Capitolo 30:

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Più tardi...

MIDORI POV'S:
Il pomeriggio lo passo in preda all'agitazione, ho fatto fatica a nasconderla... la mia distrazione si è notata subito, anche tra le fila dei sottoposti della 1° Flotta nonostante mi conoscono così poco...
Satch: «Stai bene?»
Domanda prendendomi dolcemente la mano...
«Uh... si sto bene... è che tutto questo mi mette a disagio...»
Satch: «Non disperare, ci siamo noi a darti qualche dritta.»
Ribatte sorridendo dolcemente, ricambio e finisco di pulire l'ultimo cannone della nave, sono sporca di polvere da sparo ma non me ne curo...mi guardo intorno soddisfatta del lavoro...
Ace: «Non potremo aiutarti per sempre, ma almeno ti aiutiamo nelle fasi iniziali.»
Risponde mentre sgranocchia la carne rubata dalla cucina...
«Lo so...lo so... il mio problema è che mi faccio prendere dal panico, quando succede vado di fretta e sbaglio tutto...ne ho avuto conferma quando lavoravo nel bar della mia città.»
Satch: «Hai fatto la barista?»
«Si ma per pochissimo tempo.»
Ace: «Era divertente?»
-Divertente? Forse per gli altri...per chi è davvero portato...-
«Pensavo che mi sarebbe piaciuto. Ma poi ho visto che non ero portata, ero sempre distratta.»
Ace: «Ragazzi?»
Satch: «ACE!»
Lo prende sottobraccio bloccandolo al collo e gli dà una strigliata sui capelli sgridandolo...
Ace: «Ehehehe stavo scherzando, smettila!»
Satch: «Non mi interessa!»
Rido per le loro buffonate...è bello avere intorno persone come loro. Che sappiano strapparti un sorriso quando è necessario, ma che sanno anche ascoltarti per davvero...
«Va bene, va bene, basta ragazzi, stavo pensando di andare a pescare...cosa ne dite?»
Domando mentre mi pulisco le mani con uno straccio bagnato...
Ace: «Pescare?»
Satch: «Ottimo! Faremo rifornimento per un'altra settimana, in vista della prossima isola...»
Il ragazzo corvino guarda suo fratello con le mani fra i capelli...
Ace: «UNA SETTIMANA A MANGIARE SOLO PESCE?»
Satch: «Di che ti lamenti? sei uno dei tanti che si ingozza di carne. Prima o poi finiranno anche le scorte...e il pesce fa bene al cervello, avrai più sale nella zucca vuota.»
Ace: «Zucca vuota a chi? Incapace.»
Ricominciano a litigare, rido e scuoto la testa, prendo Hèlios in braccio dopo aver finito di giocare con la sua palla...e poi me ne vado...
«Farò da sola!»
Li sento correre dietro di me e mi superano senza problemi...
Ace: «L'ultimo che arriva resta senza cena!»
«Non vale mi avete preso alla sprovvista!»
Inizio ad inseguirli stringendo a me il mio piccolo amico...
Elio: «Correre...correre!»
Arrivo per ultima sul ponte, il sole pian piano si avvia al tramonto...
Satch: «Riusciremo a prendere qualcosa? Mi sembra un po' tardi.»
Ace: «Saranno andati già a dormire.»
Riceve uno schiaffo sulla nuca e riprendono ad azzuffarsi giocosamente...
«Vado a controllare.»
Metto giù Helios e mi tuffo nel mare assumendo la forma acquatica della sirena.
Da qualunque parte io mi giri, non trovo nessun pesce, nemmeno uno dei soliti Cinghiali o Re del mare...
«Strano, come mai sono spariti?»
Guardo sotto di me e mi ritrovo l'abisso più oscuro che abbia mai visto...
-Un canyon? Non ricordavo che alcuni punti dell'oceano fossero così profondi...-
Scruto bene e vedo qualcosa luccicare nel buio profondo...
«Ma che...?»
Il luccichio si moltiplica, da 2 ne divengono 18... in un secondo un'ombra scura emerge dal buio totale nel tentativo di mangiarmi. Schivo per miracolo, la figura si ritira e mi concentro su questo mostro...
-Sono tanti...c'è qualcosa di strano...-
Amplio le mie percezioni magiche, solo dopo mi rendo conto di quale creaturasi tratta, confermandone anche la brutta presenza...
«Non può essere...»
Diciotto teste si fiondano su di me, le respingo e raggiungo la superficie udendo il ruggito spaventoso della bestia... salto fuori dall'acqua e prendo il mio pulcino in braccio...
Ace: «Che succede?»
«AL RIPARO!»
Il mostro fa la sua entrata in scena con un sonoro ruggito, prima uno, poi due, tre, quattro... in pochi secondi la nave si ritrova circondata dalle sue 18 teste, 9 da un lato e le altre restanti dall'altro.
Si alzano le urla sonanti dei miei compagni richiamando gli altri comandanti, anche l'Imperatore stesso ci raggiunge nel sentire il frastuono...
Edward: «CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?»
Raggiungo Hikari e gli lascio Hèlios...
«METTETEVI AL SICURO E NON USCITE PER NESSUN MOTIVO!»
L'infermiera annuisce sconcertata e si ritira insieme alle altre, raggiungo gli altri comandanti mettendoci tutti in posizione d'attacco e di difesa...
Vista: «Cos'è quella roba?»
Halta: «Non ho mai visto niente di simile.»
Nel frattempo rafforzo l'intera nave onde evitare bruschi urti e falle pericolose...
«Io sì... conosco fin troppo questo... animale...»
Mi rialzo e sprigiono i miei poteri...
«Vi presento l'Idra di Lerna. Un mostro mitologico dalle innumerevoli teste...»
Rispondo senza staccare gli occhi dalla testa serpentina centrale... usando l'Occhio dell'Aquila intravedo un segno piccolissimo sulla sua fronte...
-Non mi è nuovo...-
Satch: «Era questa la presenza negativa che hai sentito...?»
«...si, ora ne sono sicura.»
Marco: «Cosa? E perché non ce lo hai detto?»
Lo guardo accigliata...
«Non è un mostro normale... ha una presenza fulminea, ben nascosta, difficile da individuare...»
Izo: «Che vuoi dire?»
«...è stata evocata da un demone. Ne sono più che certa.»
Tutte le teste serpentine si preparano all'attacco...
Marco: «Bene, come si uccide?»
Il 5° Comandante spadaccino si lancia alla carica mirando al collo di una delle teste...
«FERMO! TORNA INDIETRO VISTA!»
Scaglia un potente fendente così da tranciare una delle teste, essa cade in acqua, ma al suo posto, dopo pochi millisecondi, ne rispunta un'altra e prende alla sprovvista lo spadaccino colpendolo con una frustata, scagliandolo su di noi e prontamente atterra in piedi...
Vista: «Può rigenerarsi? Com'è possibile?»
Creo un'enorme cupola per circondare quasi completamente la nave, l'Idra non perde tempo nel fare pressione nel tentativo di distruggerla...
«È una creatura mitologica nata per volere di un'antica Dea. È immortale, in un certo senso... tagliare le teste è inutile, si rigenerano all'infinito. L'unico modo per ucciderla è bruciarla viva con il fuoco.»
Ace: «Qualunque tipo di fuoco?»
«Si. Per me vanno bene anche i fulmini, dato che, in alcune circostanze scatenano le fiamme.»
Marco: «NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO!»
«AL MIO SEGNALE VOGLIO L'INFERNO DI FUOCO!»
Guardo bene tutti in posizione d'attacco, e al medesimo colpo dell'Idra sulla barriera...
«ATTACCATE!»
Calo di colpo la protezione e ognuno di noi si lancia con ogni sorta di arma contenente il fuoco puro, tutti insieme addosso alla bestia.
Ognuno di noi 16 comandanti, si occupa di ogni testa assegnata e parte del suo corpo, anche se siamo inferiori di soli due gruppi, alcuni compagni di diverse divisioni si separano formando le ultime due unità mancanti.
Ace con il suo fuoco puro, incenerisce direttamente l'interno della bocca di una delle teste, Marco fa lo stesso con la sola differenza di bruciare fermamente lungo il collo dell'Idra fino al suo inizio sul torace.
