Capitolo 7:

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MARCO POV'S:
Circa tre ore dopo...

Finiti gli allenamenti, mi avvio per una doccia veloce prima di pranzo, passo per il ponte di coperta notando qualcosa di strano... la ragazzina armeggia con i suoi poteri mentre vicino a sé gioca il suo pennuto nero con non so cosa...dalla scatola che si porta sempre appresso, viene un ticchettio di orologio, piuttosto inquietante....
-Che diamine combina?-
Noto la sua concentrazione nel far passare una freccia di luce attraverso una serie di anelli di fuoco semi-moventi ripetendo il ciclo un paio di volte...
-Divertiamoci...-
A mia volta formo una freccia con le mie fiamme blu e gialle e la scaglio dentro i bersagli colpendo e superando la sua freccia di luce e uno degli anelli di fuoco si disintegra.
Volge lo sguardo sulla mia freccia, la blocca con i suoi poteri e la indirizza velocemente verso di me che prontamente schivo e questa si dissolve...
Midori: «Non è affatto divertente sai?»
Dice questo mentre stringe un pugno per disintegrare gli anelli di fuoco e la freccia di luce senza staccarmi gli occhi di dosso...
«Volevo solo provare.»
Midori: «Provare? Come no... non è un gioco. Poteva saltare tutto in aria.»
«Non esagerare.»
Midori: «Luce e fuoco sono simili. A contatto possono causare esplosioni.»
«Allora potevi andare da un'altra parte.»
Midori: «Io non sono venuta a disturbare il tuo allenamento, il tuo brutto muso mi dà la nausea.»
Mi fiondo su di lei con un calcio assestato al fianco che viene parato...
Edward: «Non voglio litigi!»
Tuona nostro padre, controvoglia mi allontano dalla ragazza...
Midori: «Complimenti, ti sei mosso a ritmo di tempo musicale...»
Mi giro confuso fissandola negli occhi, prende il suo cellulare (se si chiama cosi) e mi mostra delle scritte...
- Tick-Tock, dal film Interstellar. Compositore musicale Hans Zimmer. -
«Non tutti ci riescono su questo tempo musicale, certo può essere stata una coincidenza ma complimenti davvero.»
«Senti non so di cosa stai parlando ma in ogni caso perché non la smetti con le tue scemenze e vedi di sparire?»
Mi guarda con delusione, poi riprende a fissarmi freddamente....
«Con te si perde solo tempo. Sei davvero una persona schifosa.»
Prende in braccio la sua Fenice nera e si avvia per il pranzo.
«Senti chi parla.»
In tutta risposta mostra il dito medio continuando a voltarmi le spalle.
Sputo nella sua direzione e mi ritiro dentro per fare la doccia.
-Che voglia di prenderla a calci.-

MIDORI POV'S:
-Maledetto idiota. Si crede davvero simpatico. Testa di cazzo.-
Scendo nella sala invasa dal gran baccano dei pirati intenti già a mangiare...scorgo Ace insieme agli altri Comandanti che mi fa cenno di sedermi vicino a loro e mi avvicino...
Halta: «Vieni con noi, sarai affamata dopo il tuo allenamento.»
«Per questa volta passo... vorrei cambiare posto.»
Mi guardano sorpresi e straniti...
Ace: «Perché? Non ti trovi bene?»
«Non è questo...è per via di Marco. Ma non mi dispiacerebbe conoscere gli altri componenti della vostra ciurma.»
Izo: «Lascia perdere Marco, lo sa che sei nostra ospite.»
«Ho avuto un battibecco con lui. Non voglio causare problemi. Mi troverò bene, fidatevi.»
Ace: «Sei sicura?»
«Sì, sono sicura.»
Mi giro e vado dritto al tavolo delle infermiere che mi accolgono con calorosi sorrisi, mi siedo e chiacchiero con loro mentre mangiamo.
Mi chiedono praticamente di tutto... specialmente in campo medico...
Hikari: «Ma voi come fate a guarire così in fretta? Cosa fate quando qualcuno di voi è ferito gravemente o deve subire un'operazione?»
Chiede la più esperta tra le infermiere...
«Procediamo alla stessa maniera umana, almeno per quanto riguarda le operazioni, fratture o altri incidenti... utilizziamo molti unguenti naturali, ovviamente sono magici. Magia e medicina non vanno molto d'accordo, ma diamo la forza necessaria affinché inizia il processo di guarigione automatico.»
Masked Deuce: «Siete un portento. Mi piacerebbe leggere un libro sulla vostra medicina...»
