Capitolo 5:

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Nella cabina del Capitano...

MIDORI POV'S:

Io e Elio siamo gli unici al centro della stanza con tutti i Comandanti intorno compreso il Capitano Principale...
-Mi sembra di essere al Tribunale...-
Edward: «Bene, ora che ci siamo tutti, a te la parola, Midori.»
Metto giù Elio e gli lascio una palla per giocare, lui calcia e la rincorre, nel frattempo tiro fuori le sigarette...
«Posso?»
L'Imperatore annuisce e io con un movimento della mano, apro gli oblò della stanza, uno a uno si spalancano ed entra la leggera brezza estiva e accendo una sigaretta...
«Forse per me sarebbe più facile raccontare se mi ponete qualche domanda.»
Edward: «Molto bene, allora puoi dirci esattamente cosa sei?»
«Beh, sono simile agli abitanti di Skypeia, li avete conosciuti no? La sola differenza è che io ho poteri magici e vengo da un luogo totalmente diverso da voi e loro.»
Edward: «E dove si trova questo luogo da dove vieni tu?»
Mi sfrego il viso con una mano cercando di trovare le parole giuste...
«Allora...questo è più complicato e lungo da spiegare e....»
Edward: «Allora basta così, vorrei almeno sapere cosa ci fai nel nostro "mondo" come hai fatto intendere tu.»
«Non sono qui per fare del male a qualcuno, ho intrapreso il percorso di Guardian Angel per arrivare ad esserlo a tutti gli effetti, ho avuto la possibilità di scegliere un mondo casuale e ho voluto questo.»
Edward: «Ma sappiamo che hai avuto un problema.»
«È una cosa che riguarda me. Nessuno di voi sarà messo in mezzo. Non sono cose...normali come siete abituati a vedere.»
Edward: «Dimostra che sei capace di risolvere la questione da sola.»
- Così rischio di scoprire le mie carte migliori...devo inventarmi qualcosa. -
«Nessun problema.»
Unisco le mani e con movimenti veloci delle dita, richiamo gli elementi naturali formando con ognuno di essi animali mitologici adatti a rappresentare i singoli elementi. Infine su di me, trasformo le ali in fuoco puro, le braccia si caricano di elettricità e intorno a me acqua, terra e aria si mischiano in un vortice vivace.
«Richiesta soddisfatta?»
L'imperatore mi fissa senza muovere un muscolo...
«Questo è solo uno dei tanti modi per difenderci in battaglia. Il grado supremo di potenza devo usarlo solo in caso di necessità.»
Edward: «Mi hai convinto ragazzina. Ma posso chiederti una cosa?»
«Tutto quel che volete.»
Edward: «Tu ci nascondi qualcosa...vero?»
Sento gli occhi tutti puntati su di me...
-Beccata...-
Edward: «Trovo strano il fatto che tu venga da un posto tanto evoluto e dici di sapere poco di questi mari o delle persone che li attraversano...per non parlare del fatto che la tua potenza si percepisce quasi a dismisura.»
Lo fisso ormai consapevole di non poter mentire, sarebbe del tutto inutile...
sospiro e vuoto il sacco...
«Avete indovinato...nascondo un paio di cose...la prima di tutte è che spesso ci viene suggerito il futuro di ogni singolo essere vivente che incontriamo, ma è una condanna in quanto ci è assolutamente proibito rivelarlo. Questo è il fardello più grande che dobbiamo portarci sulla schiena, anche se vogliamo salvare qualcuno con tutte le nostre forze, dobbiamo lasciare purtroppo che il Destino o la Vita, facciano il loro corso.»
Abbasso lo sguardo, mi sento impotente a dire questo...poi batto un piede sul pavimento con decisione e guardo nuovamente l'imperatore...
«Lo so che la curiosità vi sta divorando vivi ma per favore non insistete sul fatto di sapere i vostri destini. Io e i miei simili abbiamo già una Guerra secolare da affrontare contro i Demoni. Si avete intuito bene che sono immortale. Per poco sono riuscita a sfuggire da uno di loro per arrivare qui. Nessuno verrà coinvolto, l'ho già detto...è una questione mia personale.»
Edward: «Allora dì qualcosa sul nostro passato.»
-Rigira la frittata se così si può dire. -
«Se posso permettermi, potrei iniziare dal vostro passato?»
Domando gentilmente all'Imperatore che annuisce con un cenno del capo...
«Avete fatto parte dei Pirati Rocks capitanati da Rocks D. Xebec almeno 42 anni fa. In quella ciurma, oltre a voi, c'erano altri due componenti che nei giorni odierni sono 2 Imperatori come voi: Charlotte Linlin e Kaido delle 100 Bestie, si fa chiamare così giusto?»
