Capitolo 3:

75 4 0
                                    

Sul ponte della nave è quasi terminata la giornata...

MIDORI POV'S:

Nonostante la sera inoltrata, mi ritrovo un via vai di pirati che mi guardano incuriositi lungo le stanze e corridoi, seguo con attenzione Deuce finché usciamo all'aria aperta.
Non mi sembra di ritrovarmi su una nave, bensì in una grande piazza di chissà quale paese che ho visitato nel corso degli anni dato che questo vascello, se così posso chiamarlo, è davvero mastodontico.
Beh, non dovrebbe stupirmi la sua grandezza, dato che deve trasportare un'intera ciurma capitanata da un uomo altrettanto alto e possente...solo adesso noto che le donne presenti sono infermiere e tutto il resto dei componenti sono uomini...
-Mi domando quante rotture debbano sentire queste donne da parte dei loro simili uomini...-
Riconosco Tate e Hikari...a vedere bene la seconda, credo sia la più anziana delle infermiere, chino il capo in segno di scusa per averla spaventata e continuo a seguire il medico.
Arriviamo ad alcune scale che conducono sottocoperta, si sente un gran trambusto...
Deuce: «Aspetta qui.»
Annuisco curiosa e lui scende lungo le scale.
-Dai rumori che sento...sicuramente lì sotto si riuniscono a pranzo e cena.-
Penso mentre rumori di piatti rotti infastidiscono le mie orecchie.
Coccolo Elio per passare il tempo mentre mi guardo intorno consapevole di essere sola. Punto lo sguardo sugli enormi alberi Maestro che sorreggono le vele di questa nave...
-Questa sì che s'addice a un Imperatore.-
Deuce: «Scusa il ritardo.»
Mi giro ritrovando di fronte a me 16 uomini più il medico di prima...
Deuce: «Purtroppo nostro padre per ora non può parlare con te...ma ti presento i Comandanti delle Divisioni sotto la guida della nave madre dove siamo adesso.»
Inizia a chiamarli tutti: Marco la Fenice, Portuguese D. Ace Pugno di Fuoco, Jozu, Satch, Vista, Bramenko, Rakuyou, Namyuul, Blenheim, Curiel, Kingdew, Halta, Atomos, Speed Jil, Fossa e infine Izo.
Stringo leggermente la fronte...
Deuce: «Troppi nomi da ricordare?»
«E me lo chiedi pure?»
Ride sotto i baffi lui mentre cerco di memorizzare la maggior parte dei nomi.
Beh, di certo non li sto conoscendo per la prima volta, dato che vengo da un futuro e universo diversi, so molte cose su di loro...ma forse dovrei davvero fare finta di nulla.
«Io sono Midori...lieta di conoscervi.»
Ace: «Piacere di conoscerti, non capita tutti i giorni di incontrare una persona particolare come te!»
Risponde entusiasta il ragazzo con i capelli corvini...
«Immagino che devo ringraziare voi per avermi salvata oggi...»
Mi inchino profondamente per ringraziarli il più possibile...
Izo: «Abbiamo fatto il possibile. Ma per favore...puoi dirci come riesci ad essere così potente? È stato complicato tenerti ferma al tuo "atterraggio".»
«Ehm...»
Li guardo confusa cercando le parole giuste per spiegare la situazione.
Alla fine mi limito semplicemente ad aprire una mano e a scatenare per ora i 4 elementi della Natura: Aria, Terra, Fuoco e Acqua.
Ace: «Ehy mi hai rubato i poteri del fuoco?»
Domanda ridendo...
«Ma no stai sereno, io ci sono nata così. E so fare tante altre cose.»
Ammetto sorridendo mentre noto il Medico mascherato scendere nuovamente quelle scale di fretta...
Halta: «Quanti anni hai?»
«25. E lui, il mio piccolo pulcino, ne ha 2.»
Ace: «Come si chiama?»
«Ha due varianti del nome: Hèlios oppure Elio. Lui è un cuccioletto di Fenice del Sole, sembra strano per via del piumaggio nero e argento. Diciamo che è il mio animale Protettore e fidati, ha i poteri solari più puri che abbia mai visto.»
Halta: «Tu hai 25 anni??? Te ne facevo 18! Senza offesa, ma ti vedo così giovane da sembrare strano di trovarti da sola in questi mari.»
«Nessuna offesa. Ho dovuto imparare a viaggiare da sola e a cavarmela senza l'aiuto di nessuno.»
Marco: «Come mai?»
Mi domanda seriamente...ammutolisco perdendomi tra pensieri malinconici...
«Preferisco non parlarne...»
Lui si gira e se ne va...
-Cavolo, si è offeso solo perché non ho risposto alla sua domanda? Non pensavo fosse così.-
Vista: «Che maleducato di fronte a una bella signorina...»
«Non fa niente. Ma ora è meglio che vada. Mi sono trattenuta fin troppo. Grazie ancora per avermi aiutata.»
Satch: «Vai via così presto? Non hai mangiato nulla e forse non ti sei ripresa del tutto.»
Mi blocco ancor prima di prendere il volo...
«Avete già fatto tanto per me.»
Deuce: «Puoi restare!»
Urla leggermente il medico ritornato da noi ansimando a causa delle scale...non mi ero accorta che fosse sceso giù...
