Capitolo 18:

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MIDORI POV'S:
Dopo il solito pranzo caotico tra pirati...

Mentre Elio fa il suo sonnellino pomeridiano io aiuto i miei compagni con le mansioni... lucidare il ponte, sistemare le cime, le vele, ricaricare i cannoni e riparare tutte le armi presenti.
Si chiacchiera del più e del meno, specialmente rievocando i ricordi del compleanno... quante pazzie abbiamo fatto, sicuramente è stato uno dei migliori compleanni che ho avuto, o forse, è stato davvero questo il migliore?
Sorrido mentre gli altri chiacchierano tranquillamente, le ore passano e il sole è già calato sull'orizzonte e ci ritiriamo per la cena...
Satch: «Midori...»
Mi chiama sussurrando... lo guardo stranita...
«Dimmi pure.»
Satch:«Ti va di...fare il turno notturno con me stanotte?»
Risponde velocemente con tono di voce basso in mezzo a tutto il caos dei pirati guardandomi negli occhi...
-Io... e lui... da soli...?-
Arrossisco violentemente... il solo pensiero mi mette a disagio... a ripensare alla sera precedente...
Satch: «Se sei stanca... non-non fa niente...»
Mi riprendo dallo stato di trance...
«C-certo, per me va benissimo...»
Forzo un sorriso per nascondere l'imbarazzo...
Satch: «A-allora a d-dopo...»
Se ne va di fretta e riprendo a mangiare sentendomi osservata...
-Perché ho accettato? Che idiota...-
Fisso il mio pulcino sporco di sugo... alla fine, mi viene in mente di tenerlo con me questa notte.
Dopo aver ripulito tutto, entro nella mia stanza a prendere il cuscino di Elio ed esco per il mio turno di guardia.