Mi giro rivolgendomi a Hèlios che gioca ancora con la sua palla....
«Ti ricordi quanto ho dovuto studiare prima di intraprendere l'esame di ammissione a questo mondo?»
Elio: «Tanti libri!»
«Ahahahah! Era estenuante ma divertente. Ah! Poi c'è stata quella volta che avete incontrato Kozuki Oden nel paese di Wa e...»
Edward: «Va bene, va bene basta così. Potrei sapere qual è il tuo punto debole?»
Lo guardo titubante...
Edward: «Oh, ecco che la parlantina è svanita. Ma non ti costringo a rispondere. Il fatto che tu sia immortale è un vantaggio, ma non prendere ogni situazione sottogamba.»
-...ha ragione... però mi fido abbastanza da poterglielo dire. -
«Vorrei parlarne in privato...se è possibile.»
L'Imperatore manda tutti fuori e appena si chiude la porta faccio segno di stare completamente zitti...
«Aspettate.»
Prendo un foglio e scrivo sopra il punto debole di Angeli e Demoni...
"Tecnicamente noi possiamo morire solo se veniamo uccisi direttamente dai nostri nemici e viceversa succede con loro."
E gli faccio subito segno di leggere in silenzio, appena finisce strappo il foglio e lo getto in mare....
Edward: «Il tuo segreto è al sicuro con me. Abbiamo finito con le conoscenze, benvenuta nuovamente sulla mia Nave.»
Sorride lui, tiro un respiro di sollievo e ricambio il sorriso....
Edward: «Potete rientrare.»
I capitani rientrano dentro tenendo il broncio...si intuisce che volevano sapere di più, ma forse non è il momento adatto.
Edward: «Smettetela di lamentarvi e mettetevi al lavoro!»
Tuona di nuovo Barbabianca facendomi saltare dallo spavento.
Rido nel sentire le imprecazioni dei pirati e prendo Hèlios in braccio.
Non ho niente da fare, decido di aiutare per quanto posso quest'enorme famiglia di pirati.

Poco dopo....
Siamo sotto coperta a lucidare i cannoni e le armi della ciurma... c'è chi si lamenta e chi svolge il proprio lavoro in silenzio...
Izo: «Fa un caldo insopportabile...»
A sentirlo, muovo le mani creando una leggera brezza fresca che inonda la stanza alleviando il calore patito da molti...
Izo: «Menomale. Grazie Midori.»
«Figurati.»
Rispondo sorridente mentre lucido una pila di spade, fucili e pistole...
Curiel: «Quanti tipi di poteri hai?»
Domanda il Comandante della 10° divisione...
«Terra, aria, fuoco e via dicendo... faccio sparire e apparire oggetti dal nulla, c'è anche un po' di medicina, anche se sono molto limitata, sento le presenze. E tante altre cose, la lista è lunga.»
Vista: «In quale potere hai maggiore difficoltà?»
«Ah non lo so, riesco a fare talmente tante cose che non ho la minima idea in cosa devo ancora fare pratica»
Rispondo asciugandomi distrattamente il viso con lo straccio che sto usando per lucidare....
Curiel: «Se metti anche il saper ripulirti dalla sporcizia non perderai tempo a lavarti!»
Ridono mentre mi controllo il riflesso su una spada vedendo che sono sporca di non so cosa e rido anche io.
Izo: «Eheheh, ma dicci, sai anche parlare con altri animali?»
Domanda guardando Elio che fa le linguacce al suo stesso riflesso in una palla di cannone ben lucida e pulita.
«Certo che si, per fare quello a volte ho bisogno di concentrare tantissima magia nella mia testa e se esagero mi becco un gran mal di testa. Hèlios invece parla proprio da sé e pian piano impara sempre di più.»
Insieme ai comandanti Vista e Izo, prendiamo tutte le armi lucidate per portarle sul ponte della nave per poi smistarle ai rispettivi proprietari.
Mi blocco, mi cadono gli oggetti dalle braccia e fisso in alto....
Izo: «Midori?»
Spicco il volo vedendo due membri della ciurma inciampare sulle cime intrecciate all'albero maestro della nave e trascinarsi giù nel vuoto a vicenda attirando l'attenzione di molti con le loro urla di paura...
«Sto arrivando!»
Raggiungo il primo e vengo affiancata poco dopo da Marco, che, trasformatosi in Fenice azzurra, recupera il secondo compagno e li riportiamo a terra con delicatezza.
