Chapter Twenty-Nine

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⚠️Storia originale di MesserMoon su Ao3⚠️

Questa è una traduzione italiana, potrete trovare la storia originale (in inglese) su Ao3, sul suo profilo.

Mi scuso per alcuni errori con i verbi, (passare da passato prossimo a passato remoto per esempio), ed eventuali ripetizioni ma mi attengo al testo originale dell'autore/ice.

Alcune parole di cui che non trovo una giusta traduzione verranno messe in fondo al capitolo.

Rispetto la punteggiatura, le parole in corsivo e gli spazi, senza modificare l'opera originale.

Nota: La traduzione è fatta interamente da me. @KookSpook
La copertina della storia pure.
—-

Capitolo Ventinove

⚠️TW: violenza sessuale implicita⚠️

PARTE I: REGULUS

Sono nel giardino di suo padre in Scozia, il sole è fuori ma non è troppo caldo, l'erba è morbida sotto di loro. James ha gli occhi lucidi e la parte superiore delle guance arrossata. Ride di qualcosa che Regulus dice prima di sporgersi in avanti e accarezzargli il collo. L'affetto fa contorcere Regulus, che però non si tira indietro, anzi si appoggia a lui.

L'aria ha un profumo dolce—quella mattina hanno raccolto della menta e il suo profumo rimane ancora sulle loro dita, sui loro tocchi. Regulus prende la mano di James, la tiene sopra di sé, la rigira un paio di volte prima di premere un bacio all'interno del palmo—su ciascuna nocca. James gli sorride stupidamente.

Sopra di loro gli uccelli cinguettano e gli insetti ronzano e il resto del mondo sembra molto, molto lontano. Non hanno nessuno da cui nascondersi e niente da fare. Regulus inspira profondamente e poi espira, prima di dare un altro bacio al polso di James, sentendo il suo battito contro le labbra.

James mugugna felice, gli occhi si chiudono. "Dovremmo restare qui."

"Okay."

"Per sempre."

"Okay."

Regulus continua a baciare lentamente e senza meta l'avambraccio di James, godendosi il modo in cui le sue guance diventano più rosee e le sue labbra si arricciano. James è molto simile a un cane—adora scodinzolare.

"Dimmi di più," dice James pigramente.

"Di più?"

"Della storia. Stavamo arrivando alla parte migliore."

Regulus sbuffa. "Qual è la parte bella, esattamente?"

Regulus è quasi certo che James apra gli occhi solo per guardarlo. "La parte in cui Achille uccide Ettore, ovviamente."

Regulus inarca il sopracciglio. "Pensavo che ti piacesse Ettore?"

"Certo, ma mi piace anche Achille che spacca culi."

"Uh-huh," Regulus deve mordersi il labbro per non ridere, si sente un po' delirante in questo momento. Forse è il sole. Forse è il modo in cui James continua a guardarlo.

James batte la punta del piede contro il tallone di Regulus. "Vai avanti allora."

Regulus sospira come se fosse un grosso inconveniente, ma la verità è che ama raccontare storie. L'ha sempre fatto. Sono una specie di magia. Ti permettono di essere chiunque, ovunque, e di fare qualsiasi cosa. Non è sicuro che sarebbe sopravvissuto alla sua infanzia senza storie.

"Quando l'Alba, in vesti di zafferano, si levò dal flusso dell'Oceano, portando la luce agli dei e agli uomini," inizia Regulus, con voce morbida, che si perde nella brezza. "Teti raggiunse le navi che portavano il dono di Efesto. Trovò il suo amato figlio che gemeva ad alta voce, con le braccia intorno al corpo di Patroclo, mentre i suoi uomini stavano lì a piangere amaramente. La dea splendente venne a prendergli la mano, dicendo ; 'Figlio mio, devi lasciarlo andare, per quanto grande sia il tuo dolore, e lasciarlo qui, morto per sempre, ucciso per volontà del cielo. Ora prendi invece la meravigliosa armatura di Efesto, più bella di qualsiasi altra che abbia mai adornato le spalle di un uomo."

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