SATCH POV'S:
Intanto fuori, alla base dell'albero maestro...
Halta: «Le cose si fanno interessanti...»
Sorride malizioso mio fratello...
Ace: «Dici che è il momento buono per un bacio VERO?»
Domanda ridendo e gli piazzo un pugno sulla testa imbarazzato... ride ancora... è difficile farlo stare zitto.
Izo: «Lasciatelo in pace o andrà nel panico, vero Satch?»
-Ieri sera ero quasi morto... il solo sentire le sue labbra sulle mie...-
Vista: «Satch?»
-È stato meraviglioso... desidero ardentemente baciarla di nuovo...-
Halta: «SVEGLIA!»
Urla dritto nelle mie orecchie facendomi prendere un colpo...
«Non urlare maledizione!»
Ringhio bruscamente...
Halta: «Scusa tanto, ma eri così concentrato a pensare a lei...»
Ammette ridendo...
«Come...come dovrei comportarmi secondo voi...?»
Domando nervoso girando e rigirando le mani fra di loro....
Vista: «Sii galante.»
Izo: «Spiritoso.»
Ace: «Romantico.»
Halta: «Sii semplicemente te stesso. Naturale. Lei è fatta perlopiù di sentimenti. Lo sai cosa ha passato. Falla sentire speciale.»
«Speciale? E come?»
Perde la pazienza e mi spinge via...
Halta: «Tu segui il tuo cuore e andrà tutto bene. Sbrigati!»
«Va bene, va bene. Ci vado.»
Mi fanno segni di incoraggiamento, guardo in cima all'albero maestro e inizio la scalata fino a raggiungere la coffa e salto dentro...ma di Midori, nessuna traccia.
-Che strano, di solito è puntuale...-
Sento un fruscio dietro di me e mi giro di scatto...
Midori: «Scusa il ritardo.»
Sorride dolcemente mentre è sospesa in aria con le sue ali...
-Wow... è più bella sotto la luce del Sole... o quella della Luna?-
Mentre atterra, appoggia male il piede e scivola, la afferro prontamente tenendola stretta a me...
«Fai attenzione!»
Serro le braccia intorno alla sua vita...lei si appoggia a me spaventata...
Midori: «S-scusa... sono abituata ad andare di fretta...»
Si allontana e ci fissiamo negli occhi, entrambi diventiamo rossi come dei peperoni maturi...
-Se esiste davvero un Dio... mi ha fatto trovare la cosa più bella di tutti gli oceani...-
Hèlios: «Cucù!»
Il suo pulcino fa capolino da dietro le sue spalle e lei gli sorride dolcemente...
Midori: «Stasera avremo compagnia, non sono riuscita a dissuaderlo.»
Lo accarezza dolcemente per poi prenderlo in braccio...
-Vuoi vedere che... aveva paura di restare sola con me?-
Penso mentre la guardo coccolare il suo amico...
Midori: «Non sarà di disturbo... vero?»
Domanda guardandomi titubante...
«Certo che no! Staremo bene insieme!»
Ammetto energicamente...
-Elio è troppo piccolo per capire alcune cose... e se poi si addormenta, potremo parlare indisturbati.-
Midori: «Grazie.»
«È un piacere.»
Flette lievemente le mani formando una piccola nuvola su cui ci mette sopra un cuscino e subito dopo ci si accovaccia Elio...
«Posso chiederti come mai hai deciso di chiamare così il tuo amico?»
Midori: «Nel mio mondo esistevano molte lingue antiche, tra queste c'era la lingua greca. Hèlios o Elio, in quella lingua, rappresentava la personificazione del Sole. Come avrai notato, il mio piccolo pulcino ha il Sole sul suo petto e tutti i poteri collegati alla luce.»
«Si può dire che il Sole stesso vi segue dappertutto.»
Midori: «Esatto. Ed è anche un'ottimo compagno di avventure.»
Sorrido mentre la guardo prendere il suo cellulare e mette una canzone.
La ascolto, l'inizio è composto dal pianoforte...
«Mi piace.»
Midori: «Cornfield chase, composta da Dorian Marko. Film: Interstellar.»
Risponde dolcemente coccolando il suo pulcino, appena si addormenta lei ferma la musica...
«Non interromperla, voglio ascoltarla...»
Riprende la canzone e abbassa il volume in modo tale da non attirare l'attenzione di alcuni miei compagni che fanno la guardia sul ponte...
Midori: «Per caso fumi?»
«Qualche volta. Perché?»
Tira fuori le sue sigarette e ne prende due...
Midori: «Puoi farmi compagnia mentre facciamo il turno notturno?»
Domanda sorridendo... prendo la sigaretta e la accendiamo dallo stesso accendino e fumiamo...
«Immagino che... ti sia piaciuta la festa di ieri sera...»
Domando un po' insicuro mentre fisso il mare...
Midori: «Credo che questo sia stato il compleanno migliore della mia vita...»
«Però... ho sentito che siamo stati dei pazzi a organizzarlo per voi...non...non volevi festeggiarlo?»
Midori: «Certo che si, ma...pensavo di ricevere sgridate di ogni tipo se facevo tutto senza permesso. Più di ogni altra cosa, volevo passare del tempo con la mia famiglia... mi vergognavo anche a chiedere un permesso per salire a casa mia per fare casino...»
La guardo sorpreso e le prendo la mano...
«Nostro padre ti ha concesso di rimanere con noi. E ha accordato il tuo permesso per far scendere la tua famiglia qui! Se hai detto tutto questo con l'impressione di essere di troppo...non è così.»
I nostri sguardi si incrociano e restiamo così, a fissarci intensamente...
«Sei straordinaria, in tutto Midori. Forte, saggia, gentile, altruista e sensibile. In tutta onestà, molti di noi, vorrebbero che tu e Elio rimaneste qui. »
-Niente giri di parole... devo dirglielo...-
«Ma...io spero più di tutti gli altri che tu rimanga qui...perché...»
Spalanca gli occhi imbarazzata...
Midori: «P-perché?»
Deglutisco impacciato tenendo a fatica il suo sguardo, mentre scelgo le parole lei incenerisce la sigaretta finita e io butto in mare la mia...
«Perché tu...mi...mi...»
Midori: «Io...cosa...?»
-Dannazione perché non ci riesco?-
«Perché tu sei una vera e affidabile compagna, mi sono legato moltissimo a te e ti ammiro tantissimo!»
Butto tutto fuori in un sol fiato ansimando subito dopo...mi rendo conto che gli sto stringendo troppo la mano e la lascio immediatamente...
«I-io scusa non... non...»
Entrambi arrossiamo violentemente e ci giriamo di spalle per l'imbarazzo...
-Ma che diavolo ho detto? Non era questo ciò che volevo dirgli!-
Inizio a torturarmi le mai per il nervosismo sentendomi un completo idiota.
Midori: «S-Satch...»
Interrompo la mia mente confusa e la ascolto...
«S-sì?»
Midori: «D-davvero...h-hai un forte legame....c-con me?»
Mi blocco sul posto...
-Solo il cielo sa quanto la amo...-
«C-certo che si! N-non avrei motivo di mentirti!»
Mi afferra dolcemente il lembo della manica della mia camicia, mi giro fissandola nei suoi occhi, sposta lo sguardo imbarazzata mettendosi le dita sulle labbra...semplicemente è di una dolcezza unica per me.
Midori: «Anche...anche io ho...ho un forte legame c-con te...»
Trattengo il respiro nel sentire questo spalancando la bocca.

