1Mirko e Cloe

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La sua vita piatta aveva bisogno di una svolta.

Il suo carattere così serio e sempre imbronciato, aveva proprio bisogno di una ventata d'aria fresca, di un qualcosa che lo distraesse dal suo dedito lavoro.

《Ma sei ancora di fronte a quello schermo?!》

Andrea fece irruzione in casa dell'amico, che come al suo solito stava lavorando a chissà quale nuovo progetto.

《Devo concludere questo affare. La Medex ha puntato grosso su questo progetto e io devo aggiudicarmelo!》

《Dai Mirko usciamo un po', sei sempre a lavorare》

L'amico si versò da bere e andò ad accomodarsi sul divano di pelle, mentre Mirko continuava a scrivere al computer facendo finta che Andrea non ci fosse.

L'amico incurante continuava a parlargli. Gli raccontava di aver conosciuto una ragazza bellissima, di come i giorni trascorsi insieme erano stati fantastici e che intendeva passare il giorno di San Valentino con lei.

《Tu invece?! Cosa farai a San Valentino?》

《Lavoro, come ogni altro giorno della mia vita!》

《Sei proprio uno stacanovista, dovresti divertirti un po' invece di sgobbare sempre per il lavoro. Hai bisogno di una donna che ti distragga e che ti faccia scoprire i piaceri della vita》

《Non ho bisogno di nessuno. Sto bene come sto!》

A Mirko il discorso "donna" non piaceva affatto, la sua ferita era ancora aperta e adesso il suo più grande amore erano il lavoro e il suo labrador Jgor.

《Va via Andrea! Lasciami finire di lavorare. A proposito tu non ce l'hai un lavoro?》

《Certo che ce l'ho caro amico! È portarti in giro per feste e festini! Ma oggi mi sembri un tantino più nervoso del solito, successo qualcosa?》

《Sì, una squilibrata mi stava investendo insieme a Jgor! Ecco cosa è successo! Guarda non farmi pensare!》

《Aspetta, aspetta! Spiega bene!》

《Stavo facendo la mia corsetta mattutina con Jgor e stavo per svoltare l'angolo di casa, quando una pazza è sfrecciata a tutta velocità!》

《E tu che hai fatto?》

《Le ho gridato dietro e lei in risposta indovina cosa ha fatto?》

《No, non dirmelo! Ti ha mandato a quel paese?》

《Proprio così!》

Con una fragorosa risata, Andrea salutò l'amico, promettendogli che sarebbe tornato presto.

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《Non ci crederai mai cosa mi è successo poco fa!》

Cloe buttando la borsa sul divano molto animatamente, cattura l'attenzione dell'amica che era intenta a preparare il caffè.

《Ehi, cosa è successo? Trovato Ciccio?》

《Macché sembra essere sparito nel nulla! Quel micione mi farà perdere la testa qualche giorno!》

Continuando ad andare avanti e indietro, Cloe sembrava molto agitata. L'amica vedendola in quello stato le passò un bicchiere d'acqua, che tracannò tutto d'un sorso.

《Ehi, cosa è successo di tanto grave?》

《Un imbecille con il cane si stava buttando sotto la mia adorata macchina! Ti rendi conto?!》 Con un ghigno, tra il malefico e il divertito, Cloe si tuffò sul divano.

《Cioè, aspetta! Uno voleva ammazzarsi, gettandosi sotto la tua auto?!》

《Ma che ne so! Io stavo svoltando per il parco e uno tutto muscoloso e con un labrador nero mi è apparso d'avanti. Eh, ma io l'ho mandato a quel paese cara mia!》

L'amica non poté far altro che ridere per quanto le sembrava buffo e surreale quel racconto. Conosceva l'amica troppo bene e conosceva anche il suo modo di guidare. Una spericolata al volante.

《Sì ridi, ridi tu! La mia vita è uno schifo!》

Piagnucolando, Cloe abbraccia il suo adorato cuscino fucsia.

《Dai stellina, non ti sei mai abbattuta, perché lo stai facendo proprio ora?》

《Ho mandato il mio curriculum a molte aziende e ancora nessuno mi ha risposto! Nessuno ha bisogno di una disegnatrice d'interni sembra!》

L'amica si avvicinò piano e l'abbracciò, Cloe si fece cullare da quelle braccia che molte volte l'avevano sorretta e incoraggiata.

《Dai Lia, prendiamoci il caffè che se no si fredda》

Le due amiche si guardarono e rimasero in silenzio come se i loro occhi parlassero da soli.

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《Mirko, volevo avvisarti che è arrivata la prima mail di candidatura per il disegnatore d'interni, ma...》

《Che c'è, perché ti sei bloccato? Ti sei mangiato una mosca per caso?》

《Non ti facevo così sarcastico! No, c'è un problema!》

《Mi stai facendo perdere le staffe, parla!》

《È una donna...》

Dall'altra parte del telefono silenzio assoluto, sembrava che la linea si fosse interrotta.

《Mirko ci sei? Hai sentito cosa ti ho detto?》

《Ho sentito! Non mi interessa...》

《Cosa vuol dire che non ti interessa? Sei interessato a conoscerla?》

《Non mi interessa come disegnatore, non voglio donne, cerco un uomo!》

La linea si interruppe bruscamente.

Mirko camminava su e giù per il suo studio, ripensando a ciò che l'amico gli aveva appena detto.

L'unica candidatura era di una donna, non ci poteva credere, il karma si stava divertendo a infliggergli coltellate in pieno petto.

Non voleva più donne al suo fianco, né sull'ambito lavorativo che nell'ambito sentimentale.

Avrebbe aspettato e avrebbe svolto il doppio lavoro, era abituato non gli pesava questa condizione. Si era sempre dedicato solo al suo lavoro, trascurando molti aspetti della sua vita privata e questo suo comportamento gli era costato caro, ma non era disposto a cambiare costi quel che costi.

Quella sera la luna splendeva alta e due anime con un cuore in pena osservavano ognuna dal proprio balcone, quello spettacolo, sperando in un domani migliore.

Antologia: opposti innamoratiOù les histoires vivent. Découvrez maintenant