«Tutto bene?»
Pirata 1: «S-si si! Che spavento!»
Pirata 2: «Sei stata veloce! Hai gli occhi di lince quando si tratta di pericolo?»
«Beh no...ma avevo previsto una vostra caduta anche se siete attenti...»
Marco: «Siete i soliti imbranati.»
Li rimprovera bruscamente...
«È stato solo un incidente Marco...»
Marco: «Fatti gli affari tuoi. E datti una ripulita alla faccia.»
Se ne va con le mani in tasca... ribollo di rabbia e mi teletrasporto davanti a lui cogliendolo alla sprovvista.
«E invece mi importa.»
Marco: «Non eri tenuta ad intervenire.»
«Invece si, non me ne sto con le mani in mano. E grazie per avermi aiutata.»
Marco: «Non ti ho aiutato in un bel niente.»
«No? Chi è l'unica Fenice su questa nave in grado di volare?»
Discutiamo bruscamente fino ad arrivare quasi alle mani, per fortuna veniamo separati dagli altri comandanti che ci trascinano via l'uno dall'altra.
Halta: «Ma siete matti? Volevate distruggerci tutti?»
Mi libero dalla presa del comandante e cammino freneticamente avanti e indietro ribollendo ancora di rabbia...
«Lo odio, lo odio, lo odio, lo odio!»
Izo: «Non concluderai niente così.»
«Non mi interessa! Vorrei fargli saltare la testa!»
Vista: «Lo sai che qui sei nostra ospite. E su questa nave sono vietati i combattimenti con i Frutti del Mare. Lascia perdere quello che dice Marco.»
«Vista, io non ho fatto niente di male a vostro fratello e non trovo giusto che mi tratta così. Perché lo fa? Eh?»
Rispondo imbufalita mentre guardo lo spadaccino dritto negli occhi...
Halta: «...ascolta, non vorrai mica essere cacciata subito da qui e ritrovarti nuovo da sola con il tuo piccolo amico in questi mari, vero?»
Domanda lui guardandomi seriamente... sbollisco un po' e respiro...
«No... non voglio stare sola...»
Halta: «Bene. Allora non dare importanza ai giudizi negativi e non cedere alle provocazioni. Apprezza coloro che ti stimano e manda al diavolo chi ti odia.»
Frustrata, abbasso lo sguardo sul mio cucciolo intento a fissarmi intensamente con i suoi grandi occhioni argentei.
«Va bene... va bene. Ci proverò.»
Mi distraggo prendendo una sigaretta e la accendo... guardo alcuni compagni pulire il ponte della nave e mi unisco anche io, ma senza magia... non voglio distruggere tutto se cedo alla rabbia.
Dopo un paio di minuti, mentre lavo e osservo al contempo stesso Hèlios rincorrere le bolle di sapone... mi viene rovesciato un secchio d'acqua addosso.
A primo impatto rimango immobile e in trance, poi mi tolgo il secchio dalla testa e mi giro lentamente, dietro di me ci sono Ace e Satch mentre trattengono le risate...
Satch: «Scusa... eri molto sporca...»
Ammette tra una risata e l'altra con suo fratello.
Mi tolgo l'acqua dal viso, asciugo le mani e tiro fuori il cellulare di cui attira subito sguardi curiosi...
«Elio... è meglio se ti nascondi...»
Dico con un sorrisetto beffardo... lui corre a nascondersi e io metto in play-loop e alzo il volume della musichetta iniziale di Boots Randolph- Yakety Sax... quella canzoncina della corsa suonata con il sassofono...
«......CARICAAAAAA!»
Creo subito delle sfere di acqua e le lancio addosso ai due comandanti e ai pirati lì presenti.
In pochi minuti il ponte della nave si trasforma in un campo di battaglia con l'acqua!
Ci vuole anche poco per coinvolgere la maggior parte dei compagni, specialmente i più buffoni e in tutto questo, l'Imperatore ride di buon gusto.
Il pomeriggio lo passiamo tra il divertimento e il lavaggio del ponte, anche se alla fine i più puliti siamo noi...scende la sera, io e gli altri siamo zuppi d'acqua e dato che il sole è tramontato da poco, ci pensiamo io e Ace ad asciugare noi stessi e i nostri compagni.
Vista: «Menomale che ci siete voi con il fuoco...»
Ace: «Ora mi ringraziate? Fino all'altro giorno vi siete approfittati del mio potere solo per riscaldarvi.»
Satch: «O per accendere le sigarette...»
Ace: «Non sono un accendi-siga...zzzzz...»
Sobbalzo per il suo colpo di narcolessia mentre gli altri ridono...
«Mi ero dimenticata di questo particolare.»
Satch: «E dovresti vedere quando si sveglia... è così rimbambito che lo raggiriamo come vogliamo.»
«Non vorrei mai essere nei suoi panni.»
Ridendo e scherzando ci ritiriamo per la cena trascinando Ace con noi... stanchi, ma affamati.
Si parla del più e del meno, specialmente per la battaglia d'acqua... è stata la parte più bella della giornata. Ovviamente non potevo non filmare il tutto con il cellulare nascosto chissà dove, non ho perso tempo a condividere il materiale con i miei amici del mio mondo...
Ace: «Sono curioso di sapere cosa diranno i tuoi amici.»
«Ah non saprei...sono imprevedibili.»
Ricevo la notifica di un messaggio privato da parte di mia "sorella" Michela...
-Michela Sister: "Ma chi è quel tipetto dalla capigliatura strana che ti corteggia?"...-
Arrossisco per l'imbarazzo guardando di scatto il Comandante della 4° Divisione...
Halta: «Tutto bene?»
Sobbalzo dallo spavento mettendo in tasca il cellulare...
«Sì tutto bene!»
Il ragazzo mi osserva con un sopracciglio arcato...
«Elio, come ti sei ridotto?»
Rivolgendomi al mio pulcino tutto sporco per essersi rovesciato un piatto di pasta addosso, lo prendo e lo pulisco con un tovagliolo per non pensare al messaggio di prima...
-Cara sorellina... sei una canaglia.-
Vista: «Il tuo amichetto mangia così tanto da divorarsi i piatti.»
Ribatte il Comandante ridendo con gli altri...
«Lo farà davvero quando sarà più grande. Fidati.»
Sorrido sollevata e riprendo a mangiare...
Marco: «Ma non possono darsi una calmata?»
Sento il 1° Comandante borbottare a soli 2 posti accanto a me... lo fisso per un secondo e lo ignoro continuando a mangiare. Qualcuno mi tira le ali ribaltandomi indietro e cado dal mio posto...
«Ma che ti prende?»
-Prevedibile, brutto stronzo... -
Guardando infuriata la Fenice blu...
Marco: «Ti avevo detto che qui non puoi stare.»
«Ancora con questa storia?»
Mi alzo di scatto stringendo i pugni...
«C'era davvero bisogno di tirarmi giù? Non sai parlare invece di alzare le mani e pure i calci?»
Marco: «Non spreco fiato inutilmente.»
Ribollo di rabbia pronta ad agire...
«Hai ragione. Io non perdo tempo con chi non ha cervello.»
Mi calmo e mi risiedo in mezzo ad Halta e Ace. Mentre prendo la frutta prevedo la stessa mano afferrarmi un'ala.
-Non questa volta! -
Mi giro di scatto afferrando il braccio e butto giù Marco.
«Giù le mani bastardo!»
Si rialza velocemente mettendosi in posizione d'attacco, io rispondo sulla difensiva. Alcuni dei nostri compagni afferrano saldamente i nostri corpi prima che possa scatenarsi una dura rissa...
Jaws: «Marco, smettila.»
Ace: «Midori non è il caso di lottare.»
Marco: «State zitti! È una questione fra me e lei. Non immischiatevi.»
Halta: «Midori non cedere alle provocazioni.»
Marco: «Halta sei insopportabile. Levati di torno.»
Lui guarda la Fenice Blu minacciosamente....
«È con me che stai parlando, Marco. Lascialo stare.»
Marco: «O te ne vai, o ti sbatto fuori a calci. Non c'è posto per le principesse qui.»
Prendo in braccio il piccolo Hèlios e me ne vado.
«Lo faccio solo perché ragionare con un asino come te non serve a nulla.»
Lo supero in fretta e sento che sta per saltarmi addosso, ma fortunatamente i suoi compagni lo trattengono, faccio velocemente un cenno di saluto all'Imperatore e mi ritiro nella stanza che condivido con Banshee.
-Stronzo, bastardo, figlio di...-
Entro nella stanza sbattendo la porta e cerco di far addormentare la mia fenice.
«Chi si crede di essere. Non è sua questa nave. È incredibile come l'essere umano ferisce i suoi simili. E per cosa? Spesso per rabbia, dolore, tradimento... oppure senza motivo! Ecco perché poi diventano mostri.»
Pian piano, Elio si addormenta, ci mettiamo comodi sull'amaca e mentre lui dorme io prendo il cellulare.
