Chapter Forty-Eight✔️

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⚠️Storia originale di MesserMoon su Ao3⚠️

Questa è solamente una traduzione, i diritti vanno tutti all'autrice/ore.
Fatemi notare errori.
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Capitolo Quarantotto


⚠️TW: Uso di droghe (sotto forma di pozioni)
TW: Intendo il più blando riferimento a contenuti sessuali⚠️



Ottobre 1979




PARTE I: REGULUS





Questo.

Questo è bello.

Avrebbe dovuto farlo fin dall'inizio.

Avrebbe dovuto farlo anni fa.

Le pozioni rendono il mondo distante e morbido. Tutto in lui è un po' meno nitido. Un po' meno a fuoco. Si chiede se è così che si sentono tutti gli altri? Se è così che riescono ad attraversare la vita senza paura. Come se i loro ricordi non fossero qualcosa di pesante da trascinare con sé.

I giorni e le notti si mescolano, lui è in grado di funzionare abbastanza. Riesce a fare ciò che ci si aspetta da lui. Ma ormai va raramente alle riunioni. All'inizio era il pensiero di stare a casa di Lucius che lo faceva stare lontano, ora non ne ha più voglia.

Grimmauld rimane in gran parte vuota a parte lui e Kreacher.

Evan viene a trovarli di tanto in tanto, Barty meno, Cerci quando può allontanarsi dal suo lavoro e sua madre che è diventata profondamente insoddisfatta della loro relazione, dato che diventa sempre più evidente che non si concluderà con una proposta di matrimonio. Ma la maggior parte del tempo è lui. Solo lui. Stanze lasciate al buio, lasciate vuote, la casa che inizia a raggomitolarsi su se stessa, come una pianta che non trova il sole. Kreacher fa del suo meglio per curarla ma è inutile, e Regulus non è certo d'aiuto.

"Il signor Regulus non mangia abbastanza," borbotta un giorno l'elfo domestico mentre osserva Regulus che mangia con riluttanza la sua cena. "È colpa di Kreacher signore? Non lo fa bene? C'è qualcosa che non va nei pasti del signor Regulus?"

Regulus alza lo sguardo su di lui e fa un debole sorriso. "La tua cucina è eccellente come sempre Kreacher, solo che non ho... fame."

Kreacher lancia in aria uno strofinaccio in segno di frustrazione. "Ma non ha più fame ormai!"

Il che è vero. Le pozioni lo riempiono e rendono il cibo molto meno attraente, il suo gusto si è spento. È tutto una poltiglia.

"Mangerò di più, te lo prometto," dice Regulus mentre si ficca in bocca una forchettata di pasta, ma quando Kreacher gli volta le spalle Regulus fa sparire il resto del piatto.




"Sei malato?"

Sbatte le palpebre, tornando in sé, seduto sul letto mentre Cerci lo fissa con occhi preoccupati. Non sa quanto tempo sia passato tra questa conversazione e quella con Kreacher.

È il giorno dopo? Due giorni dopo? Una settimana? Sa che è passato un po' di tempo, ovviamente, ma è solo sui dettagli che la sua mente non riesce a fare affidamento.

"Regulus?"

"Scusa," borbotta lui, strofinandosi il viso. "Scusa, sono solo stanco."

Cerci non sembra credergli. "Credo che tu abbia bisogno di un Guaritore, la mia famiglia ne conosce uno bravo, posso portarti subito, ho tutto il pomeriggio libero—"

"No, non voglio," sa di sembrare scontroso e non vuole esserlo, ma non può farne a meno. "Sto bene. Ti ho detto che sto bene."

"So cosa mi hai detto," è la prima volta che crede di averla sentita irritata. "Ma stai mentendo, e neanche tanto bene."

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