Capitolo 29:

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Il giorno seguente, come sempre, c'è movimento sulla nave dell'Imperatore...

ACE POV'S:
Scendo giù in cucina con una gran fame e sbadigliando...
-Sono curioso di sapere com'è andato il turno stanotte.-
Arrivo e Satch è già all'opera...
«Buongiorno, che si mangia oggi?»
Non risponde, continua a fare avanti e indietro tra i fornelli...
«SATCH!»
Salta per lo spavento e per poco non mi becco una padellata in faccia...
Satch: «Ma sei cretino? Guarda che ti avevo sentito.»
«Beh potevi rispondere.»
Abbassa la padella e riprende pensieroso il lavoro...
Satch: «Scusami... stavo pensando a ieri e stanotte...»
«Per il turno di guardia? Beh... come vedi non hanno distrutto nulla.»
Satch: «Si ma non ci metteranno molto a farlo.»
«Non essere negativo.»
Satch: «Speriamo bene....comunque, tu oggi farai il doppio del lavoro.»
«Cosa?»
Indica l'orologio ed è mezzogiorno passato...
«No ti prego.»
Satch: «Si signorino, il lavoro che dovevi fare stamattina, lo farai pomeriggio insieme ad altre cose.»
«Dannazione...»
Mi lamento mentre lui ride...
Satch: «Io le mie cose le ho fatte, quindi sono a posto.»
Lo guardo infastidito...
«Si si certo, guarda piuttosto chi sta arrivando.»
Gli faccio notare girandolo verso la sala...
Satch: «Lo faccio a pezzi.»
«Frena i nervi. Non vorrai mica fare lo stesso schifo di ieri?»
Satch: «Peggio, commetto un omicidio.»
«Stai fermo.»
Rispondo sussurrando...
Marco: «Buongiorno, che c'è per pranzo?»
Domanda la Fenice con la testa sul tavolo...
Satch: «Prima mi dici cos'è successo questa notte, poi ti dirò cosa si mangia.»
Lo fisso seriamente...
Marco: «E questo cosa c'entra?»
Satch: «Parla o resti a digiuno. Nel peggiore dei casi, ti uccido.»
«Smettila non l'ha mica uccisa.»
Marco: «In realtà stavo per farla fuori...»
Mio fratello reagisce di scatto e lo afferro per un braccio...
Marco: «MA...ma... mi sono reso conto che mi avrebbe battuto ancora, senza il minimo sforzo...non ho fatto nulla. Abbiamo solo parlato. Niente di più, niente di meno. La mia risposta ti soddisfa, cuoco?»
Si calma lentamente fulminandolo con lo sguardo...
Satch: «Oggi c'è carne di Re del Mare.»
Risponde digrignando i denti e rientra in cucina.
Mezz'ora dopo, la sala si riempie dei nostri compagni creando la solita baraonda...
«Ma dov'è finita?»
Mio fratello scruta minuziosamente ogni angolo della sala mentre mangiamo...
Satch: «Sarà successo qualcosa? Perché non arriva?»
«Ascolta, sicuramente è ancora stanca da ieri e da stanotte. Lasciala dormire, sa badare a sé stessa. Non agitarti per ogni cosa.»
Mi guarda per qualche secondo e ricomincia a mangiare...
Satch: «Lo so e solo che... non voglio perderla.»
«E non la perderai, ma smettila di trattarla quasi come una bambina.»
Riprendiamo il pranzo perdendoci in altri discorsi.

Due ore dopo...
SATCH POV'S:
-La sala è vuota e di Midori nessuna traccia...-
«Basta non ne posso più.»
Prendo il piatto di carne che ho lasciato da parte, lo riscaldo aggiungendo altri condimenti e lo porto via di corsa...
Ace: «Aspetta Satch! Forse starà arrivando!»
Urla dietro di me, non lo ascolto e corro dritto verso la stanza della nuova comandante della 1° flotta...
-Non ha mai fatto tardi.-
Corro più veloce perso nei pensieri e giro l'angolo...
Midori: «AH!»
Ci scontriamo entrambi e finiamo a terra... poi mi becco il piatto direttamente in faccia sporcandomi anche i capelli...
Midori: «Che botta...stai bene?»
Mi domanda tirandomi su senza il minimo sforzo, poi mi ripulisce usando i suoi poteri...
«Mi dispiace tesoro, stavo andando di fretta e non ti ho visto. Io sto bene e tu?»
Midori: «No no, non preoccuparti ero distratta e non sono stata vigile.»
Si mette una mano sulla schiena e la strofina...
Midori: «Leggermente ammaccata, ma bene dai.»
«Sei sicura?»
La controllo dalla testa ai piedi e poi la guardo negli occhi...
«Non sei venuta a pranzo... è successo qualcosa? Stai male?»
Mi zittisce con un dito sulle labbra...
Midori: «Amore, calma. Rilassati... mi vedi forse che sto male?»
Rispondo negativamente con un cenno del capo, sorride e la seguo nella sua stanza dove l'aspetta il suo pulcino mentre salta sul letto...
Midori: «Ti preoccupi troppo...beh, parlo proprio io che sono la peggiore nelle preoccupazioni...»
Mette il cellulare in tasca, prende in braccio Elio e usciamo dalla stanza...
Midori: «Ho talmente fame che divorerei il tavolo!»
Aggiunge ridendo...la trascino con me nella sala e mi rimetto ai fornelli...
«Vedrai, farò una cosa speciale solo per te.»
Midori: «Posso fare da sola...»
«No no, tu ora rilassati al resto ci penso io!»
Ride dolcemente mentre prendo il necessario...
Midori: «Lui poltrisce beatamente.»
Riferendosi ad Ace sotto effetto della narcolessia...
«Oh non ti preoccupare, dopo lavorerà come si deve...»
Rispondo sarcasticamente mentre metto in due piatti diversi la carne di Re del Mare che è rimasta, poi li servo in tavola...
Midori: «Cosa dovrebbe fare?»
«Sgobbare come tutti gli altri!»
Ridiamo insieme mentre mi metto vicina a lei...
Midori: «È tutto buono come sempre.»
Sorride lasciandomi un bacio sulle labbra...
«Solo il meglio per te...bambola.»
Mi picchia scherzosamente con un pugno sulla spalla...
Ace: «Ehy piccioncini qui c'è qualcuno che sta cercando di dormire.»
Mugola Pugno di Fuoco con la faccia sul tavolo...
«Se non ti alzi immediatamente e vai a fare qualcosa ti faccio dormire per sempre!»
Ci alziamo entrambi di scatto guardandoci in faccia, pronti a fare botte...
Ace: «Che hai detto idiota?»
«Ragazzi!»
Midori ci separa e riprende a mangiare...
«Dopo facciamo i conti.»
Midori: «Su su, basta...»
Aggiunge pensierosa punzecchiando la carne...
Ace: «Problemi?»
Non risponde subito, mangia con calma e quando finisce si guarda intorno...
Midori: «Ecco...devo dirvi una cosa...anzi, due.»
«Sono buone o cattive notizie?»
Midori: «Una è cattiva, l'altra non so...»
Ace: «Parti da quella di cui non si sa se è positiva o negativa allora.»
Ci guarda entrambi e poi accarezza le piume arruffate del suo pulcino...
Midori: «Della mia storia... non ho detto tutta la verità...»
«In che senso?»
Midori: «Ho...mentito su un dettaglio fondamentale...»
La guardiamo straniti dalla risposta.

