Chapter Twenty-Five

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⚠️Storia originale di MesserMoon su Ao3⚠️

Questa è una traduzione italiana, potrete  trovare la storia originale (in inglese) su Ao3, sul suo profilo.

Mi scuso per alcuni errori con i verbi, (passare da passato prossimo a passato remoto per esempio), ed eventuali ripetizioni ma mi attengo al testo originale dell'autore/ice.

Alcune parole di cui che non trovo una giusta traduzione verranno messe in fondo al capitolo.

Rispetto la punteggiatura, le parole in corsivo e gli spazi, senza modificare l'opera originale.

Nota: La traduzione è fatta interamente da me. @KookSpook
La copertina della storia pure.
—-

Capitolo Venticinque

⚠️TW: Linguaggio omofobico
TW: Violenza (sangue—non credo che sia troppo grafica, ma è meglio metterlo)
TW: Violenza sessuale implicita/tentata (tramite la Maledizione Imperius—anche in questo caso non c'è nulla di grafico)⚠️

Tu sei la mia felicità.

Non aveva intenzione di dirlo. Era mezzo addormentato. Non era giusto che James facesse il sentimentale con lui in quello stato.

Tu sei la mia felicità.

Non aveva intenzione di dirlo. Ma lo pensava davvero. A posteriori, era questo il vero problema. Doveva porre fine a tutto questo. Lo sapeva. Il marchio sul braccio era un orologio che ticchettava. Non riusciva a lasciarsi andare. Non aveva mai avuto qualcosa di simile prima, qualcosa di buono. Qualcosa che fosse suo. Così continuò a scavare una buca dalla quale non era sicuro di riuscire a uscire.

"Oi! Terra chiama Black?"

Regulus sbatte le palpebre quando Evan gli infila la mano in faccia, agitandola nel tentativo di attirare la sua attenzione.

"Sei insopportabile," dice Regulus con uno schiaffo, guadagnandosi un sorriso.

"Mi piace quando mi parli sporco."

"Che schifo," Barty è appoggiato al muro, con le braccia e le caviglie incrociate in un modo che Regulus sa di ritenere intimidatorio, ma che è esattamente il contrario.

"Aw, non essere geloso Barty," Evan si avvicina a lui facendo il verso del bacio, provocando un'espressione di totale repulsione sul volto di Barty. Barty spinge via Evan.

"Merlino, smettila. La gente penserà che sei un fottuto frocio."

Regulus non reagisce. Non lo fa mai. Fissa con aria assente il corridoio, mentre i ragazzi si affaccendano nella loro pausa pranzo.

Evan sgrana gli occhi. "Ne dubito. E poi, se FOSSI frocio punterei un po' più in alto di te. Ho degli standard sai."

"Da quando?" chiede Regulus seccamente.

"Oi!" Evan cerca di dargli un calcio, ma Regulus si scansa senza problemi e gli angoli della bocca si sollevano.

"Dico sul serio," continua Barty, a muso duro. Ultimamente è sempre più un rompiscatole. Regulus pensa che sia perché suo padre ha avuto un'altra promozione. "Pensi che il Signore Os—"

"Gesù Barty," lo interrompe Regulus, con gli occhi che rimbalzano su e giù per il corridoio, per assicurarsi che nessuno stia prestando attenzione. "Un po' di delicatezza per favore?"

Le guance di Barty si arrossano e il suo cipiglio aumenta. "Non vorrà mica un mucchio di cacche nel suo ordine vero?"

Beh, pensa Reg, è un po' tardi per questo.

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