«Beh, qualche ora fa mi avete assillata per riaggiornare la vostra infermeria...Cosa vi serve?»
Masked Deuce: «La lista è lunga... non ci saranno problemi?»
«Ci sarà molta roba da barattare.»
Masked Deuce: «Che tipo di roba prendete per il baratto?»
«Di tutto. Dagli alimenti agli oggetti di seconda mano. Fatemi una lista delle cose che vi servono e poi ci penserò io.»
Masked Deuce: «Quanto tempo ci vorrà?»
«Un giorno, vi farò avere i migliori strumenti che posso trovare.»
Il medico di bordo mi ringrazia e riprende a mangiare.
Mi alzo un attimo dirigendomi al tavolo dei comandanti e spiego brevemente la situazione sul materiale di scambio...
Izo: «Nessun problema, ti daremo tutto ciò che non usiamo.»
Vista: «Ti diremo noi cosa puoi prendere.»
«Perfetto, allora ci vediamo dopo!»
Sorrido e ritorno al mio posto...
Halta: «Midori aspetta.»
«Sì?»
Halta: «Per questa cosa dello scambio, ti farai aiutare dai tuoi amici?»
«Non proprio, ma so a chi posso affidarmi!»
Rispondo entusiasta... qualcuno trattiene una risata beffarda...
Marco: «Hai intenzione di invitare la tua famiglia?»
A sentire questo mi giro minacciosamente verso il 1° Comandante...
«Questi non sono affari tuoi Marco.»
Marco: «Sicuramente non verranno. Magari perché non vogliono vedere che razza di viziatella hanno cresciuto.»
Ride di un gusto provocatorio... rimango immobile a fissarlo, il respiro accelera e inizio ad ansimare...
-Ora basta.-
Delle quasi invisibili lacrime scendono dal mio viso...afferro la Fenice Blu per il colletto della camicia e gli piazzo un pugno sul viso e lo alzo da terra...
«LA MIA FAMIGLIA È STATA STERMINATA DAVANTI AI MIEI OCCHI!»
Lo riempio di pugni e lo stendo a terra in preda alla rabbia.
Gli occhi lacrimano e bruciano ancora di più, prendo Hèlios in braccio ed esco freneticamente dalla sala sotto gli occhi di tutti nel più totale silenzio... appena arrivo fuori, scoppio in un pianto incontrollato andando a rinchiudermi nella mia stanza.

MARCO POV'S:
Mi rialzo lentamente toccandomi la mascella dolente...
-Diavolo, ci è andata giù pesante.-
Noto che molti mi fissano indignati e altri ancora spaventati...
«Beh? Che avete da guardare?»
Mi arriva un piatto in faccia come risposta e subito dopo mio fratello Satch mi prende di forza fissandomi infuriato...
Satch: «Ma non tieni mai quella bocca chiusa? È nostra ospite, come ti permetti di trattarla in questo modo? Marco non ti riconosciamo più che diavolo ti prende?»
Mi tira un pugno in faccia e iniziamo a litigare pesantemente...
Satch: «Dovrei romperti le ossa per quello che hai detto!»
«Non sapevo nulla della sua situazione!»
Satch: «Tu spesso ti diverti pur sapendo i dispiaceri altrui, coglione!»
Arriviamo alle mani e iniziamo a lottare riempiendoci di lividi e ferite...ricorriamo anche all'utilizzo dei Frutti del Mare e i nostri compagni ci trattengono con forza...
Ace: «Non fate cavolate!»
Izo: «Fermatevi o coliamo a picco tutti quanti!»
«Ha cominciato lui!»
Satch: «Tieni chiusa quella fogna di bocca!»
Edward: «BASTA.»
Nostro padre urla così forte da far tremare l'intera nave e cala una sensazione pesantissima su di noi...
-Sta usando l'Ambizione del Re.-
Edward: «MARCO! SATCH! HO FINITO LA PAZIENZA. SE NON VI CALMATE IMMEDIATAMENTE VI BUTTO NELL'OCEANO!»
Impallidisco a sentire le parole del Vecchio, mi calmo guardando mio fratello spaventato quanto me...
Edward: «Bene. E tu, Marco, stanotte starai di guardia con la nostra ospite. E vediamo se ti dai una calmata. E DOVRETE FARE PACE»
«Cosa?»
Edward: «HO DETTO TURNO DI GUARDIA. E NON SI DISCUTE.»
-Sono rare le volte in cui nostro padre è così arrabbiato. Fantastico, non potrò dormire in pace.-
Io e mio fratello ci guardiamo in cagnesco e torniamo a finire il pranzo.

