Capitolo 13:

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Il mattino successivo...

MIDORI POV'S:

Sbadiglio sonoramente, mi stiracchio e dopo essermi strofinata gli occhi fisso il soffitto persa nei miei pensieri... alzo di poco la testa volgendo lo sguardo su Hèlios... è appollaiato sul suo cuscino intento a continuare il suo sonnellino...
-Ieri ho avuto paura di perderlo... se non fosse stato per Satch e i miei compagni...non voglio pensarci...-
Sospiro, rotolo giù dal letto e vado dritta sotto la doccia, mentre mi lavo, ripenso agli eventi di ieri...
-Forse non sono più l'agile angelo di un tempo... messa a terra da un orso... e non riesco più a tenere d'occhio Hèlios... che mi succede?-
Rimugino mentre 'acqua calda scivola lungo la mia schiena e le mie ali...
-Mi sento... sottosopra... balbetto sempre quando c'è...lui...-
Ripenso a ciò che è successo con quel cuoco...
-Forse mia sorella aveva ragione... ho davvero attirato l'attenzione di qualcuno... ma non riesco a crederci...-
Lavo via il sapone dai miei capelli...
-Mi sento una stupida... torno sulle stelle quando parlo con lui... ha un profumo buonissimo e dolce... è così gentile e dolce... carino... forse anche troppo... sono davvero... innamorata? Ma... ci sarà da fidarsi...?-
Esco dalla doccia, mi asciugo in un lampo e mi vesto subito indossando dei pantaloncini neri, una canotta verde fluorescente e scarpe sportive bianche... prendo il cellulare e scrivo a mia sorella digitando così:
-Midori: "Buongiorno, come stai? Ascolta... credo tu abbia ragione, sul fatto di aver attirato quel ragazzo che hai visto nel video...ma... io non riesco a crederci...credo di essere innamorata...ma... insomma, sai quante delusioni ho avuto, ho chiuso il cuore, ho paura di fidarmi, tu lo sai bene quanto possono essere subdoli gli umani... mi sento male a pensarci... mi sto illudendo... buona giornata sorellina..." -
Blocco lo schermo e metto il telefono in tasca, prendo Hèlios in braccio ed esco silenziosamente.
Anche stamattina non c'è quasi nessuno sulla nave, anzi, sono presenti poco meno della metà dei vari comandanti delle 16 Divisioni, vanno tutti a fare colazione e decido di aggregarmi...
Vista: «Buongiorno signorina.»
Sobbalzo un po'...
«Oh... buongiorno a te, spadaccino.»
Vista: «Non ti senti bene?»
«Si sto bene, stavo ripensando a ieri...»
Mi guarda accigliato mentre scendiamo giù per la colazione...
Vista: «Sei sicura?»
«Si, certo.»
Mi siedo vicino a lui...si sente la baraonda di prima mattina, talmente tanta da far svegliare il mio amichetto che sbadiglia dolcemente... di colpo due piattini fulminei vengono serviti di fronte a me.
Guardo bene, sono presenti due fette di dolce completamente uguali, ma solo una ha un cuoricino piccolo nascosto tra la panna...
Satch: «Spero siano di tuo gradimento...»
Guardo il 4° Comandante persa nel vuoto, mi sveglio e sorrido gentilmente...
«Grazie, gentile come sempre.»
Se ne va di fretta e per poco non inciampa addosso a Jozu... lo guardo stranita per qualche secondo e poi ritorno sul mio dolce.
Elio ha divorato quasi del tutto la sua fetta, io fisso la mia pensierosa punzecchiandola con la forchetta...
-Ho lo stomaco sottosopra...-
Torno in me sentendo qualcuno fissarmi male...
Marco: «A chi stai pensando?»
Mi giro infastidita verso di lui...
«Non sono affari tuoi.»
Mangio metà dolce in un sol boccone...
Marco: «A Occhi di Falco?»
Domanda sarcasticamente...
«E tu pensa che tra poco ti spacco la faccia.»
Rispondo addentando l'ultima parte del dolce...
Marco: «Scommetto che non ti sopportava.»
«Sai una tua possibile ragazza ti metteva le corna ogni minuto se stava con te. Non solo hai la faccia da coglione, ma sei pure scemo.»
Lo guardo malissimo senza staccargli gli occhi di dosso...
Marco: «Mi domando chi vorrebbe mai una bambina come te...»
Ribatte lui beffardo... fisso i due piattini davanti a me concentrandomi, senza muovere un muscolo, glieli sbatto entrambi in faccia senza che se ne renda conto, ci fissano sorpresi... Marco mi guarda imbufalito...sta per cominciare una rissa mattutina...
-Ora basta.-
Ci alziamo di scatto, metto al sicuro Hèlios vicino allo spadaccino Vista e mi fiondo subito verso l'uscita evitando delle frecce di fuoco azzurro...
Edward: «Non voglio risse qui!»
Tuona l'imperatore infuriato... sento Marco corrermi dietro, raggiungo il ponte della nave e mi nascondo...