Molti altri si concentrano anche sul corpo, anche se non è facile data l'acqua dell'oceano.
Anche l'Imperatore stesso, data la situazione, si butta nella mischia nonostante l'età e i suoi acciacchi, se così posso dire.
Nel frattempo io ho richiamato le mie copie, nel tentativo di aiutare il più possibile tutti quanti.
Prendo 18 bombole di ossigeno a disposizione...
«IZO!»
Catturo la sua attenzione, capisce cosa voglio fare.
Le lancio tutte in sol colpo, la potenza giusta per conficcarle dentro il collo di ogni testa dell'Idra.
«TUTTI AL RIPARO!»
Il 16° comandante non perde tempo, prende bene ogni mira e spara un singolo colpo ad ogni bombola, esplodono tutte uno dopo l'altra, ora capisco perché è il tiratore per eccellenza della ciurma.
Ci riuniamo al centro del ponte e difendo tutti quanti con una barriera abbastanza solida mentre veniamo invasi dalle esplosioni e dal sangue della creatura.
Essa si dimena urlando così forte da squarciare quasi il cielo, le teste saltano via come petardi che rimbalzano sul pavimento per poi finire in acqua, quando tutto finisce il corpo squamoso inizia la sua discesa nell'oceano.
Aspettiamo qualche minuto, ricalo di nuovo le difese accasciandomi a terra dallo sfinimento...
Halta: «Ragazzi, state bene? Nessuno di voi è ferito?»
Domanda lui guardandosi intorno, scruto ogni singolo membro dell'equipaggio, non siamo messi male, ma nemmeno tanto bene, non abbastanza per riprendere del tutto le energie al più presto...
Ace: «Sono a terra.»
Vista: «Beh, è stato abbastanza facile.»
Marco: «Troppo facile...»
Alcuni di noi guardano l'ex Comandante della 1° Divisione... lo fisso anche io.

MARCO POV'S:
Midori: «Hai notato qualcosa...vero?»
Si rialza lentamente...
«Si... è stato troppo semplice ucciderla...fuoco a parte, ho notato qualcosa di anomalo... sembrava volere te.»
Mi fissa intensamente... so di aver fatto centro...
Midori: «Hai notato anche tu i segni che avevano sulla fronte.»
«Si, cosa sono?»
Midori: «Come ho già detto, quel mostro è stato evocato da un Demone. Quei marchi sono la sua firma.»
«E non ti sembra strano, il fatto che, sia stata così debole essendo invocata da una simile entità?»
Fissa l'oceano turbata...
Midori: «Si, è strano... la presenza che ho sentito era molto debole rispetto a ieri notte...non mi piace. Devo sbrigarmi a purificarla.»
Mi metto in guardia...
«Aspetta, Midori...!»
La nave trema sotto i nostri piedi, afferro la ragazza tirandola indietro e in un attimo il mostro torna a mostrarsi emergendo dal mare con tutte le sue teste...
«TUTTI AI POSTI DI COMBATTIMENTO!»
Indietreggiamo di poco osservando la creatura, i suoi occhi brillano di un rosso sangue rispetto a prima con un colorito verdastro...
Midori: «Non... non è possibile... eppure il fuoco dovrebbe ucciderla del tutto...come ha fatto a sopravvivere?!»
La lascio da parte e sprigiono le mie fiamme...
«Guardala bene... è diversa rispetto a prima.»
Scruta attentamente la bestia con i suoi Occhi dell'Aquila...
Midori: «Il suo sguardo è diverso...»
Veniamo attaccati in una frazione di millisecondi, costringendoci alla separazione in tanti piccoli gruppi...
«Cosa facciamo?»
Domando mentre la seguo in volo nella mia forma da Fenice...
Midori: «Riproviamo nuovamente con il fuoco, stavolta anche sui marchi presenti sulla fronte.»
«Spero sia la volta buona.»
Aggiungo fissandola accigliato...
Midori: «Senti, non abbiamo tempo per studiare il nemico, evidentemente il Demone che lo ha invocato, ha alterato la procedura per abbatterlo, oppure si deve usare un tipo di potere per rispedirlo da dov'è venuto.»
La fisso senza replicare...
Midori: «RIPROVATE DI NUOVO CON IL FUOCO, CERCHIAMO DI RALLENTARLA IL PIU' POSSIBILE!»
«I PIU' ABILI DI VOI... COLPITE ANCHE I SEGNI CHE HANNO SULLA FRONTE!»
Ci buttiamo a capofitto nella lotta... la battaglia è estenuante, la bestia stessa è molto più veloce di prima e anche io faccio fatica a prevedere i suoi movimenti.
Con mia sorpresa osservo la ragazza alata, fare da esca nel tentativo di avvicinare i bersagli a terra, così da essere colpiti facilmente.
-L'ho sempre detto che è pazza, ma almeno le sta provando tutte.-
Uno dopo l'altro, gli attacchi si fanno sempre più frequenti, non sappiamo per quanto ancora potremo resistere...
Ace: «Gli uomini sono stremati, per quanto ancora dovranno andare avanti?»
Domanda mio fratello mentre ci ritroviamo schiena contro schiena... calcio fortemente un barile colmo di mele all'interno e una delle teste non perde tempo a divorarlo...
«Non lo so, finché non capiamo il suo punto debole ne avremo per le lunghe.»
Anche il cuoco si unisce a noi...
Satch: «Ragazzi avete qualche idea?»
In quel momento, piomba accanto a noi Midori...stremata piena di lividi e quasi incapace di alzarsi.
L'aiutiamo noi senza togliere gli occhi dall'Idra...
Satch: «Stai bene?»
La ragazza non risponde, ansima con fatica e si irrigidisce di colpo...
Ace: «ATTENTI!»
Mio fratello respinge una delle teste con una colonna di fuoco, nel mentre scruto bene la ragazza accanto a me...
Midori: «Io...io... non so cosa fare!»
Presa dallo sconforto si agita...
«Non lasciarti prendere dal panico! Usa tutti i tuoi poteri!»
Midori: «L'HO GIA' FATTO, NON FUNZIONA NULLA!»
Satch: «Troveremo una soluzione!»
E poi... così dal nulla...
Hèlios: «Mamma! Mamma!»
Quel piccolo pulcino è molto distante da noi, ma riesce a farsi sentire nel bel mezzo della battaglia richiamando l'attenzione della mamma...
Midori: «TORNA INDIETRO HELIOS!»
Il piccolo non ascolta, lei corre verso di lui schivando ogni colpo...
Satch: «MIDORI!»
Anche mio fratello gli corre dietro, con il tentativo di fargli da copertura... nel frattempo respingo un colpo potente...
Elio: «Mamma!»
Un ruggito potente mi mette in allerta...
-Non mi piace...-
Scruto la situazione e l'occhio ricade sulla Fenice nera, fermo nel bel mezzo del caos, in alto... una delle teste della bestia, si precipita minacciosamente su di lui.
-Devo toglierlo di lì!-
Assumo la forma della Fenice e volo più veloce che posso verso il mio obbiettivo...ma un'altra testa d'Idra mi si para davanti bloccandomi.
«Levati di mezzo!»
Gli brucio gli occhi e riprendo la mia corsa...
-Devo farcela!-
Mi avvicino sempre di più sentendo le voci di Midori, Elio e Satch...
«HELIOS!»
Nella frazione di pochissimi secondi... il piccolo viene divorato dalle fauci della bestia, ella si ritrae in poco tempo e finisco a terra sfregandomi quasi violentemente il viso sul pavimento.
Mi riprendo immediatamente e girandomi vedo le facce sconvolte della coppia, sgrano gli occhi rendendomi conto che il piccolo, non è nelle braccia della madre...
Midori: «Hèlios...Hèlios...»
Guarda la bestia, le lacrime inondano i suoi occhi...
Midori: «ELIOOOOOOOOOOOOOOOO!»
Urla così forte da far innalzare le onde dell'oceano...fisso inorridito quella creatura demoniaca ingoiare in un boccone la piccola Fenice...
-Che tu sia maledetta...-
Stringo i pugni fino a sbiancare le nocche digrignando i denti.
Devo recuperare il mio compagno.
A qualsiasi costo.

Legame IndissolubileWhere stories live. Discover now