MIDORI POV'S:
Più tardi...
Seduta sul tappeto al centro della stanza, cerco di fare meditazione per cacciare via gli orrori della Guerra per cui lotto da anni...anche se mi aiuto con i suoni di Interstellar, piango senza sosta deconcentrandomi...
-Che siano cancellati dal loro inferno...schifosi demoni....-
Ripercorro con la mente gli orrori di quel giorno...
-Non valgo niente...-
Batto la mano sul pavimento formando un buco attraverso il tappeto...
-E quel coglione di Marco... non capisce quando fermarsi? Vorrei ammazzarlo con le mie stesse mani.-
Hèlios: «Perché... piangi?»
Chiede il mio unico amico strofinandosi alle mie ali...
«Non... non è niente Elio... mi fa tremendamente male la testa...»
Rispondo in preda ai singhiozzi...lo accarezzo dolcemente sotto il collo...
-Non deve sapere cos'è successo...-
Riesco a farlo addormentare per il pisolino pomeridiano e lo metto sul suo amato cuscino...
-Ringrazio il cielo che in quel momento era distratto. -
Sento dei rumori provenire fuori dalla stanza, mi concentro meglio sulle presenze...sono 3...mi avvicino alla porta e mi ci appoggio...
«Andate via.»
Smettono di muoversi...
«Ace, Satch, Halta... non fate gli stupidi. Lasciatemi sola.»
Halta: «Vogliamo sapere come stai... magari ti farà bene parlare.»
«Ho detto di andare via.»
Satch: «Restiamo qui finché non aprirai questa porta.»
«Bene. Non mi importa.»
Torno sul tappeto per un altro tentativo di meditazione...
Halta: «So che non possiamo costringerti a parlare... ma possiamo farti compagnia in silenzio.»
Tendo la mano verso la porta e con un flebile movimento la apro sorprendendo i 3 pirati...
«Vi faccio entrare solamente perché l'ospitalità è sacra.»
Aggiungo senza girarmi, chiudo nuovamente gli occhi, e respiro lentamente a ritmo delle canzoni sul cellulare...sento che si siedono davanti a me sul letto.
Cerco di non perdere la concentrazione, me è inutile e scoppio nuovamente nel pianto incontrollato che spesso mi fa ancora più male quando mi sento da sola. Il silenzio è solo rotto dai miei singhiozzi, intanto i minuti passano e io non faccio altro che tapparmi la bocca alternando con l'asciugarmi le lacrime...
Halta: «Non conosciamo la tua storia... ma comprendiamo il tuo dolore...»
Alzo leggermente il capo senza guardare direttamente i 3 pirati...
Halta: «I miei genitori... sono morti a causa di un incendio nella mia città natale causato dai marine...»
Satch: «Io ho perso i miei familiari e mio fratello minore a causa di alcuni pirati maledetti... hanno fatto una strage durante una festività nel mio piccolo villaggio...»
Ace: «Credo che tu lo sappia... mia madre è morta subito dopo avermi partorito... mentre mio padre... beh, era il Re dei Pirati... giustiziato 20 mesi prima che io potessi vedere la luce...»
Smetto di singhiozzare per le loro storie... appoggio la testa fra le mie braccia e respiro con calma...
«Voi almeno avete potuto fare qualcosa per salvarli...?»
Sento il loro disagio a questa domanda incerti di rispondere...
Halta: «Ero un adolescente, sono andato a cercare quei marine per chiedere spiegazioni ma purtroppo mi avevano messo fuori combattimento senza rispondermi...mi sono sentito come se venissi scartato per il colore della mia pelle o per la mia città che all'epoca era poco raccomandabile...»
Satch: «Avevo più o meno 18 anni...ho cercato di difendere mio fratello minore... in molti ci avevano accerchiato... presero lui e lo portarono via... mi sono procurato la cicatrice nel tentativo di salvarlo... ma fu tutto inutile...»
Risponde con rammarico toccando la sua cicatrice vicino all'occhio sinistro...
Ace: «Io... non posso dire molto... insomma sono nato praticamene senza genitori... ma... te l'ho già raccontato, ho incontrato Rufy e Sabo, i miei due fratelli, da allora non sono mai più rimasto solo finché non sono partito....»
Alzo completamente la testa e mi asciugo le lacrime raddrizzando la postura che ho assunto per la meditazione e fermo la musica sul cellulare...