«Come?»
Deuce: «Puoi...puoi restare...mi sento male, dannate scale!»
Si sdraia a terra dalla fatica...
Jozu: «Dovevi proprio fare di corsa?»
Deuce: «Avevo sentito che stava per andarsene e ho iniziato a correre!»
«In che senso...posso restare?»
Spalanco gli occhi confusa...
-Ok, è uno scherzo vero?-
Deuce: «Significa che, puoi restare qui tutto il tempo che vuoi. Penso che hai suscitato curiosità in nostro Padre. Vorrebbe sapere qualcosa in più su di te.»
Rimango senza fiato...
-Cavolo, cavolo...cavolo! Non ci credo... è sempre stato il mio sogno far parte di questa ciurma!-
Mi ricompongo e freno un sogno impossibile...
- È già un miracolo se le donne di questa ciurma restino qui solo per aiutare l'Imperatore con la sua salute. Ma che resti anche io mi sembra...esagerato.-
«Vi siete dimenticati che sono un'estranea per voi?»
Deuce: «Se sei arrivata fin qui, anche senza volerlo, un motivo ci sarà.»
Vista: «Se nostro padre vuole che resti, ti consiglio di non farlo arrabbiare. Ti darebbe la caccia per persuaderti a restare qui.»
Ci penso per bene...
-Solo per pochi giorni...ho già un nemico potente alle calcagna e non so se sono riuscita a ucciderlo. Non voglio tirare in mezzo anche loro.-
Interrompo i pensieri sentendo il pancino di Elio brontolare e rido...
«Va bene, restiamo per un po'. Ma solo perché lui ha fame!»
Ridiamo e nel mentre ci raggiunge l'unica piratessa della ciurma se non sbaglio si chiama Banshee...
Banshee: «Ehy ragazzina, se il tuo pennuto non piange anche di notte ti ospito nella mia stanza!»
-Mi sono persa qualcosa?-
«Ehm...ho l'impressione che eravate tutti d'accordo da stamattina sul farmi rimanere qui...»
La piratessa ride sonoramente...
Banshee: «Che vi avevo detto? È molto sveglia!»
Mi dà una pacca sulla schiena così forte che per poco non cado...
Ace: «Dai vieni a mangiare con noi!»
Indietreggio un po'...
«No. Vi ringrazio ma preferisco riposare ancora.»
Ace: «Ma come?»
Satch: «Non fare quella faccia è normale che voglia riprendere le forze!»
«Solo se portate qualcosa per lui.»
Indico Hèlios...
«Va bene qualunque cosa.»
Satch: «Va bene, ci penso io. Andiamo ragazzi.»
Scendono quasi tutti giù...
Halta: «Sei la benvenuta, anche se, per un tempo incerto.»
Mi stringe la mano e io ricambio calorosamente, si affretta a raggiungere gli altri e rimango sola con Banshee...
«Tu sei l'unica piratessa qui?»
Banshee: «Si. Tempo fa c'era anche Whitey Bay. Poi si è creata una ciurma tutta per sé e ha lasciato questa nave, ma è rimasta nostra alleata.»
«Ho saputo in giro per i mari che avete tantissimi alleati.»
Banshee: «Hai sentito bene. Come vedi la nostra famiglia non si limita solo a questa nave.»
Sorrido al solo pensiero...nel frattempo, il capitano della 4° divisione ritorna con un piattone stracolmo di frutta...
Satch: «Scusami, sono le uniche cose che sono riuscito a "salvare".»
Ride porgendomi il piatto...
«Va benissimo così. Grazie.»
Sorrido e lui si gira per andarsene facendo un accenno con la mano...
Satch: «A domani allora.»
«Si...a domani.»
Seguo Banshee nella sua stanza...
Banshee: «Non so cosa ti aspettavi, di certo non è una stanza lussuosa, ma la comodità c'è.»
Mi guardo intorno apprezzando la semplicità...
«Non preoccuparti. Grazie ancora.»
Banshee: «Bene, allora vado...prima che finiscano tutto il cibo!»
Chiude la porta e sento la corsa frenetica dei suoi tacchi sul legno.
Osservo bene i pochi elementi della stanza: Un comodino, uno specchio, un solo armadio e per dormire c'è un'amaca di corde malridotta sospesa con le estremità attaccate al soffitto...
«Non gli dispiacerà se la sistemo...»
Attivo i miei poteri e sistemo e rinforzo l'amaca di Banshee...
-Almeno stanotte dorme bene...se vorrà, cambierò definitivamente la sua stanza...-
Con un briciolo di magia rimasta, faccio una seconda amaca per me e Hèlios e ci sdraiamo di sopra.
«Mangia qualcosa.»
Sorrido prendendo una mela rompendola in pezzi piccoli...lui mangia ma poi spinge la mia mano verso di me...
Elio: «Anche tu!»
«Non ne ho bisogno.»
Elio: «Mangiare!»
Ci mette tutta la buona volontà per farmi mangiare...
«E va bene...ma solo perché sei tu a chiedermelo.»
Lui pigola felice e finisce la sua mela mentre io prendo un'arancia e la mangio. Finiamo tutto il piatto della frutta e alla fine ci addormentiamo insieme cullati dalla nave che solca le onde del mare in questa serata estiva.

Legame IndissolubileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora