Capitolo 34:

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Tre giorni dopo. Mattina.

SATCH POV'S:
Per l'ennesima volta mi ritrovo seduto in infermeria accanto alla mia amata, ignorando le infermiere che mi tartassano le orecchie con le loro lagne...
Talia: «Non puoi restare qui per sempre! Lasciaci lavorare in pace!»
«Io resto qui. Dovrete togliermi con la forza!»
Insieme alle altre, alzano la voce e mi tirano dalle braccia per buttarmi fuori, finché arriva Hikari, la più grande tra le altre infermiere e le interrompe.
Si fanno da parte e si occupano degli altri feriti, lei mi mette una mano sulla spalla sospirando...
Hikari: «Satch...vai a riposare.»
«NO.»
Mi guarda seriamente...
Hikari: «Capisco la tua preoccupazione. Ma non è così che devi reagire. Ti stai trascurando, sono 3 giorni quasi che non metti niente sotto i denti e non stai nemmeno dormendo.»
«Voglio stare con lei. Non mi importa cosa mi succederà.»
Mi gira la testa e la appoggio sul lettino.
Hikari: «Ti senti male vero? Ancora non ti sei ripreso dalla battaglia e pretendi dal tuo corpo di restare così forte?»
«Chiudi il becco...»
Prendo il capo fra le mani...
Hikari: «Ascolta... lei non sarà felice sapendo che tu ti comporti così e ti trascuri, la farai solo preoccupare di più e non si riprenderà bene. Falle il piacere di stare sereno e di tenerti in forze. Ti chiameremo quando si sveglierà.»
Se ne va lasciandomi solo...penso e ripenso alle sue parole, mi alzo, bacio la fronte di Midori ed esco con calma dalla stanza.
Incrocio Marco con la piccola fenice nera appollaiata sulla sua spalla...
Marco: «Andrà bene.»
«Tu dici? Sono 3 giorni... c'è qualcosa che non va.»
Marco: «Lo so ma aveva esaurito quasi del tutto le sue energie lo sai. E poi era stata colpita pesantemente da magie oscure, lo sai quanto me che non è roba comune per noi. Lasciamogli il tempo di guarire da sola. Per ora è l'unica cosa che possiamo fare...»
Lo guardo pensieroso, annuisco e vado via con la testa pesante di pensieri.

MARCO POV'S:
Entro dentro ritrovandomi nel ritmo frenetico delle infermiere tra i miei compagni feriti...ancora mi domando con quale miracolo siamo riusciti a sopravvivere a quella...cosa...
Masked Deuce: «Come ti senti?»
Mi domanda sorridendo mentre osservo la palletta piumata nera volare vicino la ragazza...
«Io sto bene...e gli altri?»
Hikari: «Si stanno riprendendo a dovere.»
Sorrido guardando gli oggetti medici disposti sui tavoli...
Masked Deuce: «Dobbiamo solo ringraziare lei, se ci ha fornito gli strumenti necessari per salvare i compagni gravemente feriti...»
Aggiunge fissando l'Angelo steso a riposare, la guardo anche io, Hèlios è accanto a lei intento a toglierli l'ago dal braccio tirando il tubicino della flebo, si arrende e inizia a saltargli sulla pancia...
Elio: «Mamma! Mamma!»
Lo prendo al volo e lo metto su una sedia rimproverandolo gentilmente...
«Mostriciattolo, così gli fai male...»
-Lei ha fatto tanto per noi...-
Marco: «Per fortuna quella bestia non era velenosa...»
Masked Deuce: «Marco...cos'è successo laggiù?»
La sua domanda riecheggia nella mia mente, sospiro e racconto tutta la vicenda...i sigilli incompleti e separati, il Demone Thoniel, il cambiamento di Midori nel corso della battaglia, le "bugie", la strategia finale per la vittoria...
«E infine ho quasi rivisto la Morte in faccia quando ci siamo ritrovati sott'acqua senza forze e non riuscivamo a risalire in superficie...»
Masked Deuce: «Ringrazia Namyuul. Come uomo-pesce è il più veloce di tutti noi e si è fatto aiutare da tre squali colorati con le corna in testa.»
Abbasso lo sguardo...mi sembra che in tutto questo, io non ho fatto proprio nulla per il nuovo Comandante che mi ha sostituito...
Marco: «Ancora mi domando... come sarebbero andate le cose se lei non si fosse trasformata... sai mi aveva affidato il suo pulcino nel caso lei fosse... non ci voglio pensare. Ma è qui in mezzo a noi, è viva, ma è come se fosse "morta".»
-E il colore della sua pelle non mi piace... è solo peggiorato in questi 3 dannati giorni... -
Elio pigola tristemente...
Tate: «Marco portalo via, non va bene che veda sua madre così.»
Mi risveglia dai miei pensieri scuotendomi leggermente il braccio...la guardo per un attimo stordito e poi capisco...faccio il solletico al piccolino e lo prendo in braccio mentre ride...
«Se avete bisogno, chiamatemi.»
Sussurro ed esco velocemente dalla stanza...
-Midori...SVEGLIATI.-
Passano ore interminabili...poi l'infermiera più anziana viene a chiamarmi...
Hikari: «Marco...vieni è urgente...»
«Che succede?»
Domando sussurrando...
Hikari: «Midori...»
Satch: «Midori cosa?»
Domanda mio fratello dietro le mie spalle...quando sente il nome della ragazza si mette in allerta peggio dei gatti quando puntano chissà quale piccola preda....
Hikari: «Non sappiamo cosa fare, d'un tratto è peggiorata ulteriormente...Marco devi venire subito.»
Satch scatta in avanti e lo seguo immediatamente correndo nel bel mezzo della sala con tutti i nostri compagni riuniti per pranzo e si agitano nel vederci correre così, saliamo sul ponte e tiriamo dritti fino in infermeria...
Satch: «MIDORI...»
Arrivo nella stanza e trovo la ragazza distesa sul lettino con un orribile colore viola su tutto il corpo e ansima sofferente...
«Si può sapere che diavolo è successo?»
Domando a stento...
Tate: «Non lo sappiamo un attimo fa sembrava stare bene e ora...abbiamo provato di tutto, controllati tutti i parametri vitali ma niente sembra funzionare!»
Masked Deuce: «Marco solo tu puoi fare qualcosa.»
«Ma non so minimamente come curare un angelo! Se fosse stata umana sarebbe diverso!»
Masked Deuce: «Fai un tentativo! Magari qualcosa salterà fuori!»
Guardo l'equipe medica e mi giro verso la ragazza che inizia a perdere piume dalle sue ali...
Satch: «Marco...»
Fisso mio fratello in preda alla disperazione...
Satch: «Aiutala...ti prego...»
Non rispondo, mi limito ad annuire determinato...scateno le fiamme nelle mie mani e inizio a passarle lungo tutto il corpo della ragazza alternando ogni tanto la potenza dei miei poteri. Passano un paio di minuti, ma nessuna reazione positiva viene dal corpo di Midori...
«Dannazione!»
Smetto con i miei poteri e mi prendo il viso fra le mani...
«Non ci riesco, non capisco la fonte della sua sofferenza...»
Mi siedo per la frustrazione...sentiamo passi frenetici provenire da fuori e qualcuno spalanca la porta...
Ace: «Come sta?»
Fissiamo Pugno di Fuoco incapaci di rispondere...
Ace: «Ehy...mi dite come sta?»
Ripete la domanda mentre il piccolo Hèlios vola fino a posarsi vicino alla sua padroncina...
«Non lo sappiamo... e non ho mai visto niente di simile, sembra essere avvelenata dal veleno di Magellan. E lo sappiamo bene che nessuno sopravvive a lui. Ma qui la situazione non è solo surreale, ma totalmente diversa...»
La ragazza tossisce e inizia a urlare facendo ripiombare il caos...
Satch: «Ti prego resisti!»
Gli stringe entrambe le mani guardandola sofferente... la piccola Fenice Nera tira le maniche della ragazza e poi passa a battibeccare le sue caviglie...
«Basta Elio...»
Lo tiro via e noto dei segni sulla pelle della ragazza, scopro le sue caviglie e noto i suoi tatuaggi...
-Il Sole?-
Guardo le sue mani intrecciate a quelle di mio fratello e sui polsi ci sono gli stessi tatuaggi, scopro leggermente il petto e sopra il cuore ce n'è uno simile agli altri...
«Questi tatuaggi...»
Hikari: «Li ha sempre avuti...non lo sai?»
-Sono incentrati su parti fondamentali del suo corpo...-
Scruto il viso di Midori e noto un piccolo Sole sulla parte destra della fronte...
«Giriamola! Forza!»
Mi faccio aiutare dagli altri e la ragazza ora si ritrova con le ali malridotte puntate verso il soffitto quasi del tutto spennate, controllo la schiena sommersa di sangue incrostato e trovo l'ultimo tatuaggio...
«C'entrano qualcosa...»
Ace: «Ma sono tatuaggi Marco, se li sarà fatti per piacere.»
«No...»
Prendo Hèlios e lo controllo da cima a fondo, arruffo le sue piume e trovo gli stessi tatuaggi sulle ali, zampette, cuore e infine quello segnato sulla sua fronte... e solo ora mi rendo conto di quanto sia buia questa stanza...
«Perché qui è così scuro?»
Levo via le tendine da tutti gli oblò per far entrare luce...
Tate: «Ma che fai?»
«Idioti! Non lo sapete che la luce solare disinfetta l'ambiente e gli oggetti?»
La luce che filtra da uno degli oblò illumina il viso della ragazza che sembra avere un leggero sollievo...
Satch le accarezza la fronte speranzoso di vederla svegliarsi...
-Lo sapevo...-
«Portiamola fuori!»
La prendo per le spalle...
Ace: «Fuori?»
«SVELTI AIUTATEMI!»
Ace la prende per le caviglie mentre Satch mi aiuta a tenere la ragazza per le spalle e la trasportiamo fuori sul ponte della nave, con la luce solare di Mezzogiorno che picchia forte sui nostri corpi. La distendiamo sul pavimento e scopriamo i suoi tatuaggi alla luce...
Ace: «Ci spieghi che vuoi fare?»
«Il Sole.»
Satch: «E cosa c'entra questo?»
«IL SOLE È LEGATO A LEI NON LO CAPITE? Non avete visto che è strano che lei abbia tutti i tatuaggi uguali? E perlopiù messi in punti vitali del corpo? Lasciamola qui e togliamo la stoffa da tutti i suoi segni.»
Ace: «E se non succede nulla...?»
Ci fissiamo tutti e tre seriamente...
«Tenteremo con altre cose...forza sbrighiamoci.»
Mentre mettiamo alla luce i tatuaggi della ragazza, il mostriciattolo nero si mette sdraiato sulla pancia di Midori... lo guardo e capisco che è meglio lasciarlo lì.
Satch: «E ora...?»
Nostro Padre sale su per vedere la situazione, infiammo la mano destra e la appoggio sul petto dell'Angelo, per aiutare i polmoni a prendere ossigeno... si nota il netto sollievo della ragazza e continuo a tenerla sotto controllo...
«Sta andando bene... spostatevi e non fategli ombra.»
I miei fratelli si mettono dietro di me poggiando entrambi una mano sulle mie spalle...
-Forza forza forza!-
Ace, Satch e io: «SVEGLIATI MIDORI!»
Un'ondata di luce colpisce la ragazza e il suo corpo inizia a illuminarsi, i suoi tatuaggi risaltano di più essendo neri.
Veniamo leggermente sobbalzati via e riusciamo ad atterrare in piedi senza problemi...
Hikari: «Che cos'è quella roba?»
Domanda terrorizzata, guardo Midori e dal suo corpo esce una strana nuvola viola urlante, così forte da tapparci le orecchie. Viene lentamente mangiata dalla luce circostante e svanisce nel cielo diurno...rimane solo la ragazza distesa a terra, ricoperta da una bolla in oro e bianco, via via si assorbe nel suo petto e tutto ritorna alla normalità.
Ci avviciniamo con cautela...è tornata a respirare normalmente e la sua pelle è di nuovo rosea...le sue ali non sono più tagliate e hanno delle piume nuove ancora più folte e morbide, ogni ferita sul suo corpo è sparita... è come se fosse rinata una seconda volta da capo, ma leggermente diversa...
Midori: «Il calore del Sole è sempre piacevole...vero Elio?»
Hèlios: «Si!»
Rimaniamo di sasso con il dubbio di aver sentito bene o no...
Satch: «Midori...?»
La raggiungiamo insieme e la guardiamo sorridente e rilassata...
Midori: «Ehy ragazzi.»
Sogno o son desto?










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