«Almeno voi avete potuto fare qualcosa....io sono stata bloccata dai miei compagni di squadra e lasciato che tutta la mia famiglia morisse anche se loro stessi mi hanno incitato a scappare...potevo....dovevo salvarli, mi sentivo invincibile in quel momento e alla fine...»
Ace: «Non hai pensato al fatto che, anche se ti sentivi invincibile non ce l'avresti fatta contro un esercito di nemici? Quanto pensavi di resistere? 1 Demone? 2 Demoni? Ma poi?»
Satch: «Ha ragione, ti saresti fatta ammazzare come niente, non sappiamo come era la situazione ma ricordi cosa ha detto nostro padre? Anche se sei immortale non prendere niente sottogamba. Avresti deluso la tua famiglia se tu andavi in mezzo alla mischia per farti uccidere anziché esaudire la loro richiesta di sopravvivere.»
Halta: «Non abbiamo passato la tua stessa perdita ma...ognuno di noi, su questa nave, ha perso qualcosa e tutti abbiamo creduto di essere soli a questo mondo... ma non è mai stato così.»
Satch: «Abbiamo conosciuto molte persone, con il tempo ci siamo fidati di quelle giuste. Si, è vero, abbiamo perso le nostre famiglie, ma poi conoscemmo nostro padre e da allora le nostre vite sono cambiate.»
Ace: «Tu hai qualcuno che ti fa da famiglia dalle tue parti?»
Mi perdo ancora tra i miei pensieri... mi sveglio alzandomi a prendere 3 foto dal cassetto della scrivania e mi risiedo in mezzo ai miei nuovi compagni...prendo la prima, quella della mia vera famiglia e comincio ad elencarli e indicarli...
«Questi erano i miei genitori...poi mio fratello maggiore... e queste due coppie sono i miei nonni materni e paterni...»
Poi prendo la seconda foto in cui è presente un ragazzo...
«Questo era mio cugino, il mio migliore amico... eravamo sempre insieme, nessuno poteva separarci...non fin quando è morto in quella strage...»
Mostro l'ultima foto...
«Questa è la mia seconda famiglia che ho attualmente: Sono 4 fratelli e 2 sorelle... tutti per scelta, ovvero, senza nessun legame di sangue...»
Sorrido mentre guardano le mie foto...
«E infine c'è Hèlios...il mio amico dalla nascita...un figlio per me...come avete visto non mi separo mai da lui...»
Aggiungo mentre lo accarezzo sul pancino mentre dorme...
Halta: «Hai visto? Non sei sola. So che magari i legami di sangue sono più forti di quelli che ne stanno al di fuori... ma ciò che conta è il modo in cui ti senti e la fiducia reciproca con chi ti sta attorno. Il passato può fare male, ma devi essere forte abbastanza da poterlo accettare. Ti sarai sentita impotente di fronte all'uccisione della tua famiglia lo capiamo... ma loro vogliono che tu sia forte e felice per te stessa. Non farti nessuna colpa se il destino ha voluto questo per te. Fai ciò che riesci a fare meglio, aiutare il prossimo, sei una persona straordinaria.»
Mi restituiscono le foto e mi alzo pensierosa mentre le rimetto al loro posto...
«Hai ragione Halta... non prometto nulla, ma cercherò di impegnarmi al massimo per diventare più forte ed essere un vero angelo guardiano.»
Ace: «Ora si che si ragiona.»
Satch: «E noi saremo qui per supportarti.»
Sorrido a pieni denti mentre facciamo un abbraccio di gruppo...
«Grazie ragazzi. Siete davvero dei tipi tosti.»
Ace: «A proposito...»
«Cosa?»
Lo guardo curiosamente...
Ace: «Stanotte farai il turno di guardia con la testa di ananas.»
«COSA?»
Il cuoco gli assesta un bel pugno sulla testa...
Satch: «Idiota! Dovevi proprio dirlo?»
Ace: «Ahia! Certo che dovevo dirlo, non volevate mica riservargli uno shock simile stasera...vero?»
Ribatte lui massaggiandosi la nuca...
«Ma-ma... ma io non so che devo fare!»
Halta: «Avevi già fatto i turni di guardia vero?»
«Si ma è ben diverso dal vostro!»
Halta: «Allora usa le basi del tuo mondo per orientarti qui.»
«Prevedo guai...»
Guardo l'orologio rendendomi conto di che ore sono...
«Devo scappare in infermeria, ho promesso a Deuce e le infermiere che avrei fatto l'inventario delle cose che servono.»
Prendo di fretta e furia Elio cercando di non svegliarlo ed esco dalla stanza seguita dai tre comandanti.

Legame IndissolubileWhere stories live. Discover now