e Serena che non c'erano cosa era accaduto nel frattempo, di quale fosse il premio e di come i due vincitori avessero deciso di spenderlo.
Anche Sissi si ritrovò a dire:
«Che carini! Grazie!»

Maria, a quel punto, li congedò facendoli tornare in casetta, non prima di averli messi in guardia dicendo:
«Chissà che settimana prossima non ci sia il passaggio del testimone, e quelle due divise finiscano addosso a qualcun altro.»

Tornate in casetta, Sissi e Cloe impararono a loro spese ad odiare il suono del campanello che i ragazzi usavano per richiamarle. Non avevano infatti intenzione di perdere tempo, e avevano già iniziato a dettare ordini a destra e sinistra - dalla richiesta di Dario a Sissi di preparare la cena per tutti, a quella di Alex rivolta a Cloe di pulire da cima a fondo la sua stanza verde, compreso il piegargli le magliette che aveva sul letto vuoto vicino al suo da quel mattino e che non aveva ancora avuto il tempo di sistemare.
Il tutto mentre gli altri, naturalmente, ridacchiavano con nervosismo, pensando ironicamente a quante relazioni sarebbero finite male a causa proprio di quelle divise da camerieri.

Mentre Sissi si dilettava in cucina, Cloe si occupò della stanza verde proprio come aveva fatto con la sua stanza un paio di giorni prima: sistemò nell'armadio i pochi capi d'abbigliamento di Alex che erano rimasti sparsi sul letto, spolverò armadio, comodino e le poche mensole in camera, passò tutto il pavimento con il mocio e detersivo e poi preparò il letto, rimboccando bene le coperte, mentre il ragazzo si era chiuso in bagno a fare la doccia.

Quando uscì aveva dei pantaloni della tuta rosa addosso e una salvietta sulla testa con la quale si stava asciugando un poco i capelli ancora umidi dalla doccia.
Cloe non poté evitare di soffermarsi un attimo a guardare il suo petto nudo, prima di distogliere lo sguardo nel momento in cui lui levò la salvietta dal capo e dal volto.
«Wow, mi hai preparato pure il letto?» fece sorpreso.

Lei portò una mano alla fronte, drizzando la schiena come se fosse un soldato.
«Mi sono occupata della camera come richiesto, signor Wyse.» disse solenne, prima di ridacchiare per quanto la situazione fosse buffa.

𝐈𝐍 𝐏𝐔𝐍𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐄𝐃𝐈 || Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora