Capitolo 2:

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Il pomeriggio stesso...
C'è un via vai continuo nell'infermeria, i pirati incuriositi vogliono vedere la nuova arrivata e le infermiere che già seguono l'Imperatore a causa della sua salute precaria, fanno fatica a tenerli lontani dalla stanza...

MIDORI POV'S:
Apro lentamente gli occhi, la vista è ancora sfocata, ma con un po' di pazienza riesco a mettere a fuoco vedendo finalmente un chiaro soffitto in legno sopra di me...
-Dove sono?-
Mi alzo lentamente ma prendo con forza la testa fra le mani per i dolori lancinanti che ancora ho, come se qualcuno mi ha spaccato una sedia in testa da poco...
-Maledizione...-
Mi riprendo e guardo la stanza intorno a me...sembra sia un'infermeria...un po' spoglia e con poca roba, ma almeno l'essenziale c'è...
-Quel dannato demone...stavolta ho rischiato grosso...-
Scendo dal lettino appoggiandomi su un ferro e noto delle flebo attaccate a me sulle braccia...
-Metodi di medicazione piuttosto vecchiotti...-
Guardo bene l'ambiente cercando di capire se c'è una trappola o no...
-E se fosse un inganno di quel lurido....?-
Controllo ogni singola cosa...solo dopo mi rendo conto che manca qualcuno...
«Hèlios?»
Lo cerco ovunque...negli armadietti, sotto il lettino dove ero sdraiata, persino in un barile vuoto messo in questa stanza per chissà quale motivo...
«ELIO!»
Sento la porta aprirsi e mi metto sulla difensiva creando una sfera elettrica nella mano destra...ad entrare non è un demone, bensì due umane infermiere...apparentemente....
Infermiera 1: «Oh finalmente ti sei svegliat...AAAHHHH! FERMA!»
«DOV'È ELIO? DITEMELO SUBITO!»
-E se fosse tutto un trucco? Non devo farmi ingannare! -
Infermiera 2: «N-non vogliamo f-farti del male!»
«PARLATE DOV' È LA MIA FENICE?»
Un uomo con una maschera sul viso e un camice da dottore arriva di corsa nella stanza...
Dottore: «Che succede qui?»
«PARLATE DEMONI DOVE AVETE NASCOSTO HÈLIOS?»
Dottore: «Hèlios?»
Infermiera 1: «S-si riferisce a q-quella piccola fenice n-nera!»
Dottore: «Capisco...ascolti signorina, il suo pulcino è al sicuro e...»
«DIMOSTRALO.»
Il medico alza le mani in segno di resa e parla all'infermiera dai capelli lunghi e biondi...
Dottore: «Tate vai a prendere quella piccola creatura. E dì agli altri che si è svegliata.»
Tate: «V-vado subito...»
La donna corre via...
Dottore: «Hikari vai anche tu, qua ci penso io.»
Hikari: «C-come vuoi...»
Se ne va anche la seconda infermiera e rimango sola con il dottore...
Dottore: «Masked Deuce, piacere di conoscerti.»
«Smettila con queste formalità, non mi inganni mostro demoniaco.»
Deuce: «Mostro? Guarda che ti sbagli, sono un semplice essere umano.»
«Stai zitto.»
Ho i nervi a fior di pelle, il Dottore replica la mia stessa posa di difesa...ma la sua mano non sprigiona alcuna magia di attacco...
Deuce: «Ora mi credi?»
Abbasso il mio incantesimo e scruto bene l'umano di fronte a me...
-Nessun sigillo, nessuna aura oscura, nessuna magia...non sento nulla di malvagio.-
«Si, ti credo....»
Deuce: «Bene. Ricominciamo da capo. Io sono Masked Deuce. E tu sei?»
«...Midori.»
Deuce: «Bene Midori. Ora, ameno che tu non abbia perso molta memoria, sappi che stamattina sei "caduta" sulla nostra nave.»
«Nave?»
Deuce: «Non ricordi cosa è successo? Ti abbiamo vista cadere dal cielo in seguito a forti esplosioni a chissà quanti metri di altezza.»
Mi tocco il capo pensando a ciò che mi ha detto, sfioro un bernoccolo e dal troppo male mi passa per la testa tutto lo scenario di questa mattina, mi gira leggermente la stanza e mi tengo a fatica dalla barella dietro di me...
Deuce: «Ehy fai attenzione, sei ancora troppo debole per stare in piedi!»
Mi sorregge tenendomi per un braccio e mi fa sedere delicatamente...
«Da quanto hai detto che sono qui?»
Deuce: «Solo da questa mattina, ti abbiamo recuperato svenuta insieme al tuo pulcino.»
Chiudo gli occhi e ogni cosa è chiara nella mia mente...
«Ho sentito qualcuno afferrarmi in volo e con tutto che ero svenuta ho sentito ugualmente un forte colpo subito dopo....e poi...non ricordo...»
Deuce: «È già tanto se ricordi questo.»
Prende un bicchiere d'acqua con una pasticca e me la porge...
Deuce: «Tieni, ti aiuterà contro le vertigini.»
Aggiunge sorridendo...ingoio la medicina e finisco tutta l'acqua del bicchiere...
Deuce: «Quanta sete! Se ne vuoi ancora fai con comodo.»
Prendo tutta la caraffa e me la scolo in pochi secondi...
«Ci voleva proprio.»
Deuce si avvicina a me, mi controlla il polso, la respirazione e anche la febbre...mi fissa stranamente gli occhi...
Deuce: «Hai degli occhi stupendi...tolgono il fiato il solo guardarli...»
«Uhm...grazie...»
-Questa cantilena l'ho già sentita mille e passa volte....comincia a stancarmi...-
«Tu perché hai una maschera sul viso?»
Domando non curante della poca distanza che separa il mio viso dal suo...
Deuce: «Pensavo di essere più attraente e quindi per questo la porto sempre sul viso...no dai scherzavo, in realtà non voglio farmi riconoscere dalla Marina militare.»
Risponde ridendo mentre sistema lo scorrere della flebo e finendo di disinfettarmi i graffi sul viso e sul collo...divento leggermente rossa...
-Beh forse non ha tutti i torti sul fatto di essere attraente... ma sul non essere riconosciuto mi sembra scadente come idea...-
«Ti sta veramente bene. Mi piace anche il colore, blu, come il mare profondo e come i tuoi capelli azzurri.»
Anche lui a sua volta diventa rosso, ma molto più di me a tal punto da sembrare un pomodoro...
Deuce: «M-molto gentile da parte tua!»
Ridacchio e continuo a stare ferma nell'attesa di finire il trattamento medico.
La porta si spalanca di colpo rivelando l'infermiera Tate con il mio Elio in braccio che piange come un disperato...
Tate: «Eccolo qui!»
Urla leggermente lei ansiosa e il dottore salta sulla sedia spaventato e imbarazzato allo stesso tempo...
«Elio...»
Mi alzo di fretta e corro a prenderlo in braccio per calmarlo...
«Shhhh nono non ti preoccupare, ci sono io.»
Guardo l'infermiera sentendomi in colpa...
«Grazie...e scusami per prima...credevo di essere in pericolo...»
Tate: «N-no no! Non scusarti! Penso sia normale avere una reazione simile!»
Mi inchino per rispetto oltre che a chiedere di nuovo scusa...
Tate: «Va bene va bene accetto le tue scuse ma non ce n'era bisogno, credimi!»
Ribatte con il medesimo tono ansioso...
-Si vede che l'ho spaventata...-
Le sorrido nascondendo la mia poca convinzione e torno al posto di prima per finire le medicazioni...
Deuce: «Come ti senti?»
«Va meglio...grazie.»
Mi controlla la pressione e il battito cardiaco, le ferite sulle braccia e gambe, i riflessi degli occhi e senza pensarci mi faccio esaminare le ali, anche se sono una delle parti più fondamentali di me, non ho paura che questo umano possa ferirmi di nuovo...
«Hai detto che sono su una nave?»
Deuce: «Diciamo che ti trovi in casa di uno dei 4 Imperatori...hai beccato la nave di Barbabianca per l'esattezza.»
Ride lui e io rimango a bocca aperta...
-Uno dei personaggi più famosi del mio mondo...è destino....o forse un caso di essermi trovata qui?-
Penso tra me e me...beh, d'altronde ho scelto io di esplorare questo universo consapevole di non conoscere tutti quelli che lo vivono...
Deuce: «Sorpresa?»
«Beh, un po' sì...ma non mi aspettavo di finire qui in questo modo...»
Deuce: «Aspetta di conoscere tutti gli altri, sono tutti curiosi di vederti. Se ti senti bene, possiamo andare.»
«Perché no? Devo ancora ringraziare chi mi ha salvato, altrimenti sarei finita in mare aperto...sarebbe stato un guaio dato che avevo esaurito tutte le energie...»
Deuce: «A proposito di questo...mi dici cos'è successo?»
«Diciamo che stavo risolvendo un grosso problema...»
Deuce: «Fammi indovinare...demoni?»
Lo guardo sbattendo le palpebre più volte facendo intendere di non voler continuare il discorso...
Deuce: «Scusami. Non mi impiccio più delle tue cose. Andiamo?»
«Andiamo.»
Scendo dalla barella, tengo in braccio Hèlios e seguo il dottore fuori dalla stanza.


Legame IndissolubileWhere stories live. Discover now