Chapter Fifty-Five✔️

1.3K 34 315
                                    

⚠️Storia originale di Messermoon su Ao3⚠️

Questa è solamente una traduzione, i diritti vanno tutti all'autrice/ore.
Fatemi notare errori.
—-

-Consiglio di ascoltare una qualche playlist, possibilmente triste, se siete maniaci come me-


Capitolo Cinquantacinque


⚠️TW/CW: Contenuti sessuali lievi
TW: Discussioni sulla SA (non grafiche)
TW: Morte di personaggi principali (multipli)⚠️


PARTE I: REGULUS


Tu eri... la parte migliore per me. Dell'essere qui. Di... essere.


Settembre 1972


Regulus guarda la stazione ferroviaria che passa fuori dalla finestra. Persone ed edifici si confondono mentre si allontanano da tutto ciò che conosce. Non riesce più a vedere Kreacher. Non lo rivedrà fino a Natale.

"Dai," Sirius lo spinge leggermente con il gomito. "Ti presento i ragazzi, ti piaceranno."

Regulus alza lo sguardo su Sirius e non crede di immaginare la tensione del suo sorriso. Le cose sono state... strane, da quando è tornato da scuola quest'estate. Ogni volta che parlano è come se ci fosse qualcosa che cercano di non dire, solo che Regulus non è sicuro di cosa sia. Sa solo che sta facendo attenzione. In punta di piedi non si avvicina alle loro conversazioni.

Non aiuta il fatto che Sirius abbia litigato di più con la madre. È colpa di Sirius che le sbatte in faccia il fatto di essere un Grifondoro. Per aver tirato in ballo James Potter ogni cinque secondi. Anche solo il pensiero di quel nome fa alzare gli occhi al cielo a Regulus. Quando Sirius non era in camera sua a scrivergli lettere, era in camera di Regulus a parlare di lui. La cosa era diventata così fastidiosa che un giorno Regulus si è arrabbiato:

"Se lo ami così tanto perché non vai a sposarlo maledizione."

Sirius aveva sbattuto le palpebre. "Cavolo Reg, scusami se ho degli amici."

Regulus non sa perché non riescano più ad andare d'accordo. Perché sentir parlare di Hogwarts abbia smesso di essere divertente e abbia iniziato a essere fastidioso. Vuole solo che le cose tornino alla normalità. Vuole che Sirius smetta di litigare con i loro genitori e di sembrare così deluso quando Regulus non vuole litigare con lui.

"Sono quasi certo che siano qui da qualche parte," borbotta Sirius mentre si fanno strada lungo il vagone del treno, schiacciandosi contro il muro per permettere agli altri studenti di passare. Regulus vorrebbe disperatamente chiedere a Sirius se possono sedersi da soli, ma sa già che la risposta sarà 'no' e non vuole sopportare il dolore di sentirselo dire.

"Ah, sì, sembra la risata di James."

Lo stomaco di Regulus ha un sussulto. "Sirius—"

Ma Sirius sta già spalancando la porta, liberando un turbinio di voci giovani.

"Ragazzi," Sirius allarga le braccia. "Sono arrivato."

"Era ora maledizione!"

Un ragazzo dai capelli castani e selvaggi si alza dal suo posto e subito dopo stringe Sirius in un abbraccio. Porta un paio di occhiali, leggermente sbilenchi sul naso, e i suoi occhi ricordano a Regulus il colore del ruscello vicino alla loro casa in Scozia.

Nello scompartimento ci sono altri due ragazzi, entrambi con i capelli più chiari, uno dei quali ha una cicatrice orribile che gli attraversa il viso. È il primo a stabilire un contatto visivo con Regulus, che è ancora in piedi qualche metro dietro il fratello nella porta aperta. Il ragazzo sfregiato sorride. Regulus non ricambia il sorriso.

ChoicesWhere stories live. Discover now