【𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟐𝟏✔️】

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⚠️Storia originale di
MesserMoon
su Ao3⚠️

Questa è solamente una traduzione, i diritti vanno tutti all'autrice/ore.
Fatemi notare errori.
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Capitolo 21✔️】

⚠️TW: Omofobia interiorizzata⚠️



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𓅇     C'è una sorta di sballo che deriva dal fatto di fregarsene. Almeno se lo fai bene. È quasi come un interruttore nel cervello di Sirius che può semplicemente... Premere. E poi è come se non contasse nulla—cosa pensa la gente, cosa vogliono da lui. È meglio del sesso, onestamente.

La discesa è una merda però.

Una volta pensava di poterlo controllare—l'interruttore. Solo fino all'anno scorso, quando ha detto a Piton di Remus, quando ha visto l'orrore sul volto di James, che ha capito quanto fosse stupido.

Ancora oggi non riesce a ricordare quel momento in realtà—il momento in cui decise di mandare all'aria tutta la sua vita. Di certo non gli era venuto in mente che era quello che stava facendo. Per un attimo gli era sembrato tutto così inutile—i segreti, la paura—e poi gli era sembrato divertente. L'idea di Piton faccia a faccia con un lupo mannaro.

Non un lupo mannaro.

Il suo cervello si corregge.

Moony.

Remus.

Il ragazzo con gli occhi bellissimi e i capelli arruffati e il sorriso che ha paura di se stesso.

Quel ragazzo.

Mio. Mio. Mio. Mio.

Quella notte però non aveva avuto nessuno di quei pensieri. Non aveva sentito nessuno di quei dolori. A quel punto era rimasto da solo per ore, diventando lentamente sempre più insensibile. Finché non gli importava più di tanto che suo zio fosse morto. Che probabilmente era colpa sua. Era così simile a sua madre onestamente, uccidere qualcuno solo per vendicarsi di lui. Solo per punirlo. Era rimasto da solo finché non era riuscito a non sentirlo più.

E poi c'era stato Piton, facendo qualche battuta sul fatto che Remus fosse malato. Su quanto fosse fragile. Quanto fosse patetico. Sirius ricordava di averne riso. Perché era divertente, onestamente, che Severus Piton desse del debole a Remus Lupin. Quando proprio in quel momento era a pochi minuti dal trasformarsi in un mostro a tutti gli effetti.

Non un mostro.

Moony.

Remus.

Mio. Mio. Mio. Mio.

In quel momento l'unica cosa che era sembrata più divertente di Piton che non sapeva che figuraccia stava facendo. Era che lui sapesse esattamente quanto si stesse rendendo ridicolo. Così gli aveva detto dove andare, se voleva sapere perché Remus stava sempre così male. E mentre guardava Piton allontanarsi aveva sentito quella sensazione familiare di sballo. Di fare la cosa che non doveva fare. Di non fregarsene.

La discesa è davvero una merda.



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È presto, troppo presto, onestamente. Nessuno sano di mente si alzerebbe così presto, ma d'altronde, James è sempre stato un po' più matto di quanto la gente gli attribuisca. Almeno secondo Sirius.

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