MIDORI POV'S:
Sento il suo intenso sguardo su di me, la cosa mi imbarazza perché siamo soli, io e lui quassù...ho lo stomaco sottosopra e non capisco più nulla...
«Volevo...volevo ringraziarti per...per il mazzo di fiori che mi hai regalato...è bellissimo...»
Si agita leggermente...
Satch: «C-come hai fatto a c-capirlo?»
«B-beh...c-credo che tu sia l'unico che...s-su questa nave, possa scrivere delle cose così d-dolci su un biglietto...»
Strattona via il braccio e si strofina il viso maledicendosi da solo...
«Non lo dirò a nessuno te lo prometto!»
Mi guarda pensieroso, ma poi sorride dolcemente...
Satch: «No è per questo... è che speravo che fosse una sorpresa anonima... e invece sono stato scoperto lo stesso. Sai, siamo stati io e Ace a prendere quel mazzo di fiori insieme al tuo Hèlios... veramente...volevo consegnartelo di persona... ma poi ho deciso di lasciarlo nella tua stanza per la vergogna.»
Mette forzatamente una mano sulla fronte digrignando i denti come se non doveva dire quelle cose...
«È stato... u-un pensiero d-davvero dolce...»
-Credo che ora tocca a me essere sincera...-
Gli prendo dolcemente la mano fissandolo negli occhi neri come l'inchiostro...
«Il fatto di non essere riuscita a dissuadere Elio nel venire con me stasera per il turno...era una scusa...ripensavo a ieri sera, per quella stupida scommessa... il solo pensiero che stasera eravamo solo noi due, un po' mi imbarazzava...io...»
Satch: «Tu cosa...?»
Abbassa la testa guardando il ponte della nave sotto di noi, aspetta la mia risposta...
«Baci da Dio...»
Ammetto velocemente alzando di poco la voce...
Satch: «Come? Hai detto qualcosa?»
Fissandomi confuso e gli volgo le spalle rossa come un peperone...
«N-no no! Niente!»
Sento che mi sta squadrando dall'alto al basso con insistenza e faccio fatica a tenere la calma, tiro fuori le sigarette e ne accendo un'altra fregandomene se poco prima ne ho fumata già una...
Satch: «Stai tranquilla... ti capisco per ieri sera, anche io mi son fatto prendere alla sprovvista...ma alla fine ci siamo divertiti tutti insieme. Questo è quello che conta.»
Lo sento sorridere serenamente, fisso l'acqua dell'oceano e riesco a rasserenarmi...
«Satch...»
Ci guardiamo nuovamente negli occhi...
«In merito al discorso di prima... del fatto di non essere di troppo...io non so quanto tempo resterò, ma...spero proprio che posso rimanere qui insieme a voi...»
Si raddrizza sulla schiena a sentire queste parole...
«Ma... dovrò poi fare i conti con il mio mondo... voglio dire, siamo in guerra con i demoni da secoli... e se sarà richiesto il mio aiuto, io non potrò rifiutare... dovrò tornare lassù ogni qualvolta che sarà necessario...»
Mi si appesantisce il cuore a pronunciare questi discorsi... sono combattuta: da una parte vorrei che il mio mondo fosse sempre al sicuro, dall'altra vorrei continuare a viaggiare e restare qui...
-Che situazione scomoda...-
Mi prende dolcemente una mano avvicinandosi a me...
Satch: «Se tu rimarrai qui, qualsiasi cosa succederà, noi ti sosterremo sempre. Questo significa essere una famiglia.»
Dice il tutto guardandomi dolcemente negli occhi, arrossisco leggermente...
-Oltre ad essere così bello è anche così gentile...mi scuote l'anima...-
Satch: «E ricorda...per qualsiasi cosa, non esitare a chiamarmi, dolcezza.»
Sorrido, mi avvicino e senza pensarci gli lascio un bacio sulla guancia...
«Lo farò sicuramente.»
Abbasso lo sguardo timidamente mentre lui si tocca la guancia esterrefatto...
«Lo sai...ti stanno bene i capelli sciolti con il codino alto dietro...li ho notati ieri sera, la tua solita acconciatura è buffa e simpatica...però ieri sera sembravi un altro uomo, sai?»
Ammetto rossa di imbarazzo...
Satch: «Ah-ah e-ecco...cioè li ho fatti per cambiare un po'!»
«In qualsiasi modo tu sia, sei sempre simpatico...»
-E anche molto carino...-
Satch: «Ti ringrazio.»
Si avvicina a me e i nostri volti si sfiorano...però per la vergogna mi tiro indietro come un'idiota...
«L-la nave n-non si fa la guardia da sola!»
Satch: «Giusto, giusto...»
Un'occhiata veloce a Hèlios che dorme beatamente e riprendo a fissare l'oceano sentendo ancora lo sguardo del 4° Comandante addosso e nel mentre attendiamo con pazienza il sorgere del sole.

Legame IndissolubileWhere stories live. Discover now