MIDORI POV'S:
-Non posso tirarmi indietro, non voglio che siano in pericolo a causa mia...-
Ace: «Parla non tenerci sulle spine.»
Prendo fiato e comincio...
«So che Halta vi ha raccontato di come i demoni hanno sterminato la mia famiglia...»
Satch: «Si, per il vantaggio di uno strano macchinario capace di togliere immortalità e magia.»
«Bene, così risparmio il tempo di rispiegare tutto. Ecco... in realtà, non è vero nulla... l'arma che permette di togliere queste nostre capacità... è una farsa...»
Ace: «Cosa?»
Satch: «Ma perché hai mentito?»
«Me ne vergogno... l'ho fatto sia come copertura, sia perché... sinceramente non avevo molta fiducia in voi... in questi anni di guerra ho imparato che, mai e poi mai, bisogna scoprire tutte le carte a chiunque. Ma la cosa che mi è sempre stata più a cuore è non volevo mettervi in mezzo a queste cose. Io so che siete un portento, ma la mia situazione è più grande di quanto possiate immaginare...»
Li guardo per qualche secondo e poi abbasso lo sguardo....
«So bene che le bugie non piacciono a nessuno... ma per voi l'ho fatto a fin di bene...»
Il cuoco mi prende la mano...
Satch: «Avresti dovuto dircelo prima, ti abbiamo dimostrato che di noi puoi fidarti...»
«Satch, io ho a cuore la vita di tutti voi. Non potevo farlo prima...»
Ace: «Ma quindi...se l'arma dei demoni non esiste...»
«Il punto debole di tutti gli angeli è l'uccisione diretta da parte dei demoni, anche noi siamo il loro punto debole su questo fronte.»
Mi fissano con gli occhi e la bocca spalancata...lo sapevo che sarebbe andata così... di colpo il mio cuoco preferito mi stringe in un abbraccio quasi da togliermi il fiato...
Satch: «Finché resterai qui con noi, non lo permetteremo.»
Resto immobile all'inizio, poi ricambio la stretta guardando Ace sorridere...
Ace: «Faremo tutto ciò che è in nostro potere.»
Annuisco serenamente, anche se non voglio che si mettano in mezzo a causa mia...
Satch: «Siamo pronti per l'altra notizia.»
Lo guardo negli occhi, sospiro e continuo...
«Stanotte ho sentito una presenza...»
Ace: «Che tipo di presenza?»
Abbasso la testa...
«Non era la vostra, quella che ho sentito. Ma ultraterrena... è durata poco, ma abbastanza da farmi agitare...»
Satch: «Un demone...?»
«Mi è difficile da identificare, era camuffato da qualcosa di fisico e vivo...i demoni riescono a farlo esattamente come noi... solamente, non è del tutto facile riconoscerli visto che sono subdoli e più furbi...»
Mi accarezza dolcemente...
Satch: «Qualunque cosa sia, la fermeremo.»
Annuisco con più sicurezza.
«Io non sono sicura di cosa si tratta esattamente... sono confusa, credo di stare dando di matto...»
Mi guardando come se avessi detto qualcosa di strano...
Ace: «Beh, prima Marco ti sta col fiato sul collo, poi voi due vi odiate, poi quella testa di ananas "fa finta di amarti" e ci ho rimesso io con le botte e infine lui stesso viene declassificato. Fossi al tuo posto vedrei già gli asini volare.»
Ridiamo insieme, ci manca solo quello in effetti.
Satch: «In ogni caso, avvisiamo papà.»
«Ma discretamente, solo voi due e lui sapete il mio vero punto debole, non deve saperlo nessun'altro.»
Ace: «Nemmeno gli altri Comandanti?»
«Discrezione, Ace.»
Annuiscono e ci prendiamo a braccetto ridendo per cavolate, Hèlios ci segue e usciamo sul ponte.
Ace e Satch scherzano con battute varie, corrono avanti per azzuffarsi e rido per loro...
«Ehi aspettatemi!»
Sto per raggiungerli quando sento qualcosa nell'aria, mi blocco di colpo senza darlo a vedere...c'è qualcosa di pesante che si aggira intorno a noi...scruto ovunque con gli Occhi dell'Aquila intensificando i miei sensi.
Qualcosa attira la mia attenzione sull'oceano e inizio a fissarlo intensamente...qualcosa si muove, è veloce...
-Allora stanotte ho sentito bene...-
D'un tratto tutto torna normale.
-E' sparito...dov'è andato?-
Domando fra me e me prendendo in braccio Elio con fare protettivo...
Ace: «Dai Midori sbrigati, non stare lì impalata!»
La voce di Pugno di Fuoco mi riporta alla realtà...
«Voi due siete troppo veloci, non è valido!»
-Non mi piace, non mi piace per niente.-
Nascondo la mia agitazione e li raggiungo ridendo.


Legame IndissolubileWhere stories live. Discover now