MARCO POV'S:
Raggiungo il ponte ma di Midori non vedo nessuna traccia...
«Combatti contro di me!»
Nessuna risposta...
«Come pensavo... sei fuoco sotto cenere... hai paura di misurarti con me? Con le parole sembri una leonessa, ma poi...una piccola e debole pecorella.»
Midori: «Non combatto con te, per il semplice fatto di non voler sprecare energie inutilmente. Quando la smetterai di venirmi contro?»
Mi guardo intorno per capire da dove è arrivata la sua voce...
«Sei davvero insopportabile.»
Ace: «Piantala Marco, sei tu quello che cerca rogne.»
Interviene mio fratello...
«Sei davvero cieco Ace, hai visto anche tu che ha cominciato lei, non io. VIENI FUORI MIDORI.»
Ace: «Marco il tuo comportamento insopportabile ha stancato tutti noi.»
«Levati dai piedi Ace, gli darò una bella lezione.»
Ace: «Non te lo permetto.»
Midori: «Fermo Ace!»
Mio fratello sprigiona le sue fiamme e mi attacca, rispondo scatenando i miei poteri e iniziamo a lottare...
Ace: «Perché non la lasci in pace?»
Contrastiamo i nostri colpi sentendo l'alone di potenza intorno a noi...si è sempre saputo che io e lui siamo di egual livello in combattimento... pian piano iniziamo una lotta corpo a corpo...
«Non voglio averla intorno.»
Ace: «Per ora è nostra ospite. Accontentati!»
Midori: «SMETTETELA!»
Senza rendercene conto la ragazza si mette in mezzo a noi proprio nel momento in cui sferro un calcio potente colpendola al viso...pensavo di scaraventarla sul parapetto del ponte data la potenza del colpo...e invece rimane in piedi, leggermente stordita, ma pur sempre in piedi...
Ace: «Midori...!»
Si pietrifica sul posto a guardarla per qualche secondo, ma quando vede del sangue uscire dal naso e dalla bocca di lei interviene per non farle perdere i sensi reggendola in piedi...
Ace: «Forza non è niente!»
La schiaffeggia sul viso notando segni di cedimento...
Midori: «Sto...sto bene...»
Sputa due denti insanguinati e si massaggia la mascella... Satch vedendo questo mi prende con forza...
Satch: «MA CHE HAI FATTO?»
«Si è messa in mezzo lei, non l'ho fatto apposta.»
Satch: «NON MI IMPORTA. Tu hai iniziato e tu dovevi smetterla! Ti dovrei rompere la testa per questo!»
Mi respinge bruscamente, raggiunge Ace e portano la ragazza in infermeria...
-Se non si fosse messa in mezzo adesso, non sarebbe successo.-
Ritorno a fare colazione, i presenti mi fissano, chi intimoriti e chi infuriati con me, nostro padre mi guarda con freddezza...
Edward: «Mi auguro per te che non sia grave la situazione...»
«E anche se lo fosse? Si riprenderà subito, in fondo...ha la sua magia no? E non l'ho fatto di proposito, si è messa in mezzo nel momento sbagliato.»
Edward: «NON È QUESTO IL PUNTO!»
Tuona così forte da far tremare la nave...
Edward: «Marco, ti avevo chiesto di cercare di andare d'accordo con lei.»
«Lo so, ma non posso proprio vederla. E questa volta ha iniziato lei a provocare.»
Rispondo mantenendo la calma e prendo i due piattini che mi sono stati lanciati... li lascio cadere a terra così da frantumarli...
Edward: «L'hai provocata di proposito, Marco. Ti avverto: Fai un altro passo falso e ti farò sostituire da quella ragazza.»
Lo guardo sgranando gli occhi ...
-CHE COSA?-
Ci guardiamo fissi negli occhi...non posso obbiettare...è mio padre, gli voglio bene, non voglio arrivare ad allontanarmi da lui...
«Si...tutto chiaro.»
Edward: «Bene. E che non succeda più una cosa simile.»
Finisco di mangiare e vado a gestire le mie mansioni per poi scendere a terra.

SATCH POV'S:
Sulla soglia dell'infermeria...
"Lottiamo" contro le infermiere insistendo per farci entrare nella stanza...
«Hikari per favore, fammi passare, non voglio starmene con le mani in mano.»
Hikari: «No, chiuso il discorso. Voi due siete così arrabbiati da rompere ogni cosa. Non fatemi perdere la pazienza.»
Midori: «Ragazzi... è tutto ok, non vi preoccupate, sono in buone mani.»
Replica sorridendo dall'altra parte della porta...
Ace: «Ma almeno lascia che stiamo qui di guardia.»
Midori: «Forse è un tantino esagerata come richiesta. Andate, ci vediamo dopo, tenete d'occhio Hèlios, per favore.»
La guardiamo preoccupati mentre Hikari chiude la porta quasi sbattendola in faccia a noi... sto per battere nuovamente i pugni su di essa...
Ace: «Vieni via!»
Mi tira con forza per un braccio trascinandomi nella stanza dove dormiamo insieme ai nostri compagni...
«Che sia maledetto Marco... la odia così tanto a tal punto da squartarla viva.»
Ace: «Ma stavolta è stata lei ad aizzare di più la provocazione di Marco...»
«Non ti ci mettere anche tu, lo ha fatto per difendersi.»
Ace: «Senti, Marco ha sbagliato iniziando a provocarla e lei ha fatto l'errore di ascoltarlo e di passare alle maniere forti. Se lo avesse ignorato, non avrebbe perso due denti.»
«Vorrei poter fare qualcosa...per lei...non sono riuscito a difenderla...»
Mio fratello mi guarda pensieroso mentre abbasso leggermente il capo...
Ace: «E se gli regali un mazzo di fiori? Penso che abbiamo abbastanza tempo prima di salpare da quest'isola.»
Sgrano gli occhi a sentire questo...
«Sai che figura ci faccio se gli altri mi vedessero con dei fiori?»
Ace: «Senti, tutti siamo stati innamorati. E il fatto di essere gentili non è una debolezza. Chiaro?»
Mi prende per un braccio e mi trascina fuori dalla stanza, passiamo un attimo a prendere Elio per portarlo con noi e infine scendiamo dalla nave.
«Quale fiore potrebbe piacergli?»
Ace: «Quando la guardi, secondo te quale fiore gli si addice?»
Ci penso su... la scelta è complicata...
«Ad essere onesto... nessun fiore la può eguagliare...»
Ace: «Si ma per questa volta scendi dalle nuvole, bisogna decidere in fretta.»
Hèlios: «Rose...rose!»
Lo guardiamo stupiti...
Ace: «Ma certo, iniziamo da quelle! E di quello che c'è in fioreria lo aggiungiamo al mazzo.»
«Allora andiamo.»
Entriamo nel negozio e guardiamo in giro i fiori più belli che possiamo scegliere...più che altro, è Hèlios quello che ci guida nella scelta: Rose, Narcisi e Camelie.
Il mazzo completato è perfettamente avvolto nella carta da regalo verde e rosa... usciamo di corsa e ritorniamo a bordo.
«Spero gli piaccia davvero...»
Ace: «Rilassati Satch, abbiamo avuto anche un piccolo aiuto, e ricordati di dirgli che il pensiero è stato tuo.»
«Ho i miei dubbi.»
Man mano che parliamo, ci avviciniamo sempre di più alla nave.

Legame IndissolubileWhere stories live. Discover now