-Mi ero dimenticata di rispondere a mia sorella...-
Digito:
- Midori: "Scusa se ti rispondo adesso, stava per scatenarsi una rissa... comunque il ragazzo che mi "corteggia", come dici tu, si chiama Satch. È il Comandante della 4° Divisione di Barbabianca. E in effetti mi tratta gentilmente... simpatico, carino... mi trovo bene con lui e i suoi fratelli..." -
Invio il testo e quasi subito ricevo la risposta.
-"Michela Sister: E figurati se la tua mania delle risse non te la portavi appresso! Ma comunque fidati, hai attirato la sua attenzione." -
- ...per me è impossibile.-
Rispondo velocemente con la buonanotte e spengo il telefono.
Qualcuno bussa alla porta...scendo dal mio "letto" e aprendo la porta mi ritrovo davanti Ace, Halta e Satch...
«... cos'altro è successo?»
Ace: «Niente, volevamo solo sapere come stai...»
«Entrate. Ma non so Banshee come la prenderà questa cosa eh.»
Mi metto affiancata alla porta facendoli passare e la richiudo alle mie spalle.
«Marco è stato pesante prima con te...Halta. Lo avete mai visto così?»
Halta: «No, ma dopo che gli ho dato qualche botta in testa, posso confermare che se lo merita!»
Afferma lui ridendo con gli altri due...scivolo giù lungo la porta fino a sedermi sul pavimento, porto le ginocchia contro il mio petto e appoggio la testa coperta dalle mie braccia, al contempo avvolgo il mio corpo nelle ali...
Satch: «Stai bene...?»
«...non ho la minima idea di cosa ho fatto di male. Ci provo ad essere gentile, ma se quello tira fuori gli artigli ci credo che rispondo male...»
Ace: «Ma lo sai bene che con l'arroganza non si risolve nulla.»
«Pugno di Fuoco, invece di fare a me la ramanzina, vai a fargliela a quel coglione di tuo fratello.»
Rispondo freddamente guardandolo male, lui sbianca leggermente dalla paura e abbassa un po' il capo...
«Mi dispiace...»
Aggiungo mortificata...
«Mi piacerebbe....»
Halta: «Cosa?»
Lo guardo fisso dentro i suoi occhioni blu mare...
«Non sapete che gioia ho provato quando vostro padre ha deciso che posso rimanere per un paio di giorni con voi. Però...mi piacerebbe stare qui per sempre. Nel mio mondo, siete sempre stati i fratelli o amici che ho sempre desiderato...certo con il passare del tempo alcune cose sono cambiate, ma sono molto affezionata a voi. Ma se Marco mi detesta per chissà quale motivo... io un po' soffro per questo. Ho sempre creduto che fosse un tipo tranquillo... cosa lo avrà fatto cambiare?»
I ragazzi si guardano tra di loro, un po' felici e un po' dispiaciuti per la situazione....
Ace: «Marco è sempre stato gentile da quando lo conosciamo.»
Satch: «Evidentemente non gli sta bene la tua presenza femminile?»
«Ma questo è maschilismo. Secondo lui cos'hanno gli uomini in più di noi donne? Ma siamo seri o cosa?»
Satch ammutolisce di colpo sentendosi in imbarazzo...
«Scusa se ho alzato il tono di voce....ma comunque la tua domanda è leggermente insensato, ho visto il suo rapporto con le infermiere e non è ostile.»
Halta: «Allora ha a che fare con te come personalità o abilità. Non vedo altra spiegazione.»
«Lasciamo parlare il Tempo. Spesso è lui a rivelare le persone per quello che sono. Aspettiamo e poi si vedrà. Per ora cerco di stare alla larga da lui.»
Ace: «Hai ragione, ma se hai bisogno ci siamo noi.»
«Grazie... ora meglio che vada a dormire. Hèlios dorme beato e non voglio avere discussioni con vostra sorella Banshee.»
Trattengo a stento uno sbadiglio, ridiamo ripensando a come ci siamo divertiti oggi e i 3 escono dalla stanza....
Satch: «Midori...se hai bisogno di qualcosa...qualsiasi cosa...io...io sarò contento di aiutarti.»
Accenna lui incrociando il mio sguardo appena fuori dalla porta...sento il viso scoppiettare di caldo...
«G-grazie...»
Sorrido meglio che posso e chiudo la porta appena va via...
-Ma perché balbetto?-
Penso imbarazzata...
-No! Basta illusioni! -
Cammino raggiungendo Elio e mi butto a peso morto sull'amaca ripensando alla brutta figura fatta. Mi giro di fianco e mi addormento con il mio pulcino fra le braccia.

Legame IndissolubileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora